Record Gorgonzola Dop: in un anno prodotte oltre 5 milioni di forme

I dati in aumento rispetto al 2023, con la preoccupazione per le elezioni americane

Un anno da record per il Gorgonzola Dop che, secondo i dati del Consorzio per la Tutela del Formaggio Gorgonzola Dop, ha registrato un aumento di circa il 2% sulla produzione e del 5% sull’export con un record di 5.277.959 forme prodotte.

Il dato più alto di sempre che il Presidente del consorzio ha commentato con soddisfazione «sono molto felice della costante crescita della produzione di Gorgonzola che si attesta ormai stabilmente al di sopra dei 5 milioni di forme ponendoci al sesto posto tra le produzioni certificate dell’intero settore alimentare nazionale e al terzo tra i formaggi dop italiani di latte vaccino» e ha aggiunto «il dato dell’anno appena concluso ci fa dimenticare la battuta d’arresto del 2022 e conferma anche a mio avviso la bontà della scelta, che abbiamo portato sempre convintamente avanti, di non svilire i prezzi mantenendo altissima la qualità che è uno dei principali motivi per cui siamo scelti da milioni di consumatori in tutto il mondo».

Rispetto al 2023 le aziende associate al consorzio, dislocate nelle quindici province di produzione a cavallo tra Piemonte e Lombardia, hanno prodotto, 98.984 forme in più, con una crescita dell’1,9%. A livello regionale è il Piemonte a trainare la produzione con 3.822.245 forme totali (+1,73% rispetto al 2023), mentre la Lombardia si ferma a 1.455.714 forme prodotte, ma in crescita del 2,38%.

Più che positivo anche il dato relativo alle esportazioni che, a settembre 2024, registrano poco meno di 1 milione 600 mila forme di Gorgonzola esportate, in aumento del 5% rispetto al 2023. Nonostante i dati positivi la preoccupazione di Auricchio è rivolta alle elezioni americane «il cambio di rotta che il nuovo Presidente eletto americano ha preannunciato sarebbe disastroso. Mi auguro che il nostro Paese riesca a portare avanti politiche economiche e diplomatiche a sostegno del Made in Italy. Il comparto agro-alimentare è un traino di cui il sistema Italia non può fare a meno, come dimostrano i dati economici recenti. Sono numeri che, insieme alla politica, dobbiamo impegnarci a difendere. Come produttore posso dire che un aumento della produzione a fronte di una contrazione dell’export sarebbe disastroso».

Guardando agli impegni per il 2025 Antonio Auricchio conclude: «A marzo il Consorzio Gorgonzola sarà presente al Foodex di Tokyo, dove abbiamo in programma una serata all’Ambasciata italiana e ulteriori iniziative insieme ad AFIDOP (Associazione Formaggi Italiani Dop) per valorizzare anche in Oriente il carrello delle nostre eccellenze casearie rinomate in tutto il mondo. Parteciperemo poi a maggio al Tuttofood di Milano, a giugno al Fancy Food di New York e in ottobre ad Anuga in Germania. Si tratta di appuntamenti fondamentali per far toccare con mano un prodotto inimitabile come il Gorgonzola che tutto il mondo ci invidia».

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Record Gorgonzola Dop: in un anno prodotte oltre 5 milioni di forme

I dati in aumento rispetto al 2023, con la preoccupazione per le elezioni americane

Un anno da record per il Gorgonzola Dop che, secondo i dati del Consorzio per la Tutela del Formaggio Gorgonzola Dop, ha registrato un aumento di circa il 2% sulla produzione e del 5% sull’export con un record di 5.277.959 forme prodotte.

Il dato più alto di sempre che il Presidente del consorzio ha commentato con soddisfazione «sono molto felice della costante crescita della produzione di Gorgonzola che si attesta ormai stabilmente al di sopra dei 5 milioni di forme ponendoci al sesto posto tra le produzioni certificate dell’intero settore alimentare nazionale e al terzo tra i formaggi dop italiani di latte vaccino» e ha aggiunto «il dato dell’anno appena concluso ci fa dimenticare la battuta d’arresto del 2022 e conferma anche a mio avviso la bontà della scelta, che abbiamo portato sempre convintamente avanti, di non svilire i prezzi mantenendo altissima la qualità che è uno dei principali motivi per cui siamo scelti da milioni di consumatori in tutto il mondo».

Rispetto al 2023 le aziende associate al consorzio, dislocate nelle quindici province di produzione a cavallo tra Piemonte e Lombardia, hanno prodotto, 98.984 forme in più, con una crescita dell’1,9%. A livello regionale è il Piemonte a trainare la produzione con 3.822.245 forme totali (+1,73% rispetto al 2023), mentre la Lombardia si ferma a 1.455.714 forme prodotte, ma in crescita del 2,38%.

Più che positivo anche il dato relativo alle esportazioni che, a settembre 2024, registrano poco meno di 1 milione 600 mila forme di Gorgonzola esportate, in aumento del 5% rispetto al 2023. Nonostante i dati positivi la preoccupazione di Auricchio è rivolta alle elezioni americane «il cambio di rotta che il nuovo Presidente eletto americano ha preannunciato sarebbe disastroso. Mi auguro che il nostro Paese riesca a portare avanti politiche economiche e diplomatiche a sostegno del Made in Italy. Il comparto agro-alimentare è un traino di cui il sistema Italia non può fare a meno, come dimostrano i dati economici recenti. Sono numeri che, insieme alla politica, dobbiamo impegnarci a difendere. Come produttore posso dire che un aumento della produzione a fronte di una contrazione dell’export sarebbe disastroso».

Guardando agli impegni per il 2025 Antonio Auricchio conclude: «A marzo il Consorzio Gorgonzola sarà presente al Foodex di Tokyo, dove abbiamo in programma una serata all’Ambasciata italiana e ulteriori iniziative insieme ad AFIDOP (Associazione Formaggi Italiani Dop) per valorizzare anche in Oriente il carrello delle nostre eccellenze casearie rinomate in tutto il mondo. Parteciperemo poi a maggio al Tuttofood di Milano, a giugno al Fancy Food di New York e in ottobre ad Anuga in Germania. Si tratta di appuntamenti fondamentali per far toccare con mano un prodotto inimitabile come il Gorgonzola che tutto il mondo ci invidia».

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