Se non è un record, poco ci manca. Nonostante l’appuntamento con le urne sia ancora lontano, la Lega – principale forza politica della maggioranza aronese – ha già dato la benedizione a chi correrà per la fascia tricolore in occasione delle amministrative del 2025. E il nome, manco a farlo apposta, è quello di Alberto Gusmeroli.
Il parlamentare leghista, che ha già nella città del “Sancarlone”, non potendone affrontare subito un terzo, dopo il voto di tre anni fa che ha portato all’elezione di Federico Monti, si era “accontentato” di essere il suo vice, entrando però in giunta con deleghe di peso come quelle al Bilancio e ai Lavori pubblici.
Per la verità qualche malelingua (e non solo) ha subito insinuato che quella di Monti fosse solo una figura di facciata e che alle spalle dell’attuale primo cittadino a dirigere l’orchestra ci fosse sempre stato lui. Gusmeroli, e con lui la segretaria cittadina della Lega Monia Mazza (a sua volta assessore ad Arona e consigliera provinciale) ha però sempre respinto questo genere di accuse, manifestando piena fiducia e sostegno in Federico Monti.
Al momento Gusmeroli, oltre che dal suo partito, sarà sostenuto anche da “Noi per Arona”, una lista civica aperta alla società civile e in particolare alle frazioni aronesi, che ha come punto di riferimento Marina Grassani (in foto con Gusmeroli e Mazza). «Queste due forze – dichiara il deputato del Carroccio – mi hanno ufficialmente proposto come candidato. Per l’amore che nutro per la città e gli aronesi, sono felice di accettare e assicuro che mi impegnerò sia per ultimare il programma elettorale per cui siamo stati eletti nel 2020, sia per sostenere l’attuale sindaco».
E ancora: «In questi ultimi anni mi sono impegnato senza riserve per proseguire nel miglioramento di Arona», grazie a numerose risorse esterne al bilancio, che hanno permesso la realizzazione di numerosi interventi, guardando anche al sociale e al turismo, attraverso l’organizzazione di diversi eventi.
C’é da chiedersi come Gusmeroli potrà continuare a conciliare tutto questo, alla luce degli incarichi a livello nazionale nel suo partito e quelli di carattere istituzionale (a Montecitorio è presidente della Commissione Attività produttive, è anche componente della Commissione Bilancio ed è stato designato come co-relatore alla delega per la riforma fiscale).
Ma il dato politico forse più evidente è che ancora una volta la Lega aronese ha fatto capire quanto voglia pesare a livello locale e che all’ombra della Rocca borromea – da sola – sia in grado di contare quanto Alessandro Canelli nel capoluogo, mettendo però insieme tutto il centrodestra, con il partito di Salvini sempre più gomito a gomito con FdI. Un avvertimento tanto agli alleati quanto (forse) agli stessi colleghi del Carroccio provinciale.