“Puliamo Sant’Agabio”: Novara Green torna nel quartiere insieme a Integra e Savore

L'associazione è tornata per raccogliere piccola spazzatura e mozziconi di sigaretta abbandonati su marciapiedi, bordi strada e parchetti

A distanza di poco meno di un anno dal primo grosso intervento di pulizia svolto dall’associazione nel quartiere, sabato 18 febbraio Novara Green è tornata a Sant’Agabio per raccogliere piccola spazzatura e mozziconi di sigaretta abbandonati su marciapiedi, bordi strada e parchetti. Insieme alla pulizia, che ha coinvolto più di 20 persone, l’operazione ha raggiunto anche un altro risultato significativo. Nei tre gruppi di volontari in pettorina verde che hanno setacciato per un paio di ore le zone intorno a Piazza Mons. Brustia, erano infatti mescolate molte persone sostenute, aiutate e affiancate da due associazioni attive nel quartiere: la Cooperativa Sociale Integra e Savore – Sant’Agabio Volontari della Resilienza.

Integra ha coinvolto un gruppo di migranti maschi arrivati in Italia da pochi mesi, provenienti da Burkina Faso, Camerun, Congo, Costa d’Avorio, Guinea, Pakistan, Tunisia che, dopo aver fatto richiesta di protezione internazionale, sono in attesa di capire quale tipo di soggiorno verrà riconosciuto loro; Savore ha attivato la propria di rete di volontari.

«Sono molto soddisfatto di questa collaborazione – ha dichiarato il presidente di Novara Green Fabrizio Cerri. Sono stati tutti bravissimi ed è stato un gran bel momento per più ragioni. Al di là dell’atto concreto di raccogliere la spazzatura, sempre importante per l’evidente valore di esempio che offre alla gente, abbiamo incontrato molti residenti che ci hanno ringraziato, ma soprattutto hanno ringraziato i nostri nuovi collaboratori. Vedere persone dal colore della pelle differente che da volontari puliscono i marciapiedi come parte di un gruppo misto, che quindi agiscono insieme per risolvere un problema spesso rimproverato esclusivamente ai migranti, obbliga tutti a ripensare i termini della questione e guardarla con obiettività. Non posso non sottolineare lo straordinario messaggio di inclusione che questa azione a Sant’Agabio ha portato con sé, e la bella collaborazione che si è instaurata fra associazioni di volontariato con fini totalmente diversi che hanno saputo trovare un punto di incontro intelligente ed efficace. Insieme abbiamo dimostrato che l’ambiente e la sua cura contano».

Sabrina Alliata, assistente sociale di Integra, ha aggiunto: «Ho pensato di coinvolgere i nostri ragazzi, che abitano tutti a Sant’Agabio, per aiutarli a capire quanto è importante prendersi cura del luogo in cui si vive. Non volevo però farli sentire in obbligo e quindi all’inizio li ho stimolati chiedendo loro che idea avessero di questa iniziativa: tutti hanno detto che era bella, che ci credevano, che volevano partecipare. Per me è stato anche importante farli uscire dal ghetto dell’accoglienza, permettere loro di conoscere altre persone, sperimentarsi su qualcosa di nuovo, provare a parlare italiano. Volevo infine mostrare che anche noi possiamo aiutare e fare cose utili per tutti, contribuendo a sgretolare lo stereotipo troppo diffuso secondo il quale chi arriva in Italia e chiede asilo, vive alle spalle dello stato e non fa mai nulla per la città che lo ospita. Molte delle nostre persone intendono ripetere questa esperienza».

Stefania D’Addeo, di Savore, ha concluso: «I volontari di Savore sono onorati di aver partecipato a questa azione di pulizia e sono a disposizione per tutte le iniziative future di Novara Green».

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L’associazione è tornata per raccogliere piccola spazzatura e mozziconi di sigaretta abbandonati su marciapiedi, bordi strada e parchetti

A distanza di poco meno di un anno dal primo grosso intervento di pulizia svolto dall’associazione nel quartiere, sabato 18 febbraio Novara Green è tornata a Sant’Agabio per raccogliere piccola spazzatura e mozziconi di sigaretta abbandonati su marciapiedi, bordi strada e parchetti. Insieme alla pulizia, che ha coinvolto più di 20 persone, l’operazione ha raggiunto anche un altro risultato significativo. Nei tre gruppi di volontari in pettorina verde che hanno setacciato per un paio di ore le zone intorno a Piazza Mons. Brustia, erano infatti mescolate molte persone sostenute, aiutate e affiancate da due associazioni attive nel quartiere: la Cooperativa Sociale Integra e Savore - Sant’Agabio Volontari della Resilienza.

Integra ha coinvolto un gruppo di migranti maschi arrivati in Italia da pochi mesi, provenienti da Burkina Faso, Camerun, Congo, Costa d’Avorio, Guinea, Pakistan, Tunisia che, dopo aver fatto richiesta di protezione internazionale, sono in attesa di capire quale tipo di soggiorno verrà riconosciuto loro; Savore ha attivato la propria di rete di volontari.

«Sono molto soddisfatto di questa collaborazione - ha dichiarato il presidente di Novara Green Fabrizio Cerri. Sono stati tutti bravissimi ed è stato un gran bel momento per più ragioni. Al di là dell’atto concreto di raccogliere la spazzatura, sempre importante per l’evidente valore di esempio che offre alla gente, abbiamo incontrato molti residenti che ci hanno ringraziato, ma soprattutto hanno ringraziato i nostri nuovi collaboratori. Vedere persone dal colore della pelle differente che da volontari puliscono i marciapiedi come parte di un gruppo misto, che quindi agiscono insieme per risolvere un problema spesso rimproverato esclusivamente ai migranti, obbliga tutti a ripensare i termini della questione e guardarla con obiettività. Non posso non sottolineare lo straordinario messaggio di inclusione che questa azione a Sant’Agabio ha portato con sé, e la bella collaborazione che si è instaurata fra associazioni di volontariato con fini totalmente diversi che hanno saputo trovare un punto di incontro intelligente ed efficace. Insieme abbiamo dimostrato che l'ambiente e la sua cura contano».

Sabrina Alliata, assistente sociale di Integra, ha aggiunto: «Ho pensato di coinvolgere i nostri ragazzi, che abitano tutti a Sant’Agabio, per aiutarli a capire quanto è importante prendersi cura del luogo in cui si vive. Non volevo però farli sentire in obbligo e quindi all’inizio li ho stimolati chiedendo loro che idea avessero di questa iniziativa: tutti hanno detto che era bella, che ci credevano, che volevano partecipare. Per me è stato anche importante farli uscire dal ghetto dell’accoglienza, permettere loro di conoscere altre persone, sperimentarsi su qualcosa di nuovo, provare a parlare italiano. Volevo infine mostrare che anche noi possiamo aiutare e fare cose utili per tutti, contribuendo a sgretolare lo stereotipo troppo diffuso secondo il quale chi arriva in Italia e chiede asilo, vive alle spalle dello stato e non fa mai nulla per la città che lo ospita. Molte delle nostre persone intendono ripetere questa esperienza».

Stefania D’Addeo, di Savore, ha concluso: «I volontari di Savore sono onorati di aver partecipato a questa azione di pulizia e sono a disposizione per tutte le iniziative future di Novara Green».

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