Nel 2024 la Cupola di San Gaudenzio ha registrato un vero e proprio boom di visitatori, accogliendo ben 9.800 persone. Si tratta di un aumento significativo del 31% rispetto all’anno precedente, secondo i dati forniti dalla Regione Piemonte.
Il monumento, progettato dal celebre architetto Alessandro Antonelli, continua a essere uno dei simboli della città e un’importante attrazione turistica. Dal 2021, la gestione delle visite guidate è affidata a Kalatà, società che ha contribuito a valorizzare la Cupola e a potenziarne l’attrattività.
Nicola Facciotto, direttore di Kalatà, commenta con soddisfazione i risultati raggiunti: «I visitatori provengono principalmente da Torino, ma anche da Milano. Circa il 20% è del territorio novarese e un altro 20% arriva dall’estero consolidando il trend iniziato lo scorso anno. Quest’anno abbiamo ampliato la comunicazione su Milano e Torino, e questo ha funzionato. Inoltre, abbiamo aumentato i turni di visita. Tutto questo grazie a un importante investimento economico da parte del Comune di Novara e dell’Agenzia Turistica Locale (Atl). Quando le istituzioni vanno nella stessa direzione, i risultati si vedono».
Un aspetto che distingue Novara, secondo Facciotto, è proprio l’efficienza della collaborazione tra le istituzioni: «Lavoriamo in tante città italiane e stiamo avviando progetti in molte altre, ma in nessun altro luogo le istituzioni collaborano così bene come a Novara»
Per il 2025, l’obiettivo è consolidare ulteriormente la crescita dei visitatori, in particolare durante la primavera. Facciotto spiega: «Vogliamo posizionare la Cupola come la meta ideale per una gita fuori porta, continuando a lavorare su Milano, Torino e, soprattutto, sui laghi».
Grazie agli sforzi congiunti di Kalatà, del Comune e di Atl, la Cupola di San Gaudenzio non solo si conferma come un punto di riferimento per la città di Novara, ma punta a diventare tra destinazioni culturali apprezzate del nord Italia.
Tra i siti novaresi che hanno registrato un significativo incremento di visitatori, compare anche il Museo di Storia Naturale Faraggiana Ferrandi che ha registrato 12.500 ingressi, con una crescita del 24%, seguito dal Museo Civico di Oleggio con un +17%.