Ma le polpette sono solo di carne?

Ricordo sempre le polpette misteriose che faceva mia mamma: pan grattato in abbondanza, prezzemolo, olio, riso avanzato, cubettini di formaggio e cubettini di una mortadella economica che riuscivo a mangiare solo per la fame chimica della gioventù. Il buono delle polpette erano la crosticina, il formaggio fuso all’interno. La poca carne dava giusto un po’ di sapore.

Ma ora il dubbio: se mia mamma fosse ancora viva e mi facesse ancora le sue “polpette”, come dovremmo chiamarle? Finte polpette? Rotondità? Esercizi di fantasia? Recupero creativo? Il fatto che la carne fosse secondaria le rende “non polpette”? Mi sembra una sciocchezza. Polpette è per me la forma, il gesto, la cottura… non il contenuto.

Potrei accettare che le “bistecche” e gli “hamburger” sono quelli di carne e non di soia, ma altre preparazioni tipo, appunto, polpette, polpettone, rollata, pasta al forno, panino… possono essere tranquillamente vegetariane.

E comunque scrivere o dire “bistecca vegetale”, “hamburger vegano” e così via, non mi sembra così ingannevole. Anzi… mamma avrebbe concordato, ma per ragioni di risparmio.

Allappante.it

Condividi:

Facebook
WhatsApp
Telegram
Email
Twitter

© 2024 La Voce di Novara - Riproduzione Riservata
Iscrizione al registro della stampa presso il Tribunale di Novara

Picture of Riccardo Milan

Riccardo Milan

Riccardo Milan è professore, giornalista e blogger. Lavora alla scuola alberghiera di Stresa ed è pubblicista dal 1999. Da meno, è blogger con Allappante.it. Si è occupato per anni di cultura materiale, studente, scrittore e docente: vino, birra, gastronomia, cucina per lo più tipica, storia delle tradizioni. Sommelier ed idrosommelier per diletto. Vive sul Lago d’Orta.

Condividi l'articolo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

SEGUICI SUI SOCIAL

Sezioni

Ma le polpette sono solo di carne?

Ricordo sempre le polpette misteriose che faceva mia mamma: pan grattato in abbondanza, prezzemolo, olio, riso avanzato, cubettini di formaggio e cubettini di una mortadella economica che riuscivo a mangiare solo per la fame chimica della gioventù. Il buono delle polpette erano la crosticina, il formaggio fuso all’interno. La poca carne dava giusto un po’ di sapore.

Ma ora il dubbio: se mia mamma fosse ancora viva e mi facesse ancora le sue “polpette”, come dovremmo chiamarle? Finte polpette? Rotondità? Esercizi di fantasia? Recupero creativo? Il fatto che la carne fosse secondaria le rende “non polpette”? Mi sembra una sciocchezza. Polpette è per me la forma, il gesto, la cottura… non il contenuto.

Potrei accettare che le “bistecche” e gli “hamburger” sono quelli di carne e non di soia, ma altre preparazioni tipo, appunto, polpette, polpettone, rollata, pasta al forno, panino… possono essere tranquillamente vegetariane.

E comunque scrivere o dire “bistecca vegetale”, “hamburger vegano” e così via, non mi sembra così ingannevole. Anzi… mamma avrebbe concordato, ma per ragioni di risparmio.

Allappante.it

© 2020-2024 La Voce di Novara
Riproduzione Riservata

Picture of Riccardo Milan

Riccardo Milan

Riccardo Milan è professore, giornalista e blogger. Lavora alla scuola alberghiera di Stresa ed è pubblicista dal 1999. Da meno, è blogger con Allappante.it. Si è occupato per anni di cultura materiale, studente, scrittore e docente: vino, birra, gastronomia, cucina per lo più tipica, storia delle tradizioni. Sommelier ed idrosommelier per diletto. Vive sul Lago d’Orta.