I ristoratori ok, ma anche le donne con figli (e un lavoro) sono tanto vittime di questi lockdown, e in più della Dad. Su di loro, infatti, si scarica ancora tutto il peso dei ragazzi a casa, del lockdown familiare e della Dad (che a me piace, in piccole dosi). Fra di loro c’è chi ha perso il lavoro; chi deve pagare una tata per seguire i figli, mentre lei va o sta a casa a lavorare; chi è stata a casa dal lavoro per seguire la famiglia e i figli in Dad…
Tante storie e nessuna soluzione: prevalgono i discorsi economici su quelli sociali. Si chiude, si fanno ristorni, si privilegia il maschio… se si chiudono le scuole, non si riconosce alle donne il danno.
Poi si fanno meno figli, poi ci stiamo estinguendo, poi i giovani se ne vanno… certo, un Paese che vive di luoghi comuni, di lobby, senza rispetto delle donne e dei giovani. Boh!?