Trecate, 106 emendamenti al bilancio dalle minoranze. Battaglia in aula contro il progetto da 6 milioni sulla piscina

Discussione durata fino alle 3 del mattino. Bocciate tutte le proposte dei gruppi di minoranza

A fare il riassunto della seduta di consiglio comunale di ieri sera, 19 dicembre, a Trecate è stato il consigliere Vincenzo Salerno che alle 2.15 del mattino ha richiamato i colleghi «sono inc*********mo perché non è possibile portare avanti un consiglio comunale così. Noi siamo delle persone che devono andare a dormire e si devono alzare domani mattina, è inutile cercare di tenerci qua».

La seduta è durata, infatti, fino alle 3 del mattino a causa dei 106 emendamenti presentati dalle minoranze al Documento Unico di Programmazione e al bilancio preventivo presentato dalla giunta Binatti al consiglio comunale. La discussione si è svolta con l’illustrazione degli emendamenti da parte della consigliera Emanuela Cazzadore seguita dalla discussione degli stessi che, al netto di qualche intervento dell’assessora Rosa Criscuolo e dei consiglieri delegati Mattia Felicetta e Michela Cigolini, si è svolta tutta tra il sindaco Federico Binatti e le minoranze.

Tra gli emendamenti ostruzionistici molti sono risultati non ammissibili per vizi procedurali, mentre altri scontavano pareri negativi da parte dei settori di competenza. Questa è stata la linea difensiva, portata avanti per tutta sera, da parte del sindaco Binatti che ha criticato le modalità di presentazione dei testi da parte dei consiglieri di minoranza che, invece, hanno rivendicato la necessità di intraprendere una discussione politica nel merito delle proposte presentate e hanno rimarcato gli insufficienti stanziamenti su settori strategici da parte della maggioranza.

L’obiettivo finale – più o meno dichiarato – delle opposizioni era quello di fermare l’iter del progetto sulla piscina che aveva già generato un ampio dibattito in aula e la dura opposizione del consigliere della Lega Mauro Bricco che si è detto contrario al progetto da 6 milioni di euro presentato dalla maggioranza. Per questo motivo il primo scontro è avvenuto sulla scelta di inserire nel Dup la parola “valutazione” in relazione al proseguimento dell’iter, mentre Binatti ha spiegato che «il Dup tende volutamente ad essere generico perché quando si è troppo restrittivi con termini rigidi il rischio è che si richiedano variazioni al Dup a ogni consiglio» di fatto ribadendo la volontà dell’amministrazione di proseguire sul percorso già avviato.

Critico il consigliere di minoranza Raffaele Sacco che ha contestato a Binatti e ai consiglieri di maggioranza un atteggiamento pretestuoso e privo di confronto anche su temi centrali come l’educazione sentimentale, l’ambiente, il decoro urbano, la manutenzione delle strade e gli interventi per le persone più fragili. Proprio su questi aspetti si erano concentrati gli emendamenti al bilancio proposti dal centrosinistra che, sostanzialmente, ha chiesto di ripartire i 191.000euro destinati alla rata del leasing per la piscina su altri capitoli di spesa, ottenendo il parere negativo degli uffici, in attesa di concludere l’iter del progetto.

Alle 2:06 anche i tablet dell’aula hanno gettato la spugna, mentre la discussione è proseguita per un’altra ora. Al momento del voto il barlume di speranza nella proposta di Michele Musone, capogruppo di Fdi, che ha chiesto al presidente Giorgio Ingold di poter bocciare in blocco gli emendamenti ed evitare «di rimanere qui a fare i burattini». Proposta bocciata perché non prevista dal regolamento dell’aula con conseguente votazione per singolo emendamento. Proprio su questa affermazione si è concentrata l’arringa finale di Sacco «è stata una partita a ping pong tra noi e il sindaco, a dimostrazione del ruolo nullo che avete all’interno della maggioranza. Vi abbiamo dimostrato questa sera che la vostra voce non conta».

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Trecate, 106 emendamenti al bilancio dalle minoranze. Battaglia in aula contro il progetto da 6 milioni sulla piscina

Discussione durata fino alle 3 del mattino. Bocciate tutte le proposte dei gruppi di minoranza

A fare il riassunto della seduta di consiglio comunale di ieri sera, 19 dicembre, a Trecate è stato il consigliere Vincenzo Salerno che alle 2.15 del mattino ha richiamato i colleghi «sono inc*********mo perché non è possibile portare avanti un consiglio comunale così. Noi siamo delle persone che devono andare a dormire e si devono alzare domani mattina, è inutile cercare di tenerci qua».

La seduta è durata, infatti, fino alle 3 del mattino a causa dei 106 emendamenti presentati dalle minoranze al Documento Unico di Programmazione e al bilancio preventivo presentato dalla giunta Binatti al consiglio comunale. La discussione si è svolta con l’illustrazione degli emendamenti da parte della consigliera Emanuela Cazzadore seguita dalla discussione degli stessi che, al netto di qualche intervento dell’assessora Rosa Criscuolo e dei consiglieri delegati Mattia Felicetta e Michela Cigolini, si è svolta tutta tra il sindaco Federico Binatti e le minoranze.

Tra gli emendamenti ostruzionistici molti sono risultati non ammissibili per vizi procedurali, mentre altri scontavano pareri negativi da parte dei settori di competenza. Questa è stata la linea difensiva, portata avanti per tutta sera, da parte del sindaco Binatti che ha criticato le modalità di presentazione dei testi da parte dei consiglieri di minoranza che, invece, hanno rivendicato la necessità di intraprendere una discussione politica nel merito delle proposte presentate e hanno rimarcato gli insufficienti stanziamenti su settori strategici da parte della maggioranza.

L’obiettivo finale – più o meno dichiarato – delle opposizioni era quello di fermare l’iter del progetto sulla piscina che aveva già generato un ampio dibattito in aula e la dura opposizione del consigliere della Lega Mauro Bricco che si è detto contrario al progetto da 6 milioni di euro presentato dalla maggioranza. Per questo motivo il primo scontro è avvenuto sulla scelta di inserire nel Dup la parola “valutazione” in relazione al proseguimento dell’iter, mentre Binatti ha spiegato che «il Dup tende volutamente ad essere generico perché quando si è troppo restrittivi con termini rigidi il rischio è che si richiedano variazioni al Dup a ogni consiglio» di fatto ribadendo la volontà dell’amministrazione di proseguire sul percorso già avviato.

Critico il consigliere di minoranza Raffaele Sacco che ha contestato a Binatti e ai consiglieri di maggioranza un atteggiamento pretestuoso e privo di confronto anche su temi centrali come l’educazione sentimentale, l’ambiente, il decoro urbano, la manutenzione delle strade e gli interventi per le persone più fragili. Proprio su questi aspetti si erano concentrati gli emendamenti al bilancio proposti dal centrosinistra che, sostanzialmente, ha chiesto di ripartire i 191.000euro destinati alla rata del leasing per la piscina su altri capitoli di spesa, ottenendo il parere negativo degli uffici, in attesa di concludere l’iter del progetto.

Alle 2:06 anche i tablet dell’aula hanno gettato la spugna, mentre la discussione è proseguita per un’altra ora. Al momento del voto il barlume di speranza nella proposta di Michele Musone, capogruppo di Fdi, che ha chiesto al presidente Giorgio Ingold di poter bocciare in blocco gli emendamenti ed evitare «di rimanere qui a fare i burattini». Proposta bocciata perché non prevista dal regolamento dell’aula con conseguente votazione per singolo emendamento. Proprio su questa affermazione si è concentrata l’arringa finale di Sacco «è stata una partita a ping pong tra noi e il sindaco, a dimostrazione del ruolo nullo che avete all’interno della maggioranza. Vi abbiamo dimostrato questa sera che la vostra voce non conta».

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