Attrezzati con pettorina, guanti da giardiniere, pinze e sacchetti di colori diversi per la raccolta differenziata, sabato mattina quasi 70 volontari hanno invaso pacificamente le vie di Sant’Agabio e hanno ripulito dalla spazzatura molte aree intorno al cuore del quartiere, piazza della Chiesa.
L’iniziativa è stata promossa da Novara Green in collaborazione con Assa e ha potuto contare sulla partecipazione di varie altre associazioni attive nel quartiere: A.PA A Porte Aperte, Giovani Musulmani, Centro delle Famiglie, FILOS Formazione, Oratorio Sant’Agabio, Associazione Down. Una piccola folla di ragazzi e ragazze, studenti e insegnanti, famiglie con bambini di ogni età e numerosi volontari, in una sorridente e colorata mescolanza multietnica si è ordinatamente divisa in cinque gruppi e nell’arco di due ore ha raccolto 150 kg di spazzatura, differenziandola tra plastica, carta, vetro alluminio banda stagnata e non recuperabile. Un grande risultato a cui ha contribuito in modo significativo anche un gruppo di dipendenti ASSA, che si sono messi a disposizione dei partecipanti per tutte le spiegazioni e hanno poi partecipato attivamente alla raccolta insieme al presidente Yari Negri e al direttore generale Alessandro Battaglino.
«Sono immensamente felice del successo di questa mattina insieme – dichiara Fabrizio Cerri, presidente di Novara Green -. Ho visto realizzati tutti i buoni principi e le buone pratiche che animano la nostra associazione. Prima di tutto il ruolo fondamentale del fare rete, costruendo collaborazioni che, raccolte intorno a un obiettivo comune concreto, ne moltiplicano l’effetto e il risultato finale. Ringrazio tutte le associazioni che hanno aderito e hanno compreso l’importanza di quel piccolo, semplice gesto di civiltà – raccogliere i rifiuti da terra e smaltirli correttamente – che è allo stesso tempo esempio e stimolo alla battaglia contro l’inciviltà. Quello che abbiamo consegnato a chi ci ha osservato mentre operavamo è un messaggio di attenzione e cura verso Sant’Agabio e verso tutte le persone che ci abitano. Un grande ringraziamento va ad Assa e ai suoi dirigenti, che non hanno esitato un momento a sostenerci e hanno anche deciso di affiancarci oggi con un gruppo di loro addetti, e all’Assessore all’ambiente Teresa Armienti che si è unita al nostro lavoro di raccolta. Questa collaborazione allargata, in cui professione e volontariato si sono mescolati con grande facilità e sintonia, è un segnale fortissimo di amore per il quartiere e per la città».
«Non sono pochi i 150 chili di spazzatura raccolti, considerando che erano rifiuti in larga parte costituiti da piccoli imballaggi, di plastica o di carta – commenta Alessandro Battaglino, direttore di Assa -. È stato un lavoro capillare, quello realizzato sabato nel quartiere di Sant’Agabio. È emerso, però, ancora una volta l’utilizzo improprio dei cestini stradali nei quali vengono conferiti sacchetti di rifiuti domestici indifferenziati, mentre i rifiuti da passeggio vengono buttati e abbandonati indiscriminatamente a bordo strada. Segno questo che c’è ancora molto da fare in termini di educazione ambientale e credo che iniziative come queste contribuiscano a diffondere sempre di più quelle che non possono essere definite buone pratiche, ma che devono essere catalogate come pratiche di civiltà. Tutti i giorni il nostro personale è operativo in ogni quartiere con l’obiettivo di rendere la città sempre più curata e bella ma è necessario fare un ulteriore passo in avanti per rendere consapevoli i cittadini che pulizia e decoro sono un vero bene comune».
Piena condivisione anche da parte di Teresa Armienti, assessore all’ambiente: «Queste sono le iniziative utili alla città e importanti per un’ampia sensibilizzazione sulla necessità di rispettare l’ambiente che ci circonda e di tenerlo pulito. L’operazione di pulizia di sabato mattina è stata possibile grazie alla collaborazione di Assa e dei volontari, preziose risorse, in questa come in tantissime altre occasioni, per la nostra Novara. Il buon esempio e la fattività sono fondamentali nella cura della città che è di tutti».