Rossano Pirovano (in foto con il segretario regionale Domenico Rossi) si avvia verso la riconferma come segretario provinciale del Partito Democratico novarese. In queste settimane, infatti, sono in corso le elezioni per il rinnovo dell’assemblea provinciale del partito che successivamente eleggerà il nuovo presidente. Pirovano, in carica dal 2022, si prepara a iniziare il suo secondo mandato dopo l’evento conclusivo previsto per il fine settimana del 25-26 gennaio.
Un bilancio di tre anni di cambiamenti
Negli ultimi tre anni, il panorama politico è cambiato sia a livello nazionale che locale. «Quando sono diventato segretario, il partito in provincia era diviso. Abbiamo lavorato molto per ricomporre i vari pezzi e oggi collaboriamo in sinergia con i circoli, coinvolgendo gli amministratori locali nelle decisioni sul territorio» afferma Pirovano.
L’uscita di Matteo Besozzi, ex presidente della Provincia ed ex sindaco di Castelletto Ticino, e la più recente della senatrice Franca Biondelli hanno segnato momenti diversi. «Sono state situazioni diverse – prosegue Pirovano -. Besozzi ha scelto di ricandidarsi senza il sostegno del partito, dopo che il circolo aveva deciso di appoggiare il primo cittadino uscente, Massimo Stilo, (poi riconfermato, ndr) ricevendo una risposta negativa dagli elettori. Biondelli, invece, ha lasciato il partito autonomamente, senza nemmeno consultare al segreteria, nonostante le fosse stato proposto di candidarsi in Regione o di suggerire un nome. La sua uscita rappresenta una perdita, ma non implica una diminuzione del peso nazionale del partito. Questo cambiamento offre spazio a nuove figure, specialmente nel circolo di Borgomanero.
Rapporto con le liste civiche e amministratori locali
Nel programma di Pirovano emerge la necessità di rafforzare il dialogo con i sindaci, in particolare quelli dei piccoli comuni, spesso espressione di liste civiche che rivendicano autonomia dai partiti. «Non significa che debbano avere la tessera del partito – dichiara il segretario – ma sono amministratori che condividono i nostri valori e desiderano mantenere indipendenza. Vanno ascoltati e supportati, creando una rete di amministratori locali che condividano idee e scelte nell’interesse generale. Abbiamo già avviato questo percorso e ci siamo resi conto di quanto siano fondamentali per dare voce ai territori.
Obiettivi futuri: vincere le sfide amministrative
Guardando al futuro, Pirovano sottolinea l’importanza di prepararsi alle elezioni amministrative del 2027. «Abbiamo davanti due anni senza appuntamenti elettorali sovra territoriali, un’opportunità per lavorare con costanza – afferma -. Dobbiamo essere competitivi per vincere non solo a Novara, ma anche a Trecate e Borgomanero. Servirà costruire un programma condiviso fin da subito, seguendo il modello di Galliate, dove abbiamo iniziato a lavorare un anno e mezzo prima delle elezioni coinvolgendo le realtà civiche. I candidati emergeranno lungo il percorso, scegliendo le persone migliori per tenere unita la coalizione più ampia possibile. Non sarà semplice, è una sfida complessa e dovremo mettere in campo tutte le competenze disponibili, evitando gli errori del passato. Correre divisi, come è accaduto l’ultima volta, ha solo favorito il centrodestra».