Il 27 gennaio 1945 i soldati sovietici dell’Armata Rossa varcarono l’ingresso del campo di sterminio di Auschwitz, liberando i superstiti e portando alla luce gli orrori del genocidio nazista. A 80 anni di distanza – quest’anno ricorre lo stesso anniversario dalla Liberazione – anche il territorio di Novara promuove un serie di iniziative legate al Giorno della Memoria.
A cominciare dall’Istituto storico della Resistenza Piero Fornara che da oggi, 20 gennaio, fino a giovedì 23 gennaio organizza tra Gravellona Toce e Galliate alcuni incontri con Franco Debenedetti Teglio, classe 1937, colpito dalle leggi razziali. L’incontro aperto al pubblico si terrà il 23 alle 21 nella Sala degli stucchi del castello di Galliate.
Il 30 gennaio 2025, nell’ambito dei Giovedì Letterari in biblioteca, appuntamento del ciclo “Pagine di memoria” con la Shoah raccontata ai bambini. Presentazione di “La guerra di Becky” (Le rane Interlinea, 2021) con l’autore Antonio Ferrara e Marianna Cappelli, in dialogo con Elena Mastretta, direttrice scientifica dell’Istituto storico.
«Quest’anno ricorre il 50esimo anniversario dalla morte del professor Piero Fornara, partigiano e punto di riferimento della pediatria internazionale – ha ricordato il presidente dell’istituto, Paolo Cattaneo, durante la presentazione – e noi lo omaggiamo con una mattinata interamente dedicata alla sua figura». Il 1 febbraio alle 9.30 appuntamento nella sala consiliare di Palazzo Natta per un convegno con Gianni Cerutti, direttore della Fondazione Marazza di Borgomanero, e Gianni Bona, ex primario di Pediatria dell’ospedale Maggiore. Alle 11 verrà scoperta la targa in suo onore all’ingresso della sede dell’istituto in corso Cavour.
Il 2 febbraio è in programma una giornata di formazione per gli studenti che quest’anno parteciperanno al progetto Promemoria Auschwitz.
L’istituto storico promuove anche una serie di iniziative legate al Giorno del ricordo. L’8 febbraio, nella Sala dell’Accademia del Broletto, alle 10, inaugurazione della mostra “Confine, Foibe, Esodo, Ricordo. Un percorso della storia del confine orientale d’Italia” in occasione del Giorno del Ricordo in collaborazione con la sezione novarese dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia e con il patrocinio del Comune e della Provincia di Novara. Il 12 e 14 febbraio gli studenti delle scuole superiori potranno visitare la mostra accompagnati dagli esuli residenti a Novara.
La mostra “Face de Villaggio” con le foto realizzate da Mario Finotti per i 70 anni del Villaggio Dalmazia sarà inaugurata il pomeriggio dell’8 febbraio al castello di Galliate.
A chiudere le iniziative una conferenza di Antonio Leone, vicepresidente dell’istituto, dal titolo “I rimasti. Gli italiani nella Jugoslavia di Tito”, il 15 febbraio alle 16.30 alla Fondazione Marazza di Borgomanero.
LE ALTRE INIZIATIVE SUL TERRITORIO NOVARESE
NOVARA
Il progetto di Scrittori&giovani, promosso dalla casa editrice Interlinea, porta in carcere un libro dedicato al rapporto tra sport e Shoah, attraverso la vicenda dell’allenatore di calcio Árpád Weisz, raccontata da Gianni Cerutti nel volume “L’allenatore ad Auschwitz. Árpád Weisz: dai campi di calcio italiani al lager”. Martedì 21 gennaio alle 15 l’autore sarà alla casa circondariale di via Sforzesca per incontrare i detenuti.
NOVARA
Sabato 25 gennaio alle 21 al Teatro della Madonna Pellegrina (viale Giulio Cesare) la compagnia La Ribalta porterà il scena lo spettacolo “16 anime… contro ogni Shoah” che ripercorre la storia della strage dei 21 ebrei a Meina avvenuta nel 1943. Il testo è ispirato al libro di Luca Contato “L’Ago Maggiore”. Info QUI
CAMERI
Giovedì 23 gennaio alle 21 nella sala polivalente a Cameri (piazza Dante 27) andrà in scena lo spettacolo teatrale e musicale “Ricordati che questo è stato” della Compagnia delle Donne. La serata, a ingresso libero, è organizzata dall’assessorato alla Cultura. Lo spettacolo, adatto sia al pubblico adulto sia a quello più giovane, è una riflessione sulla Shoah vista anche attraverso gli occhi dei bambini: la prima strage di Ebrei in Italia è narrata nel diario della piccola Becky Behar. Il lager nazista rivive nelle poesie dei bambini di Terezin. Commuove Joyce Lussu con la sua struggente lirica “Scarpette rosse”. Un lavoro denso di significati realizzato con la regia di Patrizia Martini. L’azione scenica è accompagnata dalle musiche, alcune in ebraico e in yiddish, eseguite dal vivo da Enrico Vasconi (chitarra e voce) e Mariella Marchetti (voce e arpa celtica), con il coro delle attrici (Giovanna Burlone, Elida Cibin, Franca Crivellin, Caterina Ferrari, Anna Maria Fratta, Cristina Ciani, Rina Zombini, Maddalena Cairo, Ivana Vanoli). Accompagnano il lavoro delle immagini che scandiscono i momenti salienti della narrazione e aggiungono suggestione all’azione scenica. I movimenti di scena aiuteranno il pubblico a comprendere meglio la narrazione e lo guideranno all’interno della terribile realtà della macchina nazista dello sterminio.
Durante la serata sono in programma gli interventi di Rossana Ottolenghi, psicoterapeuta e figlia di Becky Behar, sopravvissuta alla strage di Meina, e Aldo Luperini, biologo del CNR e membro del Comitato unico di garanzia per la parità di genere e il contrasto alle discriminazioni.
TORNACO
Sabato 25 gennaio alle 15.30 a Villa Marzoni presentazione del libro “Il violino di Auschwitz” di Anna Lavatelli che sarò presente all’incontro insieme a Manuela Brignola, violinista, che arricchirà l’evento con le interpretazioni musicali. Nel pomeriggio sarà inaugurata una mostra tematica curata dall’Associazione Artistica Trecatese e dal Gruppo Pittori Cameresi, dedicata al racconto delle vicende della Shoah.