Filippo Champagne è un personaggio radiofonico e da podcast. Uno di quelli che come un fiume carsico appare, scompare ed è conosciuto a molti (ma non a tutti, come diceva una famosa pubblicità). Io l’ho conosciuto un pomeriggio di settembre in auto con mio figlio ventenne: lui e il suo amico Nevio “lo stirato”. Mio figlio ha i podcast dei due a La Zanzara con Cruciani e Parenzo. Li ho ascoltati con attenzione e non ho capito cosa sia: comicità, forse; espressione urlata del reale (ludopatia, esibizionismo, status symbol…), non credo… mi hanno ricordato certa letteratura seicentesca: Don Chisciotte, La secchia rapita, Gargantua… insomma, cose così: il gusto del grottesco, dell’esagerato; con la realtà che viene deformata per… per lanciare un messaggio? Oppure per il gusto di farlo? Io opto per la seconda ipotesi.
Giorni fa -ecco il fiume carsico- sono in classe e i ragazzi mi chiedono cosa farò nel fine settimana ed io che rispondo “poco, sono “stirato”!”. Ed ecco che uno mi chiede: “mai lei conosce Nevio? “Sì”, rispondo, “Lui e Filippo”. Sorrisi di complicità e sguardi un po’ perplessi del resto della Quinta (che ovviamente non ascolta La Zanzara).
Ed ecco allora la mia considerazione: ma Filippo “Champagne”, questo “trash influencer”, è vero o è un attore? Io opto per la seconda, ma poco importa. Lavora da solo o è sponsorizzato da qualcuno? Il sospetto c’è. Ed infine, una domanda: quanto champagne fa vendere Filippo? Tanto, credo. Molto di più di quello che lui dice di bere (e forse beve davvero).
Ma potrebbe essere tutto vero? Magari: lo champagne è un prodotto icona di successo e di “savoir vivre” ed è adatto per costruire un personaggio o per diventarlo davvero. Vedremo.
Aspetto nuovi podcast da mio figlio.