«Sono dei servizi segreti» e si oppone all’identificazione. Arrestato per resistenza

Due arresti per resistenza a pubblico ufficiale, nei giorni scorsi in due diversi interventi dei carabinieri, a Novara. Il primo è avvenuto davanti a un bar di corso Vercelli, dove è stata segnalata una rissa fra avventori: al loro arrivo la pattuglia dell’Arma ha trovato poche persone rispetto a quelle segnalate (probabilmente c’era stato un fuggi fuggi generale) e, nell’identificare uno dei presenti, questo non ha gradito e ha dato in escandescenza, sostenendo di non aver partecipato alla violenta discussione.

Per lui, P.M. 36 anni, residente in città, sono quindi scattate le manette, anche per lesioni, e dopo la convalida il giudice ha disposto la misura cautelare dell’obbligo di firma. Ha poi subito patteggiato per direttissima la pena di 8 mesi di reclusione con la conversione in lavori di pubblica utilità.

Un secondo intervento è avvenuto in corso della Vittoria dove una ragazza ha chiamato il 112 perché si è trovata un uomo che le ha bussato il finestrino dell’auto puntandole addosso una torcia. Quando sono arrivati i carabinieri ha opposto resistenza all’identificazione sostenendo di essere un agente dei sevizi segreti insospettito dall’atteggiamento degli occupanti della vettura. Il giudice, alla convalida, ha disposto una perizia psichiatrica. Ad essere arrestato S.C., 21 anni, che poi è stato scarcerato in attesa della consulenza sulla capacità di intendere e volere e di stare in giudizio.

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«Sono dei servizi segreti» e si oppone all’identificazione. Arrestato per resistenza

Due arresti per resistenza a pubblico ufficiale, nei giorni scorsi in due diversi interventi dei carabinieri, a Novara. Il primo è avvenuto davanti a un bar di corso Vercelli, dove è stata segnalata una rissa fra avventori: al loro arrivo la pattuglia dell’Arma ha trovato poche persone rispetto a quelle segnalate (probabilmente c’era stato un fuggi fuggi generale) e, nell’identificare uno dei presenti, questo non ha gradito e ha dato in escandescenza, sostenendo di non aver partecipato alla violenta discussione.

Per lui, P.M. 36 anni, residente in città, sono quindi scattate le manette, anche per lesioni, e dopo la convalida il giudice ha disposto la misura cautelare dell’obbligo di firma. Ha poi subito patteggiato per direttissima la pena di 8 mesi di reclusione con la conversione in lavori di pubblica utilità.

Un secondo intervento è avvenuto in corso della Vittoria dove una ragazza ha chiamato il 112 perché si è trovata un uomo che le ha bussato il finestrino dell’auto puntandole addosso una torcia. Quando sono arrivati i carabinieri ha opposto resistenza all’identificazione sostenendo di essere un agente dei sevizi segreti insospettito dall’atteggiamento degli occupanti della vettura. Il giudice, alla convalida, ha disposto una perizia psichiatrica. Ad essere arrestato S.C., 21 anni, che poi è stato scarcerato in attesa della consulenza sulla capacità di intendere e volere e di stare in giudizio.

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