Cinque arresti in strada nel giro di pochi giorni, eseguiti dai carabinieri, fra Novara e la Bassa Novarese. L’ultimo è avvenuto nella zona della stazione ferroviaria del capoluogo dove un trentenne di origine marocchina, domiciliato in città, ha cercato di molestare una ragazza. Sul posto, dopo la chiamata al 112, è intervenuta una pattuglia del Radiomobile: l’uomo, alla vista dei militari, ha iniziato a spintonarli opponendosi all’identificazione, ed è stato quindi fermato. Dopo la convalida è stato rimesso in libertà ma nel frattempo è arrivata la denuncia della vittima delle avance e per lui si sono aperte le porte del carcere. Fra l’altro ci aveva tentato con un’altra giovane qualche giorno prima, sempre in zona stazione,
E a Novara i carabinieri sono stati chiamata in via San Francesco d’Assisi, dove due persone ubriache davano fastidio a passanti e commercianti, facendo i loro “bisogni” sulle vetrine di alcuni negozi. I due hanno preso delle bottiglie per minacciare i militari, iniziando a tirare calci e pugni per cercare di scappare: «Non avvicinatevi, siamo armati». Alla fine i peruviani AY.R., e Y.Y.R., 27 e 28 anni, abitanti a Galliate, sono stati arrestati per resistenza a pubblico ufficiale. Dopo la convalida sono stati sottoposti al divieto di dimora a Novara in attesa del processo per direttissima. E sempre nel capoluogo il Norm ha arrestato per evasione il pizzaiolo F.B., ai domiciliari per uno scippo: l’intervento è avvenuto per strada a Sant’Agabio, dove il conducente di un furgoncino ha segnalato di essere stato aggredito da un ragazzo con dei tatuaggi in viso. I militari hanno rintracciato in zona F.B., che corrispondeva alla descrizione, scoprendo che su di lui gravava una misura cautelare e non poteva uscire di casa.
Infine qualche giorno fa a Borgolavezzaro i carabinieri hanno fermato un quarantenne nigeriano senza fissa dimora, stabilitosi in una vecchia fabbrica dismessa del paese: per ricaricare il suo cellulare aveva spaccato una cabina dell’energia elettrica e lo aveva attaccato artigianalmente con due fili alla corrente. E’ stato arrestato per furto e danneggiamento. E’ stato subito condannato per direttissima a 4 mesi di reclusione, con il divieto di dimora in provincia.