Egregio Direttore,
la qualità dell’aria a Novara non accenna a migliorare. Infatti gli sforamenti del PM 10 nel 2020 nella nostra città sono stati ben 49, contro i 35, valore massimo ammesso dalla legge. Questo risulta dai dati ufficiali dell’ ARPA Piemonte.
Nessun miglioramento nel 2020, anzi peggioramento, rispetto all’ anno precedente, il 2019, quando gli sforamenti del PM 10 sono stati n. 29, quindi entro i limiti di legge. Come pure entro i limiti di legge sono stati gli sforamenti nel 2016( n. 32) e nel 2014( n. 20).
Che cosa si ricava dall’ esame di questi dati? Secondo noi, che la qualità dell’ aria che respiriamo ha purtroppo un andamento altalenante, presenta alti e bassi, soggetti a fattori metereologici non controllabili e non contrastati da interventi strutturali decisi e sistematici.
D’altra parte è accertato scientificamente che le malattie dell’ apparato respiratorio sono in stretta relazione con la cattiva qualità della nostra aria. Sono anni che scienziati e associazioni ambientaliste indicano le azioni necessarie per migliorare la qualità dell’ aria, per ridurre le emissioni inquinanti da parte del traffico automobilistico, del riscaldamento domestico, delle ciminiere delle fabbriche.
Il PUMS( Piano Urbano Mobilità Sostenibile) di Novara arriverà purtroppo con anni di ritardo e ne vedremo gli effetti, se tutto va bene, non prima di tre quattro anni. C’ è però da circa un anno una novità interessante: il superbonus 110 %, che, una volta applicato, dovrebbe ridurre sensibilmente le emissioni inquinanti e la CO2 prodotti dai riscaldamenti domestici tramite la sostituzione delle caldaie inefficienti e la produzione di energia alternativa (soprattutto fotovoltaica) in sostituzione dei combustibili fossili.
Ci sembra allora ragionevole che il Comune di Novara crei uno sportello apposito, allo scopo di fornire ai cittadini le informazioni di base e un primo orientamento per l’applicazione consapevole del superbonus 110%.
Fabio Tomei, presidnete Carp Novara
3 risposte
Non per nulla la città è agli ultimi posti nella classifica di Legambiente. Traffico caotico anche nella cosiddetta zona a traffico limitato, mancanza di una vera isola pedonale e aree vocate a verde pubblico o pedonale (come Viale delle Carrozze e Piazze dei Martiri) utilizzate come posteggio. Cosa aspettarsi?
Come si fa ancora a scrivere che la causa è il traffico automobilistico? Nel 2020 con tutti i lockdown che abbiam fatto e lo smart working le macchine in giro eran veramente poche….
Se proprio vogliamo controllare il traffico automobilistico bisogna andare in giro e controllare e togliere dalla strada quei pochi veicoli che si incrociano ogni tanto e sembrano delle ciminiere ambulanti quando accellerano…. non so nemmeno come fanno a superare la revisione e la prova dei gas di scarico… sempre se la fanno la revisione….
Cosa aspettarsi?
La risposta devono darla i cittadini novaresi.
In primo luogo i cittadini devono richiedere ai candidati sindaci che
il centro di Novara diventi tutto, ripeto tutto, isola pedonale.