Droni e intelligenza artificiale per monitorare fiumi e canali

Un progetto adottato da Est Sesia e dal Consiglio nazionale per le ricerche già avviato in altri Paesi del mondo tra cui Alaska, Benin, Nigeria, Germania e Svezia

Droni, sensori di ultima generazione e intelligenza artificiale per monitorare corsi d’acqua difficili da raggiungere, migliorando gli strumenti per contrastare il dissesto idrogeologico e prevenire esondazioni e altri eventi estremi frutto del cambiamento climatico in atto. Un progetto adottato da Est Sesia, il maggiore consorzio di bonifica d’Italia, e dal Consiglio nazionale per le ricerche che hanno avviato una collaborazione per portare in Italia il progetto europeo UAWOIS (Unmanned Airborne Water Observing System), un innovativo sistema di monitoraggio dei fiumi la cui sperimentazione ha già coinvolto Alaska, Benin, Nigeria, Germania e Svezia.

Dopo l’alluvione che ha interessato Piemonte e Valle d’Aosta, il consorzio ha ospitato a Novara un team di ricerca italo-danese, guidato da Daniele Giordan, ricercatore dell’Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica del CNR IRPI) che sta sviluppando una nuova generazione di sensori da installare su droni nell’ambito del progetto UAWOIS finanziato dall’Unione Europea. Si tratta di una tecnologia di «rilevamento idrometrico aereo e senza contatto», ovvero droni comandati da remoto, per poter fornire nuovi strumenti osservare, esplorare e controllare i corsi d’acqua, raccogliendo grandi quantità di dati per poter meglio affrontare le problematiche relative all’adattamento ai cambiamenti climatici, alla valutazione del rischio di alluvioni e alla sorveglianza/gestione di eventi idrologici estremi. UAWOS stima che questa tecnologia possa essere da due a tre volte meno costosa dei sistemi di monitoraggio tradizionale.

Il progetto impiega droni equipaggiati con sensori in grado di rilevare la batimetria (la profondità e la morfologia dei fondali dei bacini idrici), la velocità superficiale dell’acqua e l’altezza del pelo libero per il monitoraggio di corsi o bacini d’acqua difficili da raggiungere o economicamente dispendiosi per essere monitorati. La base operativa per l’esecuzione delle attività è la traversa del canale Cavour a Chivasso.

«Siamo orgogliosi di poter collaborare con il CNR per portare in Italia questo importante progetto europeo – afferma Mario Fossati, direttore generale di Est Sesia -. Un progetto che impiega l’innovazione tecnologica, come la sensoristica di ultima generazione e l’intelligenza artificiale, per prevenire gli effetti del cambiamento climatico e del dissesto idrogeologico. Sempre più spesso ci troviamo ad affrontare eventi che pochi anni fa si ritenevano eccezionali, dall’estrema siccità del 2022 fino alle alluvioni che devastano la nostra Regione. Questo progetto ci consentirà di migliorare e perfezionare le attività di monitoraggio del reticolo irriguo, sia come Est Sesia che come Coutenza Canali Cavour, a tutela del territorio e dei suoi abitanti».

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