Casa del Popolo affollata ieri sera, venerdì 13 ottobre, per l’incontro organizzato dall’ex sindaco di Arona Federico Monti per annunciare ufficialmente la sua ricandidatura a sindaco in occasione delle elezioni amministrative anticipate nella cittadina del Sancarlone. Appuntamento elettorale resosi necessario dopo che lunedì scorso le dimissioni di dieci tra assessori e consiglieri hanno provocato l’automatico scioglimento del consiglio comunale e la nomina da parte del prefetto di Novara Francesco Garsia del commissario Alfonso Terribile, funzionario che ha già preso possesso del suo ufficio e che reggerà il Comune sino all’insediamento della nuova amministrazione dopo il voto, a questo punto previsto nella prossima primavera.
Alla presenza di giornalisti e di semplici cittadini Monti ha prima di tutto voluto chiarire diversi «temi che negli ultimi giorni hanno suscitato dubbi e discussioni fra molti aronesi». Senza mai citare il nome di Alberto Gusmeroli, ha voluto dire la sua circa una serie di episodi che nell’ultimo periodo lo avrebbero di fatto isolato dal resto della maggioranza: «Ho sempre dato del mio meglio, dovendo affrontare diverse problematiche emerse di volta in volta. Discussioni in giunta? Ce ne sono sempre state, anche prima, ma la situazione è peggiorata al momento in cui ho dato la disponibilità per un secondo mandato, come era tra l’altro previsto negli accordi».
«Da oggi ho comunque chiuso con il passato – ha aggiunto – Non tornerò più sull’argomento e da questo momento lavorerò con il mio gruppo nell’impostazione di un programma che possa dare un segno importante nel miglioramento della nostra Arona».
Ma chi lo sosterrà? Monti ha parlato di una lista civica, ma fra i suoi “sponsor” potrebbe tranquillamente celarsi Fratelli d’Italia, visto il gradimento già ottenuto sulla sua persona (e prima ancora dello scoppio della crisi) da parte del senatore novarese Gaetano Nastri. E a questa si potrebbe affiancare il gruppo cittadino “Lago della bilancia”, che con il suo leader Carlo Intelisano (presentatosi alla competizione elettorale di tre anni fa ottenendo il 3,8% dei suffragi e mancando il suo ingresso come consigliere per una cinquantina di voti) ha già avuto modi di esprimere «solidarietà, conforto e supporto a Monti».
Ma nelle ultime si è ventilata l’ipotesi di un’apertura nei confronti dell’ex sindaco addirittura da parte di Italia Viva. A livello locale il partito di Matteo Renzi, che nel consiglio appena sciolto faceva parte della minoranza insieme a Pd e Demos nel gruppo “Arona Domani”, ha fatto sapere di essere aperto al dialogo con tutte le forze che possano contribuire alla costruzione di un’alternativa a livello amministrativo.
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