Aveva minacciato l’ex compagna e il nuovo fidanzato di lei perché consegnassero soldi per essere lasciati in pace: «Voglio 15 mila euro. Altrimenti vi ammazzo». Ma in precedenze l’uomo aveva rivolto altre richieste di denaro alla convivente, a causa dell’uso di stupefacenti. E, se lei si tirava indietro, erano insulti, altre minacce, percosse.
Quando lui aveva paventato addirittura l’utilizzo di una pistola, allora era scattata la denuncia. Una denuncia risalente all’estate di due anni fa a seguito della quale, in tribunale, ora A.A., 37 anni, di Novara, è stato condannato a 4 anni e mezzo di reclusione per maltrattamenti in famiglia e tentata estorsione. La difesa aveva chiesto invece l’assoluzione.
Un aula ha parlato la vittima, una trentatreenne artigiana. E anche il suo nuovo compagno. Lei, con l’imputato, aveva avuto una relazione durata alcuni mesi. Ma non erano state rose e fuori. «Era violento, mi metteva le mani addosso – ha raccontato la vittima – mi prendeva a sberle e mi spingeva contro il muro».
Una sera le avrebbe anche puntato addosso un coltello, perché le aveva chiesto soldi e lei non voleva darglieli: «Ti ammazzo, ti sgozzo», le minacce. E ancora: «Ti lascio su una sedia a rotelle, ti auguro di morire. Stai attenta a quando vai a lavorare, ti devi guardare le spalle: non dovrai avere nessuno dopo ti me» Alla fine l’uomo le aveva anche svuotato il conto corrente, andando a prelevare visto che avevano il conto cointestato e lei si rifiutava di dargli soldi per la droga. Dopo la fine della relazione, geloso, avrebbe iniziato a pedinare lei e il rivale, cui avrebbe detto di possedere una pistola: «Vi sparo»