La Regione blocca due progetti di impianti agrivoltaici. Parere negativo anche dalla Provincia

Le decisioni riguardano un impianto da 75 MW previsto tra i comuni di Trecate, Novara e Romentino, e un altro da 30,45 MW che interessa il comune di Granozzo

La Regione Piemonte ha espresso parere negativo e richiesto approfondimenti per due progetti di impianti agrivoltaici proposti nel territorio novarese, proposto dalla società Icube Novara srl con sede a Milano, nell’ambito della procedura di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) di competenza statale. Le decisioni riguardano un impianto da 75 MW previsto tra i comuni di Trecate, Novara e Romentino, e un altro da 30,45 MW che interessa il comune di Granozzo, con opere di connessione alla rete elettrica che toccano anche Novara.

Il progetto Trecate-Novara-Romentino: parere negativo

Per il primo progetto, l’Organo tecnico regionale, supportato dai tecnici della Provincia di Novara e di ARPA Piemonte, ha espresso un parere negativo per quanto riguarda il progetto agronomico. La valutazione ha evidenziato un impatto negativo sul valore della produzione agricola nell’area interessata. Inoltre, sono state riscontrate carenze documentali in temi chiave come il paesaggio, l’impatto acustico e i campi elettromagnetici, che hanno portato alla richiesta di integrazioni.

Il progetto Granozzo-Novara: richiesti approfondimenti

Anche il secondo progetto ha sollevato perplessità tecniche. L’istruttoria ha rilevato numerose lacune documentali relative agli aspetti urbanistici, paesaggistici, ambientali e alla sicurezza idraulica. Di conseguenza, la Regione ha chiesto ulteriori approfondimenti per valutare l’impatto complessivo dell’impianto.

La posizione della Regione

L’assessore regionale all’Ambiente, Matteo Marnati, ha commentato la decisione della giunta, sottolineando che «ultimamente tutti questi grandi progetti non hanno le caratteristiche tecniche per essere approvati e quindi la giunta regionale ha deciso di non dare parere positivo a questo tipo di proposte perché non in linea con la richiesta di documentazione prevista per legge».

Parere negativo anche dalla Provincia

«Dalla Regione non ha abbiamo ancora ricevuto un atto formale di bocciatura, ma gli ostacoli emersi dalle valutazioni preliminari sembrano ormai determinanti – afferma il presidente della Provincia, Federico Binatti -. In una recente riunione, gli enti coinvolti hanno esaminato le osservazioni presentate, arrivando a una sintesi delle criticità. Lo scorso 16 ottobre abbiamo inviato alla Regione e al ministero dell’Ambiente un documento con le nostre deduzioni. Secondo l’analisi provinciale, il soggetto privato proponente non possiede tutti i requisiti necessari per il progetto, poiché non opera direttamente nel settore agricolo, un elemento cruciale per la realizzazione di un impianto agrivoltaico».

Anche sugli aspetti ambientali sono emersi punti significativi. «In particolare – prosegue Binatti – nella relazione tecnica del proponente non sono presenti valutazioni approfondite sull’approvvigionamento idrico, la gestione dei rifiuti civili e degli imballaggi. Inoltre, è stata evidenziata l’assenza di considerazioni adeguate sulla connessione alla nuova stazione che dovrebbe essere realizzata per il progetto».

I dubbi non provengono solo dalla Provincia: anche i Comuni interessati dal progetto hanno espresso perplessità, rafforzando così il fronte delle osservazioni critiche.

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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La Regione blocca due progetti di impianti agrivoltaici. Parere negativo anche dalla Provincia

Le decisioni riguardano un impianto da 75 MW previsto tra i comuni di Trecate, Novara e Romentino, e un altro da 30,45 MW che interessa il comune di Granozzo

La Regione Piemonte ha espresso parere negativo e richiesto approfondimenti per due progetti di impianti agrivoltaici proposti nel territorio novarese, proposto dalla società Icube Novara srl con sede a Milano, nell’ambito della procedura di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) di competenza statale. Le decisioni riguardano un impianto da 75 MW previsto tra i comuni di Trecate, Novara e Romentino, e un altro da 30,45 MW che interessa il comune di Granozzo, con opere di connessione alla rete elettrica che toccano anche Novara.

Il progetto Trecate-Novara-Romentino: parere negativo

Per il primo progetto, l’Organo tecnico regionale, supportato dai tecnici della Provincia di Novara e di ARPA Piemonte, ha espresso un parere negativo per quanto riguarda il progetto agronomico. La valutazione ha evidenziato un impatto negativo sul valore della produzione agricola nell’area interessata. Inoltre, sono state riscontrate carenze documentali in temi chiave come il paesaggio, l’impatto acustico e i campi elettromagnetici, che hanno portato alla richiesta di integrazioni.

Il progetto Granozzo-Novara: richiesti approfondimenti

Anche il secondo progetto ha sollevato perplessità tecniche. L’istruttoria ha rilevato numerose lacune documentali relative agli aspetti urbanistici, paesaggistici, ambientali e alla sicurezza idraulica. Di conseguenza, la Regione ha chiesto ulteriori approfondimenti per valutare l’impatto complessivo dell’impianto.

La posizione della Regione

L’assessore regionale all’Ambiente, Matteo Marnati, ha commentato la decisione della giunta, sottolineando che «ultimamente tutti questi grandi progetti non hanno le caratteristiche tecniche per essere approvati e quindi la giunta regionale ha deciso di non dare parere positivo a questo tipo di proposte perché non in linea con la richiesta di documentazione prevista per legge».

Parere negativo anche dalla Provincia

«Dalla Regione non ha abbiamo ancora ricevuto un atto formale di bocciatura, ma gli ostacoli emersi dalle valutazioni preliminari sembrano ormai determinanti – afferma il presidente della Provincia, Federico Binatti -. In una recente riunione, gli enti coinvolti hanno esaminato le osservazioni presentate, arrivando a una sintesi delle criticità. Lo scorso 16 ottobre abbiamo inviato alla Regione e al ministero dell’Ambiente un documento con le nostre deduzioni. Secondo l’analisi provinciale, il soggetto privato proponente non possiede tutti i requisiti necessari per il progetto, poiché non opera direttamente nel settore agricolo, un elemento cruciale per la realizzazione di un impianto agrivoltaico».

Anche sugli aspetti ambientali sono emersi punti significativi. «In particolare – prosegue Binatti – nella relazione tecnica del proponente non sono presenti valutazioni approfondite sull’approvvigionamento idrico, la gestione dei rifiuti civili e degli imballaggi. Inoltre, è stata evidenziata l’assenza di considerazioni adeguate sulla connessione alla nuova stazione che dovrebbe essere realizzata per il progetto».

I dubbi non provengono solo dalla Provincia: anche i Comuni interessati dal progetto hanno espresso perplessità, rafforzando così il fronte delle osservazioni critiche.

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