Per anni (e si che di libri ne ho letti, di articoli, fatti discorsi, chiacchiere…), per anni ho pensato che i tartufi fossero due: uno bianco, più profumato e pregiato; ed uno nero, meno pregiato. Invece non è vero: o forse è vero per alcune zone del mondo, non so. Passi da Acqualagna, per caso (siamo nelle Marche) e ti fermi nel locale museo dedicato al tartufo e lì scopri che, in quella zona, i tartufi sono nove (9: avete capito bene). E si producono tutto l’anno, dando vita ad una intelligente filiera agroalimentare tutta da provare.
Ma quali sono i tartufi? Il tartufo bianco dal 1° ottobre alla fine dell’anno; il tartufo nero pregiato, dal 15 novembre al 15 marzo; il tartufo nero estivo o scorzone, dal 1° maggio al 30 novembre; il tartufo nero estivo o scorzone varietà uncinatum, dal 1° ottobre al 31 dicembre; il tartufo bianchetto o marzuolo, dal 15 gennaio al 30 aprile; il tartufo nero dell’inverno, dal 1 gennaio al 15 marzo; il tartufo nero moscato dal 15 novembre al 15 marzo; il tartufo nero liscio, dal 1° settembre al 31 dicembre; ed infine il tartufo nero ordinario, dal 15 settembre al 31 dicembre.
Nove tipologie e nove famiglie di profumi, gusti e consistenze, e nove per “X “ modi di utilizzo in cucina… davvero troppo, per me per ora. Comunque un mondo che non conoscevo.