Le nuove etichette sui vini

Dalla rubrica Allappante

Concordo con Slow Food: le nuove regole sono cosa giusta e positiva per i consumatori (ed anche un po’ desacralizzanti direi) Leggiamo: “Ancora sul regolamento europeo sull’etichettatura: le nuove regole rappresentano un’opportunità, più che un rischio. Il 31 luglio scorso è apparsa sulla Gazzetta Ufficiale UE n. 192 una provvidenziale rettifica al regolamento europeo sull’etichettatura n. 2117 del 2021, con cui il Parlamento dell’UE ha stabilito alcune novità molto importanti per l’etichettatura dei vini. È stato infatti introdotto l’obbligo di indicare:

  • l’elenco degli ingredienti (inclusi anche additivi e coadiuvanti allergenici che non siano stati eliminati) in ordine decrescente e rispettoso degli elenchi di pratiche e sostanze ammesse di cui all’allegato I, parte A, tabella 2, del regolamento delegato (UE) 2019/934;
  • l’etichettatura nutrizionale dei vini, come per qualsiasi altro cibo (calorie, grassi, carboidrati, proteine, fibre e sale);
  • la dicitura “imbottigliato” o “confezionato” in atmosfera protettiva, se si usano gas inerti all’imbottigliamento;
  • le calorie presenti nel vino, che vanno sempre scritte sulla bottiglia/tetra brik/bag in box.

Le novità riguardano i vini prodotti dopo l’8 dicembre: questa deadline originaria consentirà a tutta la vendemmia 2023 destinata a vini fermi di essere esentata dai nuovi obblighi. Tuttavia se un vino verrà prodotto dopo tale data (ad esempio facendo una cuvée di metodo classico) dovrà essere etichettato secondo le nuove regole. Questo implica che i vini della vendemmia 2023 prodotti prima dell’8 dicembre potranno ancora essere immessi sul mercato senza soddisfare i nuovi requisiti di etichettatura.“

Allappante

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Riccardo Milan

Riccardo Milan è professore, giornalista e blogger. Lavora alla scuola alberghiera di Stresa ed è pubblicista dal 1999. Da meno, è blogger con Allappante.it. Si è occupato per anni di cultura materiale, studente, scrittore e docente: vino, birra, gastronomia, cucina per lo più tipica, storia delle tradizioni. Sommelier ed idrosommelier per diletto. Vive sul Lago d’Orta.

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Concordo con Slow Food: le nuove regole sono cosa giusta e positiva per i consumatori (ed anche un po’ desacralizzanti direi) Leggiamo: “Ancora sul regolamento europeo sull’etichettatura: le nuove regole rappresentano un’opportunità, più che un rischio. Il 31 luglio scorso è apparsa sulla Gazzetta Ufficiale UE n. 192 una provvidenziale rettifica al regolamento europeo sull’etichettatura n. 2117 del 2021, con cui il Parlamento dell’UE ha stabilito alcune novità molto importanti per l’etichettatura dei vini. È stato infatti introdotto l’obbligo di indicare:

  • l’elenco degli ingredienti (inclusi anche additivi e coadiuvanti allergenici che non siano stati eliminati) in ordine decrescente e rispettoso degli elenchi di pratiche e sostanze ammesse di cui all’allegato I, parte A, tabella 2, del regolamento delegato (UE) 2019/934;
  • l’etichettatura nutrizionale dei vini, come per qualsiasi altro cibo (calorie, grassi, carboidrati, proteine, fibre e sale);
  • la dicitura “imbottigliato” o “confezionato” in atmosfera protettiva, se si usano gas inerti all’imbottigliamento;
  • le calorie presenti nel vino, che vanno sempre scritte sulla bottiglia/tetra brik/bag in box.

Le novità riguardano i vini prodotti dopo l’8 dicembre: questa deadline originaria consentirà a tutta la vendemmia 2023 destinata a vini fermi di essere esentata dai nuovi obblighi. Tuttavia se un vino verrà prodotto dopo tale data (ad esempio facendo una cuvée di metodo classico) dovrà essere etichettato secondo le nuove regole. Questo implica che i vini della vendemmia 2023 prodotti prima dell’8 dicembre potranno ancora essere immessi sul mercato senza soddisfare i nuovi requisiti di etichettatura.“

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Riccardo Milan è professore, giornalista e blogger. Lavora alla scuola alberghiera di Stresa ed è pubblicista dal 1999. Da meno, è blogger con Allappante.it. Si è occupato per anni di cultura materiale, studente, scrittore e docente: vino, birra, gastronomia, cucina per lo più tipica, storia delle tradizioni. Sommelier ed idrosommelier per diletto. Vive sul Lago d’Orta.