Rafforzare il sistema fognario e depurativo del Piemonte per ridurre l’apporto di inquinanti nei corsi d’acqua, con particolare riferimento a fosforo e azoto; ridurre i consumi energetici e perseguire la riduzione dei fanghi di depurazione prodotti per la corretta gestione dell’intera filiera.
Sono questi gli obiettivi che perseguono i 79 i progetti, relativi in massima parte al potenziamento del sistema fognario e depurativo, che costituiscono un vero e proprio “programma regionale”, inviati dalla Regione al Ministero della Transizione Ecologica per l’ammissione ai finanziamenti nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per una somma complessiva di 222 milioni e 800 mila euro. Cinque dei progetti sono sul territorio novarese per un totale di 6 milioni e 600 mila euro e riguardano: manutenzione straordinaria della linea fanghi del depuratore di Cerano (1.300.000 euro), nuovo impianto di depurazione Casalino (700.000 euro), potenziamento impianto di depurazione di Cavaglio d’Agogna (2.600.000 euro), sostituzione e potenziamento filtrazione finale impianto di depurazione di Novara (900.000 euro), collegamento dei depuratori del comune di Pombia alla rete fognaria del comune di Marano Ticino (1.100.000 euro).
I progetti, presentati dai 6 Enti di Governo d’Ambito (EgATo), che sovrintendono alla organizzazione e gestione del servizio idrico integrato in Piemonte, sono stati selezionati e sono confluiti in un elenco redatto in base alla priorità di intervento in termini di riduzione di apporti inquinanti, sulla base dell’immediata cantierabilità, ovvero sulla scorta di progetti già programmati, e sulla loro realizzabilità entro il 2026.
“Siamo pronti con progetti che hanno le caratteristiche per essere finanziati dal PNRR – commenta l’assessore regionale all’Ambiente Matteo Marnati – Sono interventi importanti, che agiscono in modo decisamente positivo sull’ambiente e che contribuiscono allo sviluppo economico, sociale e occupazionale del territorio regionale”.
Nello specifico, dei 79 progetti, 60 riguardano il potenziamento e il risanamento del sistema fognario mentre 19 sono interventi a forte valenza innovativa destinati all’ammodernamento tecnologico delle linee fanghi di alcuni dei principali impianti di depurazione.
“Interventi importanti questi ultimi – aggiunge Marnati – per risolvere le criticità legate alla filiera di produzione, trattamento e destinazione finale dei fanghi di depurazione”.