Mentre un po’ ovunque si sta provvedendo a una prima stima dei danni provocati dal maltempo che ha colpito l’intero Piemonte nella giornata di venerdì 12, i dati della “Goletta” di Legambiente sulle analisi microbiologiche effettuate in tutti i bacini lacustri della regione hanno presentato dei risultati decisamente contrastanti.
Esame ampiamente superato, dal monitoraggio estivo di Legambiente, per i laghi di Avigliana e Viverone, ma non per il Maggiore. Nei primi due bacini sono risultati infatti entro i limiti di legge tutti i punti campionati, con il secondo che ha addirittura fatto registrare un miglioramento rispetto allo scorso anno.
Note dolenti invece dalla sponda occidentale, quella piemontese, del Verbano, dove metà dei punti campionati sono risultati inquinati. I dati delle analisi microbiologiche, presentate in un incontro tenutosi a Orta San Giulio, hanno invece rassicurato le condizioni proprio del Cusio, le cui condizioni sono decisamente migliori. Sono in uno dei cinque punti campione (nella zona di Bagnella) i livelli di inquinamento sono risultati oltre il doppio di quelli consentiti, mentre particolarmente attenzionata continua a rimanere la parte sud-occidentale, nei pressi di San Maurizio d’Opaglio.
Nel complesso, per Legambiente si tratta di risultati “che fanno ben sperare per il futuro dei rispettivi territori. Noi continueremo come sempre i nostri monitoraggi per verificare lo stato di salute delle acque, tutelare la bellezza e la ricchezza degli ambienti lacustri”.