Ma le pecore amano il dolce?

Domenica scorsa sono stato invitato a CheBolle ad Arona da Silvio (l’organizzatore) e da Andrea (il rappresentante) a gestire una degustazione con due vini marchigiani della ditta Fausti di Fermo. Una famosa cantina biologica, condotta con passione da Domenico D’Angelo. I vini erano il Rosso Piceno doc Fausto e il Pecorino Amedeo Falerio doc. Entrambi buoni, corposi ed entrambi apprezzati dal pubblico. Ma decisamente incuriositi dal nome del secondo: “pecorino?” esclamavano sorpresi. “Sì sì pecorino… il nome dell’uva”. Un nome dalle origini misteriose: la forma del grappolo, un toponimo… piace alle pecore… quest’ultima teoria mi ha incuriosito e sono andato a cercare sulla rete delle risposte. Ma nulla: le pecore sono erbivore, con la lingua scelgono la parte più tenera dell’erba… ma nulla sui loro gusti: sentiranno l’amaro? Il salato? E il dolce? Non so, ma credo che sia una teoria bislacca. In attesa di risposte, godiamoci questo vino bianco corposo come un vino rosso. 

Condividi:

Facebook
WhatsApp
Telegram
Email
Twitter

© 2024 La Voce di Novara - Riproduzione Riservata
Iscrizione al registro della stampa presso il Tribunale di Novara

Picture of Riccardo Milan

Riccardo Milan

Riccardo Milan è professore, giornalista e blogger. Lavora alla scuola alberghiera di Stresa ed è pubblicista dal 1999. Da meno, è blogger con Allappante.it. Si è occupato per anni di cultura materiale, studente, scrittore e docente: vino, birra, gastronomia, cucina per lo più tipica, storia delle tradizioni. Sommelier ed idrosommelier per diletto. Vive sul Lago d’Orta.

Condividi l'articolo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

SEGUICI SUI SOCIAL

Sezioni

Ma le pecore amano il dolce?

Domenica scorsa sono stato invitato a CheBolle ad Arona da Silvio (l’organizzatore) e da Andrea (il rappresentante) a gestire una degustazione con due vini marchigiani della ditta Fausti di Fermo. Una famosa cantina biologica, condotta con passione da Domenico D’Angelo. I vini erano il Rosso Piceno doc Fausto e il Pecorino Amedeo Falerio doc. Entrambi buoni, corposi ed entrambi apprezzati dal pubblico. Ma decisamente incuriositi dal nome del secondo: “pecorino?” esclamavano sorpresi. “Sì sì pecorino… il nome dell’uva”. Un nome dalle origini misteriose: la forma del grappolo, un toponimo… piace alle pecore… quest’ultima teoria mi ha incuriosito e sono andato a cercare sulla rete delle risposte. Ma nulla: le pecore sono erbivore, con la lingua scelgono la parte più tenera dell’erba… ma nulla sui loro gusti: sentiranno l’amaro? Il salato? E il dolce? Non so, ma credo che sia una teoria bislacca. In attesa di risposte, godiamoci questo vino bianco corposo come un vino rosso. 

© 2020-2024 La Voce di Novara
Riproduzione Riservata

Picture of Riccardo Milan

Riccardo Milan

Riccardo Milan è professore, giornalista e blogger. Lavora alla scuola alberghiera di Stresa ed è pubblicista dal 1999. Da meno, è blogger con Allappante.it. Si è occupato per anni di cultura materiale, studente, scrittore e docente: vino, birra, gastronomia, cucina per lo più tipica, storia delle tradizioni. Sommelier ed idrosommelier per diletto. Vive sul Lago d’Orta.