Il vice sindaco di Arona e deputato della Lega, Alberto Gusmeroli, si dimette e come un tornado trascina con sé tutto il resto della giunta e i consiglieri di maggioranza lasciando l’ormai ex primo cittadino, Federico Monti, con il proverbiale cerino in mano.
È successo questa mattina e prima o poi c’era da aspettarselo. Un mese fa il rapporto tra sindaco e vice aveva dato evidenti segni di cedimento quando Gusmeroli aveva annunciato la sua candidatura a sindaco alle prossime amministrative spodestando, di fatto, il primo cittadino in carica. Non solo. Dopo un paio di giorni qualcuno dello staff si era “divertito” a cambiare le password alla pagina istituzionale del Comune impedendo a Monti l’accesso: era stato proprio lui a dichiararlo in una diretta social, annunciando che da quel giorno avrebbe interagito con i cittadini dal proprio profilo.
Insomma, tutti contro uno.
In un lungo post sulla propria pagina Facebook, Gusmeroli spiega i motivi delle dimissioni. «Purtroppo sono oltre quattro mesi che il Sindaco ha interrotto i rapporti con la sua giunta e quasi tutti i Consiglieri, quattro mesi in cui il Sindaco ha cercato di farsi una lista propria per le prossime elezioni andando a cercare anche partiti fuori dalla maggioranza che lo ha eletto (…). Da quattro mesi il Sindaco voleva nuove elezioni e faceva di tutto affinchè fosse la sua maggioranza, che lo ha sempre sostenuto lealmente, ad assumersi la responsabilità del Commissariamento, ebbene dieci consiglieri su dodici lo hanno fatto responsabilmente e con onestà e coraggio per il bene della città e dei cittadini».
«A vostra disposizione ORA COME SEMPRE per qualsiasi bisogno, piccolo o grande, per una luce accesa o spenta, una buca o QUALSIASI problema chiamatemi» pubblicando il proprio numero di telefono. Non mancano i saluti: «Grazie a tutti con affetto! Un Abbraccio di cuore!».
Il Comune sarà commissariato e le elezioni del 2025 saranno anticipate alla prima tornata elettorale utile, primavera (forse marzo) 2024. Un’astuta mossa politica che avrà ripercussioni anche all’interno del partito in vista delle prossime regionali. Intanto Gusmeroli spolvera (o rispolvera) la poltrona, quella dalla quale, probabilmente, non si era mai alzato davvero.