La dirigente va in pensione, gli insegnanti le scrivono una lettera

In Italia gli istituti comprensivi sono guidati da tantissimi presidi, ma solo pochi hanno la fortuna di avere dei dirigenti. Il Bottacchi di Novara è stato un istituto molto fortunato perché ha potuto godere per molti anni della presenza di una dirigente davvero speciale: Laura Panziera.

Laura è stata colei che ha definito in modo preciso e indelebile l’identità del nostro Istituto, una scuola con i bambini, i ragazzi al centro. Il suo amore verso i suoi alunni, i suoi insegnanti e le sue famiglie si è tradotto nel trasformare anno dopo anno l’istituto comprensivo Bottacchi in un luogo dove ci si prende cura dell’Altro senza se e senza ma. Grazie a lei abbiamo imparato ad essere meno maestri, meno professori e più insegnati, più docenti. Il suo costante esempio di dirigente, sempre presente per tutti, ha sempre spronato tutto il personale della scuola a fare lo stesso. La sua capacità di ascolto ci ha dimostrato che nel nostro lavoro è importante ascoltare, osservare, comprendere prima di giudicare.

 

 

Laura ci ha insegnato che il lavoro di squadra viene prima della propria individualità, che da soli possiamo arrivare sicuramente prima, ma che insieme si raggiungono mete irraggiungibili per un solo individuo; ci ha insegnato a essere docenti nell’anima prima che sulla carta, a credere profondamente in quella che è una missione prima di un lavoro: insegnanti lo si è sempre non solo dentro le mura di una scuola; ci ha aiutato a capire, duranti i collegi docenti, che spesso erano momenti di alta formazione collettiva, come poter migliorare le nostre relazioni con i nostri alunni e con le nostre famiglie e ci ha indicato la strada per una scuola migliore. Ci è dispiaciuto tantissimo che il suo ultimo anno di lavoro sia stato proprio legato a uno dei momenti più difficili che la scuola abbia mai vissuto, ma egoisticamente, siamo stati felici che ci fosse lei.

E’ nei momenti bui che si vedono i veri leader, i veri condottieri, coloro che non si nascondono, ma si mettono davanti a tutti con una torcia in mano illuminando passo dopo passo una strada incerta in una selva oscura.

Grazie e lei non ci siamo sentiti smarriti, grazie a lei, che non è mai stata a casa un giorno durante il lockdown, ci siamo sentiti uniti e forti nonostante tutto. Le parole non saranno mai abbastanza per ringraziarla per tutto quello che ha fatto per il nostro Istituto, per tutto quello che ha fatto per migliorare la qualità della vita scolastica a Novara; quello che le possiamo però promettere è che tutti i suoi insegnamenti sono e saranno per sempre scolpiti nei nostri cuori.

Semplicemente grazie, le vogliamo bene.

I suoi affezionati insegnanti

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La dirigente va in pensione, gli insegnanti le scrivono una lettera

In Italia gli istituti comprensivi sono guidati da tantissimi presidi, ma solo pochi hanno la fortuna di avere dei dirigenti. Il Bottacchi di Novara è stato un istituto molto fortunato perché ha potuto godere per molti anni della presenza di una dirigente davvero speciale: Laura Panziera.

Laura è stata colei che ha definito in modo preciso e indelebile l’identità del nostro Istituto, una scuola con i bambini, i ragazzi al centro. Il suo amore verso i suoi alunni, i suoi insegnanti e le sue famiglie si è tradotto nel trasformare anno dopo anno l’istituto comprensivo Bottacchi in un luogo dove ci si prende cura dell’Altro senza se e senza ma. Grazie a lei abbiamo imparato ad essere meno maestri, meno professori e più insegnati, più docenti. Il suo costante esempio di dirigente, sempre presente per tutti, ha sempre spronato tutto il personale della scuola a fare lo stesso. La sua capacità di ascolto ci ha dimostrato che nel nostro lavoro è importante ascoltare, osservare, comprendere prima di giudicare.

 

 

Laura ci ha insegnato che il lavoro di squadra viene prima della propria individualità, che da soli possiamo arrivare sicuramente prima, ma che insieme si raggiungono mete irraggiungibili per un solo individuo; ci ha insegnato a essere docenti nell’anima prima che sulla carta, a credere profondamente in quella che è una missione prima di un lavoro: insegnanti lo si è sempre non solo dentro le mura di una scuola; ci ha aiutato a capire, duranti i collegi docenti, che spesso erano momenti di alta formazione collettiva, come poter migliorare le nostre relazioni con i nostri alunni e con le nostre famiglie e ci ha indicato la strada per una scuola migliore. Ci è dispiaciuto tantissimo che il suo ultimo anno di lavoro sia stato proprio legato a uno dei momenti più difficili che la scuola abbia mai vissuto, ma egoisticamente, siamo stati felici che ci fosse lei.

E’ nei momenti bui che si vedono i veri leader, i veri condottieri, coloro che non si nascondono, ma si mettono davanti a tutti con una torcia in mano illuminando passo dopo passo una strada incerta in una selva oscura.

Grazie e lei non ci siamo sentiti smarriti, grazie a lei, che non è mai stata a casa un giorno durante il lockdown, ci siamo sentiti uniti e forti nonostante tutto. Le parole non saranno mai abbastanza per ringraziarla per tutto quello che ha fatto per il nostro Istituto, per tutto quello che ha fatto per migliorare la qualità della vita scolastica a Novara; quello che le possiamo però promettere è che tutti i suoi insegnamenti sono e saranno per sempre scolpiti nei nostri cuori.

Semplicemente grazie, le vogliamo bene.

I suoi affezionati insegnanti

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