Nuovo ospedale, chiuso il bando: c’è l’offerta del gruppo Dogliani di Cuneo

Il direttore generale Zulian: «Ci hanno criticati, ma oggi portiamo a casa un risultato importante per la comunità». I commenti della politica e delle istituzioni

Una storia fatta di rinvii, revisione dei bandi e delle cifre, stop e iter sospesi, scadenze e proroghe, quella della Città della Salute e della Scienza che si è finalmente conclusa. Nel mese di luglio il bando era stato prorogato per l’ennesima volta, dal 30 settembre al 20 dicembre 2024, dopo che Anac (l’Autorità nazionale anticorruzione) aveva chiesto il rinvio per «integrare alcune delle condizioni della gara in corso per consentire la più ampia partecipazione da parte di soggetti potenzialmente interessati al progetto».

Oggi alle 16 si è conclusa la procedura con l’offerta di un raggruppamento temporaneo d’impresa: è il gruppo Dogliani di Cuneo che ha manifestato interesse al bando da 520 milioni e che contiene il progetto definitivo. Serviranno un paio di mesi per le verifiche di regolarità e poi si riceverà il progetto esecutivo. Se la valutazione sarà positiva, la direzione generale provvederà a siglare il contratto con la società proponente. A quel punto l’operatore economico avrà 5 anni di tempo – il cantiere dovrebbe essere predisposto entro settembre del prossimo anno – per costruire il nuovo ospedale e si cominceranno a considerare le 25 annualità da 30 milioni di euro che costituiscono il compenso per l’operatore economico.

«Finalmente, dopo tanto tempo, siamo riusciti a raggiungere un obiettivo storico per la nostra città. Ringrazio collaboratori e gli amministratori che ci siamo stati vicini in questa travagliatissima operazione. Non c’è pericolo di ricorso da parte di altri operatori in quanto è arrivata una sola offerta: tra qualche giorno potremo anche rendere noto il nome del raggruppamento sarà esplicitato il nome» ha detto Gianfranco Zulian, direttore dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Maggiore della Carità (in foto mente annuncia alla stampa l’esito del bando) che si è tolto anche qualche sassolino dalle scarpe: «Siamo stati criticati, ci hanno detto che eravamo degli incapaci, le malelingue che hanno parlato senza conoscere la situazione, invece oggi abbiamo portato a casa un risultato importante per tutta la comunità».

Nonostante il direttore generale, durante l’annuncio, non abbia voluto esplicitare il nome dell’impresa, i dettagli sono poi trapelati nelle ore successive. Dogliani è lo stesso gruppo che costruirà la Città della Salute di Torino e che è ha una causa aperta con la Regione dopo quest’ultima ha abbandonato il progetto di realizzazione del nuovo ospedale di Cuneo.

Alla soddisfazione di Zulian si aggiunge quella dell’assessore alla Sanità della Regione Piemonte Federico Riboldi e del presidente Alberto Cirio che hanno dichiarato: «Una buona notizia che finalmente ci consente di fare un passo avanti e di proseguire nel piano di edilizia sanitaria regionale da oltre 4,5 miliardi si euro che vedrà la realizzazione, oltre all’ospedale di Novara, di altre 10 nuove strutture. In questi anni il progetto ha incontrato una serie di difficoltà che abbiamo affrontato dal punto di vista tecnico e aumentando le risorse in modo da poter far fronte agli extra costi e al caro materiali. Oggi arriva la conferma che il percorso è stato corretto e l’impegno di questi anni efficace».

«Ora si faccia presto e bene» il commento del consigliere regionale Domenico Rossi che ha spiegato: «Fare bene, in questo caso, significa prima di tutto evitare ulteriori errori, come quelli fatti negli ultimi anni dalla giunta regionale che hanno generato ritardi e aumento dei costi. Ma soprattutto significa mettere in campo un progetto di eccellenza, non solo da un punto di vista edilizio, insieme a tutti gli strumenti utili a verificare che ogni passaggio avvenga nel rispetto della legalità e nella massima trasparenza. È, inoltre, il momento per uno scatto in avanti rispetto al progetto di riutilizzo e riqualificazione dell’area che ora ospita il vecchio ospedale. Siamo di fronte a uno scenario che cambierà la città».

«Un altro bel regalo di Natale per il nostro territorio che, oggi più che mai, necessita di un nuovo ospedale, moderno e all’avanguardia e che possa rispondere alle esigenze attuali, contribuendo ad accrescere e rafforzare i servizi sanitari – ha affermato il sindaco Alessandro Canelli -. Unitamente all’università, il nuovo ospedale diventerà punto di riferimento centrale della sanità piemontese e in modo particolare del quadrante. Nel frattempo, stiamo lavorando per la rigenerazione dell’ampia area che oggi ospita il Maggiore, un’area centrale e altrettanto strategica per lo sviluppo della nostra città e del territorio».

«Dopo tanto penare, finalmente arriva una buona notizia – ha aggiunto Federico D’Andrea, presidente dell’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri della provincia di Novara -. Senza entrare nel merito delle procedure burocratiche che ora prenderanno il via, il fatto che un operatore economico abbia presentato un’offerta non può che essere giudicato positivamente. In passato l’Ordine aveva manifestato le proprie preoccupazioni per le condizioni della sede di via Mazzini, un ospedale strutturalmente vecchio che creava problemi ai medici che vi dovevano lavorare. Con la Città della salute per la quale occorrerà attendere ancora qualche anno prima che diventi operativa, tutte queste difficoltà saranno superate e il futuro della sanità novarese sembra più roseo».

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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Una risposta

  1. “Dogliani è lo stesso gruppo che costruirà la Città della Salute di Torino e che è ha una causa aperta con la Regione dopo quest’ultima ha abbandonato il progetto di realizzazione del nuovo ospedale di Cuneo.”

    ok, adesso è un po’ più chiaro perché tanta insistenza sul PPP. “Una schiatta conterranea del presidente Cirio con forti addentellati nella Lega di Salvini” . E che “costruirono” la Salerno – Reggio Calabaria… cosa può andare storto?

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Nuovo ospedale, chiuso il bando: c’è l’offerta del gruppo Dogliani di Cuneo

Il direttore generale Zulian: «Ci hanno criticati, ma oggi portiamo a casa un risultato importante per la comunità». I commenti della politica e delle istituzioni

Una storia fatta di rinvii, revisione dei bandi e delle cifre, stop e iter sospesi, scadenze e proroghe, quella della Città della Salute e della Scienza che si è finalmente conclusa. Nel mese di luglio il bando era stato prorogato per l’ennesima volta, dal 30 settembre al 20 dicembre 2024, dopo che Anac (l’Autorità nazionale anticorruzione) aveva chiesto il rinvio per «integrare alcune delle condizioni della gara in corso per consentire la più ampia partecipazione da parte di soggetti potenzialmente interessati al progetto».

Oggi alle 16 si è conclusa la procedura con l’offerta di un raggruppamento temporaneo d’impresa: è il gruppo Dogliani di Cuneo che ha manifestato interesse al bando da 520 milioni e che contiene il progetto definitivo. Serviranno un paio di mesi per le verifiche di regolarità e poi si riceverà il progetto esecutivo. Se la valutazione sarà positiva, la direzione generale provvederà a siglare il contratto con la società proponente. A quel punto l’operatore economico avrà 5 anni di tempo – il cantiere dovrebbe essere predisposto entro settembre del prossimo anno – per costruire il nuovo ospedale e si cominceranno a considerare le 25 annualità da 30 milioni di euro che costituiscono il compenso per l’operatore economico.

«Finalmente, dopo tanto tempo, siamo riusciti a raggiungere un obiettivo storico per la nostra città. Ringrazio collaboratori e gli amministratori che ci siamo stati vicini in questa travagliatissima operazione. Non c’è pericolo di ricorso da parte di altri operatori in quanto è arrivata una sola offerta: tra qualche giorno potremo anche rendere noto il nome del raggruppamento sarà esplicitato il nome» ha detto Gianfranco Zulian, direttore dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Maggiore della Carità (in foto mente annuncia alla stampa l’esito del bando) che si è tolto anche qualche sassolino dalle scarpe: «Siamo stati criticati, ci hanno detto che eravamo degli incapaci, le malelingue che hanno parlato senza conoscere la situazione, invece oggi abbiamo portato a casa un risultato importante per tutta la comunità».

Nonostante il direttore generale, durante l’annuncio, non abbia voluto esplicitare il nome dell’impresa, i dettagli sono poi trapelati nelle ore successive. Dogliani è lo stesso gruppo che costruirà la Città della Salute di Torino e che è ha una causa aperta con la Regione dopo quest’ultima ha abbandonato il progetto di realizzazione del nuovo ospedale di Cuneo.

Alla soddisfazione di Zulian si aggiunge quella dell’assessore alla Sanità della Regione Piemonte Federico Riboldi e del presidente Alberto Cirio che hanno dichiarato: «Una buona notizia che finalmente ci consente di fare un passo avanti e di proseguire nel piano di edilizia sanitaria regionale da oltre 4,5 miliardi si euro che vedrà la realizzazione, oltre all’ospedale di Novara, di altre 10 nuove strutture. In questi anni il progetto ha incontrato una serie di difficoltà che abbiamo affrontato dal punto di vista tecnico e aumentando le risorse in modo da poter far fronte agli extra costi e al caro materiali. Oggi arriva la conferma che il percorso è stato corretto e l’impegno di questi anni efficace».

«Ora si faccia presto e bene» il commento del consigliere regionale Domenico Rossi che ha spiegato: «Fare bene, in questo caso, significa prima di tutto evitare ulteriori errori, come quelli fatti negli ultimi anni dalla giunta regionale che hanno generato ritardi e aumento dei costi. Ma soprattutto significa mettere in campo un progetto di eccellenza, non solo da un punto di vista edilizio, insieme a tutti gli strumenti utili a verificare che ogni passaggio avvenga nel rispetto della legalità e nella massima trasparenza. È, inoltre, il momento per uno scatto in avanti rispetto al progetto di riutilizzo e riqualificazione dell’area che ora ospita il vecchio ospedale. Siamo di fronte a uno scenario che cambierà la città».

«Un altro bel regalo di Natale per il nostro territorio che, oggi più che mai, necessita di un nuovo ospedale, moderno e all’avanguardia e che possa rispondere alle esigenze attuali, contribuendo ad accrescere e rafforzare i servizi sanitari – ha affermato il sindaco Alessandro Canelli -. Unitamente all’università, il nuovo ospedale diventerà punto di riferimento centrale della sanità piemontese e in modo particolare del quadrante. Nel frattempo, stiamo lavorando per la rigenerazione dell’ampia area che oggi ospita il Maggiore, un’area centrale e altrettanto strategica per lo sviluppo della nostra città e del territorio».

«Dopo tanto penare, finalmente arriva una buona notizia – ha aggiunto Federico D’Andrea, presidente dell’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri della provincia di Novara -. Senza entrare nel merito delle procedure burocratiche che ora prenderanno il via, il fatto che un operatore economico abbia presentato un’offerta non può che essere giudicato positivamente. In passato l’Ordine aveva manifestato le proprie preoccupazioni per le condizioni della sede di via Mazzini, un ospedale strutturalmente vecchio che creava problemi ai medici che vi dovevano lavorare. Con la Città della salute per la quale occorrerà attendere ancora qualche anno prima che diventi operativa, tutte queste difficoltà saranno superate e il futuro della sanità novarese sembra più roseo».

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore