Davvero una fortuna avere un ristorante come il 9090 ad Omegna, la mia città di lago. Avere la fortuna di un cuoco, Matteo Arvonio, che è tornato a casa portando con sé sapori e tecniche di cucina orientali. Fortuna di una sala entusiasta ed amante dei vini inconsueti. Alla sua guida un altro omegnese di ritorno, Davide Pastrello.

Noi l’abbiamo provato venerdì scorso, nella serata del Progetto Im.patto di Nova Coop, Cooperativa Valgrande e Slow Food Verbano. Ed abbiamo davvero apprezzato il mix di prodotti del territorio e tecniche di cucina orientali. Già da vocabolario enogastronomico il primo piatto: Tataki di trota salmonata con uova di trota, maionese alla teryaki, daikon. Ottimo e particolare. E poi Fregola risottata al fumetto di lago, storione, bottarga di persico, yuzu. Piacevole. Il piatto preferito, però, è stato l’Anguilla in doppia cottura alla giapponese con il suo dashi, patata affumicata al sesamo. radice di fior di loto. Buono buono davvero da provare. E poi dolci ed altre cosucce buone. 

Davvero un’esperienza arricchente, una ricchezza per la mia città (dove per anni si diceva che non sai mangiava bene) che sta virando veloce verso l’offerta turistica. Good!

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Riccardo Milan

Riccardo Milan è professore, giornalista e blogger. Lavora alla scuola alberghiera di Stresa ed è pubblicista dal 1999. Da meno, è blogger con Allappante.it. Si è occupato per anni di cultura materiale, studente, scrittore e docente: vino, birra, gastronomia, cucina per lo più tipica, storia delle tradizioni. Sommelier ed idrosommelier per diletto. Vive sul Lago d’Orta.

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Davvero una fortuna

Davvero una fortuna avere un ristorante come il 9090 ad Omegna, la mia città di lago. Avere la fortuna di un cuoco, Matteo Arvonio, che è tornato a casa portando con sé sapori e tecniche di cucina orientali. Fortuna di una sala entusiasta ed amante dei vini inconsueti. Alla sua guida un altro omegnese di ritorno, Davide Pastrello.

Noi l’abbiamo provato venerdì scorso, nella serata del Progetto Im.patto di Nova Coop, Cooperativa Valgrande e Slow Food Verbano. Ed abbiamo davvero apprezzato il mix di prodotti del territorio e tecniche di cucina orientali. Già da vocabolario enogastronomico il primo piatto: Tataki di trota salmonata con uova di trota, maionese alla teryaki, daikon. Ottimo e particolare. E poi Fregola risottata al fumetto di lago, storione, bottarga di persico, yuzu. Piacevole. Il piatto preferito, però, è stato l’Anguilla in doppia cottura alla giapponese con il suo dashi, patata affumicata al sesamo. radice di fior di loto. Buono buono davvero da provare. E poi dolci ed altre cosucce buone. 

Davvero un’esperienza arricchente, una ricchezza per la mia città (dove per anni si diceva che non sai mangiava bene) che sta virando veloce verso l’offerta turistica. Good!

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Riccardo Milan è professore, giornalista e blogger. Lavora alla scuola alberghiera di Stresa ed è pubblicista dal 1999. Da meno, è blogger con Allappante.it. Si è occupato per anni di cultura materiale, studente, scrittore e docente: vino, birra, gastronomia, cucina per lo più tipica, storia delle tradizioni. Sommelier ed idrosommelier per diletto. Vive sul Lago d’Orta.