Danni e aggressioni all’Asl: condannato a 8 mesi per direttissima

Qualche settimana fa, il 5 febbraio, si era presentato al centro di Salute mentale dell’Asl di viale Roma per farsi riconoscere una malattia psichiatrica, ma davanti al diniego dei medici che non avevano accertato la presenza di condizioni di disagio psichiatrico, aveva dato in escandescenze e aggredito il personale e l’arredamento della struttura.

Per quel fatto M.S., 52enne di Novara con precedenti penali, è stato processato per direttissima con l’accusa di danneggiamento aggravato e ha rimediato in abbreviato una condanna a 8 mesi di reclusione. Il pm aveva chiesto 1 anno e 2 mesi, il difensore il minimo della pena, invocando un certo disagio psicologico seppure non documentato.

L’uomo era stato bloccato dai carabinieri arrivati sul posto dopo la chiamata al numero di emergenza, in base alle recenti riforme al codice che hanno introdotto l’arresto obbligatorio per chi aggredisce il personale medico e sanitario, e anche pene più severe. M.S. cercava di ottenere un certificato per problemi psichiatrici. Ma i medici, durante la visita, non hanno riscontrato nulla che potesse giustificare la richiesta. La cosa non era stata gradita dall’interessato che, in preda a un raptus, ha iniziato a buttare tutto per aria.

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Danni e aggressioni all’Asl: condannato a 8 mesi per direttissima

Qualche settimana fa, il 5 febbraio, si era presentato al centro di Salute mentale dell’Asl di viale Roma per farsi riconoscere una malattia psichiatrica, ma davanti al diniego dei medici che non avevano accertato la presenza di condizioni di disagio psichiatrico, aveva dato in escandescenze e aggredito il personale e l’arredamento della struttura.

Per quel fatto M.S., 52enne di Novara con precedenti penali, è stato processato per direttissima con l’accusa di danneggiamento aggravato e ha rimediato in abbreviato una condanna a 8 mesi di reclusione. Il pm aveva chiesto 1 anno e 2 mesi, il difensore il minimo della pena, invocando un certo disagio psicologico seppure non documentato.

L’uomo era stato bloccato dai carabinieri arrivati sul posto dopo la chiamata al numero di emergenza, in base alle recenti riforme al codice che hanno introdotto l’arresto obbligatorio per chi aggredisce il personale medico e sanitario, e anche pene più severe. M.S. cercava di ottenere un certificato per problemi psichiatrici. Ma i medici, durante la visita, non hanno riscontrato nulla che potesse giustificare la richiesta. La cosa non era stata gradita dall’interessato che, in preda a un raptus, ha iniziato a buttare tutto per aria.

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