Sto leggendo in classe un libro, forse l’unico libro, in cui si spiega come si dovrebbe scrivere una recensione gastronomica: Scrivere di Gusto di Valerio M. Visintin.
Ed ora, a mo’ di esercizio, provo a recensire l’ultimo ristorante dove sono stato: /Gu.Sta.Re/ Oltrecucina di Borgomanero.
Ecco, incominciamo: cosa serve a chi legge? Informazioni utili. Il Ristorante si trova nell’immediato centro storico di Borgomanero, vicino alla Stazione. I parcheggi sono a pagamento di giorno, ma liberi la sera. Era un negozio e ne ha conservato l’ampia vetrata. Entriamo: l’accesso è facile, senza gradini e gli spazi sono ampi: una grande stanza rettangolare con pochi tavoli tondi (5) ed uno lungo rettangolare (da 12), vestita con elegante minimalismo. Spiccano due bottigliere ai lati lunghi, la cucina a vista sul lato corto all’ingresso. Oggetti di modernariato fanno capolino qua e là, spesso riutilizzati come la cabina/cassa. Locale silenzioso e adatto a coppie e piccoli gruppi. Il servizio è professionale, con servizio del vino, pulizia dalle briciole e dell’acqua. Buona lista vini, con vini francesi. Ok, e due parole sulla cucina? Non è una cucina tradizionale, anche se permangono tracce qua e là. Ci sono abbinamenti insoliti e preparazioni da stellati. Certi fili conduttori rimandano ad altri ristoranti, come i burri aromatizzati, spume, polvere, gel e il pane da lievito madre. Si tratta di un ristorante di alta gamma nei prezzi e di gran successo. Meglio prenotare. Ecco, può andare bene: comunicare in forma oggettiva; non esprimere giudizi, dare informazioni…