Un impegno costante quello del Club 61 Frecce Tricolori Borgomanero che da sempre dona strumentazioni e attrezzature per migliorare rapporto dell’ospedale Santissima Trinità di Borgomanero con i piccoli assistiti e rivalutare così l’immagine delle strutture sanitarie, spesso vissute con paura e disagio, regalando un sorriso a ciascuno dei piccoli pazienti. Il Club ha donato negli anni apparecchiature, poltrone letto per le mamme, televisori per le camere di degenza e giochi per alleviare le sofferenze dei piccoli e ha contribuito ad affrescare le pareti del reparto con i personaggi di fantasia della Disney.
In queste settimane ha proseguito con la donazione di un kit per la diagnosi precoce del disturbo evolutivo nei bambini di età compresa tra gli zero mesi e i tre anni l’impegno del Club 61 Frecce Tricolori di Borgomanero nei confronti dei piccoli pazienti dell’ospedale.
«Vorremmo che tutti i nostri bimbi potessero essere felici e avessero tutti le stesse opportunità – ha dichiarato la presidente del Club Maria Teresa Bertinotti che ha aggiunto – questo piccolo gesto vuole essere uno strumento per prevenire patologie più importanti e mettere in atto le terapie idonee a garantire un futuro in salute ai bimbi. Il nostro impegno per i piccoli pazienti non si esaurisce mai, così come la voglia di fare qualcosa per il nostro Ospedale e la Pediatria»
«Ringrazio il Club 61 Frecce Tricolori per aver messo a disposizione uno strumento diagnostico fondamentale per i disturbi di sviluppo, che verrà utilizzato dagli operatori del servizio di Neuropsichiatria Infantile» ha invece dichiarato Renata Brigatti, direttrice della struttura di Neuropsichiatria che ha aggiunto «i primi 1000 giorni di vita sono un periodo cruciale per porre le basi per lo sviluppo e la salute dell’intero arco della vita e questo rende indispensabile l’individuazione precoce attraverso un adeguato test di screening».
«La collaborazione tra la Pediatria e la Neuropsichiatria Infantile dell’Asl Novara, permette di attuare interventi immediati e personalizzati, a seconda della gravità del disturbo, che possono modificare positivamente lo sviluppo del bambino e ridurne le conseguenze» ha sottolineato la direttrice della struttura complessa di Pediatria e Neonatologia Simona De Franco.