Amici del Fermi di Arona: prosegue il sostegno di Fcn al progetto “Non uno di meno”

In calendario, giovedì 19 maggio, ad Arona, anche un incontro pubblico

L’esperienza scolastica è occasione insostituibile di crescita culturale e umana; il momento in cui si elabora l’immagine di ciò che si vorrebbe diventare. Per questo l’Associazione Amici del Fermi di Arona ha avviato, da anni, un progetto destinato al contrasto della dispersione scolastica e del disagio giovanile che la pandemia Covid 2019 ha ulteriormente alimentato.  Insicurezza, interruzione dei rapporti, solitudine: non sempre la scuola riesce da sola a prevenire e combattere queste situazioni. Per questo, all’Istituto “E. Fermi” nasce il progetto “Non uno di meno” che, attraverso i volontari e professionisti forma mentori che forniscano attività di tutoraggio agli studenti delle classi prime e seconde; età in cui è rilevato il maggior tasso di abbandono.

«L’Associazione – ha spiegato la presidente dell’Associazione “Amici del Fermi”, Prof.ssa Sabina Trotti – è nata sei anni fa quando ci siamo resi conto che molti studenti per vari motivi vivevano un disagio silenzioso e, spesso, abbandonavano la scuola oppure la subivano senza mettersi in gioco. Con il progetto abbiamo cercato di ascoltare le difficoltà degli alunni e delle famiglie, costruendo una rete di sinergie per proporre risposte ai vari problemi. Da allora l’Associazione è cresciuta, si è rinforzata, tessendo una rete di relazioni virtuose tra enti pubblici, realtà del Terzo Settore e persone che, a vario titolo, stimano il lavoro che svolgiamo come un bene per tutta la comunità apportando le proprie competenze e, soprattutto, il loro entusiasmo».

Il progetto, dal 2016, ha ridotto, all’interno dell’Istituto, al 2% il tasso della dispersione e ha incrementato di molto il rapporto con il mondo del volontariato, proponendo un’alternativa educativa. Ciò è stato possibile grazie alle caratteristiche innovative dell’iniziativa:

  • Integrazione e interazione: è previsto, infatti, un elevato livello di interazione tra scuola ed extra-scuola, giovani e mondo della fragilità sociale, istituzioni pubbliche, Terzo Settore e mondo profit;
  • Il rapporto con le famiglie: viene posta particolare attenzione alle dinamiche dedicate al dialogo con e tra gli elementi delle famiglie coinvolte;
  • La valorizzazione del protagonismo giovanile: i giovani sono protagonisti diretti e motore di coinvolgimento superando il concetto delle canoniche esperienze di volontariato.

Il progetto “Non uno di meno” sostiene, quindi, gli studenti in difficoltà grazie a: formazione con rapporto uno a uno, educazione tra pari, studio assistito. In sei anni 400 studenti ne hanno beneficiato, 130 gli operatori formati, 100 i volontari impegnati, 300 le ore di formazione per operatori, studenti e volontari, 8.000 le ore, all’anno, di studio assistito.

«Da sempre – ha aggiunto la vicepresidente dell’Associazione, Prof.ssa Rosanna Di Federico – la scuola è la mia passione. M’impensieriva il fatto che, a volte, non riuscissimo a farci carico dei ragazzi più problematici. Così, con una collega abbiamo ideato il progetto. Ci ha mosse la convinzione che ciascuno desidera vivere la scuola come un’esperienza di crescita non solo culturale ma anche umana, perciò era necessario attivare percorsi che permettessero a tutti di vivere un’esperienza piena e positiva. Gli esiti? Vediamo persone che ripartono e prendono coscienza delle proprie capacità, diventando protagonisti della propria vita scolastica: lo spettacolo più bello del mondo».

La Fondazione Comunità Novarese onlus ha creduto fin dall’inizio nell’iniziativa e ha scelto, negli anni, di sostenerla con diversi contributi e, oggi, con l’attivazione di un progetto ComunitAttiva e una campagna di raccolta fondi.

Il progetto sarà raccontato in tutti i suoi dettagli alla comunità Giovedì 19 maggio alle 18 nell’Aula Magna del Comune di Arona in via San Carlo, 2 (ingresso libero).

«La Fondazione – ha commentato il presidente della Fondazione Comunità Novarese onlus, Prof. Davide Maggi – ha scelto fin dai suoi esordi di sostenere il progetto “Non uno di meno” perché ha, da sempre, creduto nell’importanza fondamentale del miglioramento della qualità della vita scolastica e della necessità di affrontare le situazioni di disagio, contrastando la dispersione scolastica e promuovendo un’educazione ecosostenibile; il tutto per stimolare la nascita di una comunità educante in grado di coinvolgere in modo attivo famiglie, istituzioni, organizzazioni non profit e imprese. Ciascuno, fin da giovanissimo, deve sentirsi responsabile e protagonista delle proprie scelte, aspirando a modelli positivi che perseguono il benessere collettivo. La vicinanza che ribadiamo anche nel 2022 al progetto “Non uno di meno” si inserisce perfettamente nel Piano Erogativo 2022 promosso dalla Fondazione, complessivamente orientato alla cura dei giovani; tra i più colpiti dagli effetti della pandemia».

Chiunque può partecipare, anche con una piccola donazione, per realizzare questo progetto ricordando SEMPRE di indicare nella causale “Non uno di meno – Liceo Fermi Arona” con i seguenti strumenti:

  • BOLLETTINO POSTALE

conto corrente n. 18205146 intestato a Fondazione Comunità Novarese onlus

  • BANCOPOSTA

codice IBAN IT63 T0760110100000018205146

a favore della Fondazione Comunità Novarese onlus

  • CONTO PAYPAL intestato a Fondazione Comunità Novarese onlus

all’indirizzo mail donare@fondazionenovarese.it

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Amici del Fermi di Arona: prosegue il sostegno di Fcn al progetto “Non uno di meno”

In calendario, giovedì 19 maggio, ad Arona, anche un incontro pubblico

L’esperienza scolastica è occasione insostituibile di crescita culturale e umana; il momento in cui si elabora l’immagine di ciò che si vorrebbe diventare. Per questo l’Associazione Amici del Fermi di Arona ha avviato, da anni, un progetto destinato al contrasto della dispersione scolastica e del disagio giovanile che la pandemia Covid 2019 ha ulteriormente alimentato.  Insicurezza, interruzione dei rapporti, solitudine: non sempre la scuola riesce da sola a prevenire e combattere queste situazioni. Per questo, all’Istituto “E. Fermi” nasce il progetto “Non uno di meno” che, attraverso i volontari e professionisti forma mentori che forniscano attività di tutoraggio agli studenti delle classi prime e seconde; età in cui è rilevato il maggior tasso di abbandono.

«L’Associazione – ha spiegato la presidente dell’Associazione “Amici del Fermi”, Prof.ssa Sabina Trotti – è nata sei anni fa quando ci siamo resi conto che molti studenti per vari motivi vivevano un disagio silenzioso e, spesso, abbandonavano la scuola oppure la subivano senza mettersi in gioco. Con il progetto abbiamo cercato di ascoltare le difficoltà degli alunni e delle famiglie, costruendo una rete di sinergie per proporre risposte ai vari problemi. Da allora l’Associazione è cresciuta, si è rinforzata, tessendo una rete di relazioni virtuose tra enti pubblici, realtà del Terzo Settore e persone che, a vario titolo, stimano il lavoro che svolgiamo come un bene per tutta la comunità apportando le proprie competenze e, soprattutto, il loro entusiasmo».

Il progetto, dal 2016, ha ridotto, all’interno dell’Istituto, al 2% il tasso della dispersione e ha incrementato di molto il rapporto con il mondo del volontariato, proponendo un’alternativa educativa. Ciò è stato possibile grazie alle caratteristiche innovative dell’iniziativa:

  • Integrazione e interazione: è previsto, infatti, un elevato livello di interazione tra scuola ed extra-scuola, giovani e mondo della fragilità sociale, istituzioni pubbliche, Terzo Settore e mondo profit;
  • Il rapporto con le famiglie: viene posta particolare attenzione alle dinamiche dedicate al dialogo con e tra gli elementi delle famiglie coinvolte;
  • La valorizzazione del protagonismo giovanile: i giovani sono protagonisti diretti e motore di coinvolgimento superando il concetto delle canoniche esperienze di volontariato.

Il progetto “Non uno di meno” sostiene, quindi, gli studenti in difficoltà grazie a: formazione con rapporto uno a uno, educazione tra pari, studio assistito. In sei anni 400 studenti ne hanno beneficiato, 130 gli operatori formati, 100 i volontari impegnati, 300 le ore di formazione per operatori, studenti e volontari, 8.000 le ore, all’anno, di studio assistito.

«Da sempre – ha aggiunto la vicepresidente dell’Associazione, Prof.ssa Rosanna Di Federico – la scuola è la mia passione. M’impensieriva il fatto che, a volte, non riuscissimo a farci carico dei ragazzi più problematici. Così, con una collega abbiamo ideato il progetto. Ci ha mosse la convinzione che ciascuno desidera vivere la scuola come un’esperienza di crescita non solo culturale ma anche umana, perciò era necessario attivare percorsi che permettessero a tutti di vivere un’esperienza piena e positiva. Gli esiti? Vediamo persone che ripartono e prendono coscienza delle proprie capacità, diventando protagonisti della propria vita scolastica: lo spettacolo più bello del mondo».

La Fondazione Comunità Novarese onlus ha creduto fin dall’inizio nell’iniziativa e ha scelto, negli anni, di sostenerla con diversi contributi e, oggi, con l’attivazione di un progetto ComunitAttiva e una campagna di raccolta fondi.

Il progetto sarà raccontato in tutti i suoi dettagli alla comunità Giovedì 19 maggio alle 18 nell’Aula Magna del Comune di Arona in via San Carlo, 2 (ingresso libero).

«La Fondazione – ha commentato il presidente della Fondazione Comunità Novarese onlus, Prof. Davide Maggi – ha scelto fin dai suoi esordi di sostenere il progetto “Non uno di meno” perché ha, da sempre, creduto nell’importanza fondamentale del miglioramento della qualità della vita scolastica e della necessità di affrontare le situazioni di disagio, contrastando la dispersione scolastica e promuovendo un’educazione ecosostenibile; il tutto per stimolare la nascita di una comunità educante in grado di coinvolgere in modo attivo famiglie, istituzioni, organizzazioni non profit e imprese. Ciascuno, fin da giovanissimo, deve sentirsi responsabile e protagonista delle proprie scelte, aspirando a modelli positivi che perseguono il benessere collettivo. La vicinanza che ribadiamo anche nel 2022 al progetto “Non uno di meno” si inserisce perfettamente nel Piano Erogativo 2022 promosso dalla Fondazione, complessivamente orientato alla cura dei giovani; tra i più colpiti dagli effetti della pandemia».

Chiunque può partecipare, anche con una piccola donazione, per realizzare questo progetto ricordando SEMPRE di indicare nella causale “Non uno di meno – Liceo Fermi Arona” con i seguenti strumenti:

  • BOLLETTINO POSTALE

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