Un intero pomeriggio di giochi, laboratori e creatività per celebrare la terza edizione di ABCDono, il progetto promosso dalla Fondazione Comunità Novarese che, anche quest’anno, ha coinvolto quattordici classi quarte della scuola primaria, per un totale di circa 350 bambine e bambini provenienti da nove istituti comprensivi della provincia.
Dopo mesi di attività in aula guidate dall’associazione CreAttivi – Officina di idee, il percorso educativo si chiuderà ufficialmente sabato 10 maggio con ABCDay, la grande festa pubblica ospitata al Broletto dalle 15.30 alle 18.30. L’evento, gratuito e aperto a tutta la cittadinanza, proporrà un ricco programma di laboratori artistici, installazioni e attività creative, ispirati ai temi affrontati nel progetto: relazione, gratuità, fiducia, bisogni, comunità e condivisione.
In questa terza edizione, il progetto ha visto la partecipazione di scuole della città di Novara, ma anche di altre città del territorio come Trecate, Cameri, Romagnano Sesia e Biandrate. I giovani partecipanti, supportati dalle insegnanti e dai formatori, hanno riflettuto sul valore del dono attraverso laboratori ludici e narrativi, che verranno restituiti all’interno di uno scrapbook, arricchito da un racconto inedito dello scrittore Alessandro Barbaglia e da illustrazioni firmate da Valeria Belloro.
A sostenere il progetto, anche una squadra di quattordici ABCDonors, realtà del territorio che hanno scelto di finanziare il progetto. «Il dono più grande – ha sottolineato il presidente della Fondazione Comunità Novarese, Davide Maggi – è l’esperienza condivisa e il valore delle relazioni che stiamo costruendo grazie ad ABCDono: un progetto mosaico, composto da tante tessere tra cui la Fondazione, i formatori che entrano in classe, lo scrittore Alessandro Barbaglia, le insegnanti, le bambine e i bambini e coloro che decidono di partecipare in qualità di donatori contribuendo, tutti insieme, a rendere possibile questa avventura. Il messaggio che ABCDono si propone di diffondere, ossia che il primo dono è ciascuno di noi in relazione agli altri, si ritrova anche in questa capacità di fare rete che amplifica la forza di questo progetto».
Il 10 maggio durante ABCDay, saranno esposti al Broletto proprio gli scrapbook e i 14 pannelli artistici realizzati dalle classi durante la visita al Museo MA*GA di Gallarate, partner del progetto. Accanto a questi pannelli, 8 nuove installazioni verranno arricchite dai bambini stessi nel corso della giornata, in un laboratorio creativo dal titolo “Nomi, Cose, Città”. Tra le attività previste al Broletto: la maxi lavagna “Donando s’impara”, il “Bosco dei Pini Cosmici” per raccontare i desideri, laboratori tematici condotti dal team di CreAttivi e dal personale del MA*GA, oltre a spazi riservati ai più piccoli. Tre i laboratori speciali su prenotazione: “Oscar Opeiro e il mistero del nome smarrito”, “Nell’armadio del Cappellaio Matto” e “Pop Up – Il biglietto lo fai tu”.
«Entrando nelle classi per il modulo dedicato alla Comunità – hanno aggiunto i vicepresidenti di Fcn, Anna Chiara Invernizzi e Roberto Santagostino – ci siamo resi conto di quanto ABCDono sia un osservatorio privilegiato del sistema scuola, capace di intercettare bisogni, fragilità, risorse e desideri. In questo senso, il progetto può assumere una funzione strategica per mettere in relazione scuola, famiglie, enti del terzo settore e istituzioni. La sfida è non disperdere quanto costruito affinché quei bambini e quelle scuole restino portatori di una visione nuova del dono e della comunità».
«Quest’anno – ha spiegato Davide Dagosta, presidente di CreAttivi – sono stati realizzati 84 incontri. Un impegno sfidante da mantenere, ma anche una straordinaria occasione per consolidare legami e approfondire i contenuti proposti. In molte occasioni, i temi affrontati sono andati ben oltre il perimetro del progetto, aprendo riflessioni profonde, stimoli educativi e spazi di dialogo inattesi. Questo ci spinge, come progettisti, a porci domande sempre nuove sull’impatto reale che esperienze come questo progetto possono avere sul benessere e sulla crescita della nostra comunità».