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Arona, lunedì sera debutta il Gusmeroli-ter. Ed è già polemica con la minoranza

Primo Consiglio comunale oggi, lunedì 24 giugno, con un ordine del giorno che prevede anche una variazione al Bilancio. Ubertini (Impronta civica): «Le regole vanno rispettate. E' stato violato lo Statuto»

Se il buongiorno si vede dal mattino la vita amministrativa di Arona per il quinquennio 2024-’29 promette fin da ora scintille. Stasera, lunedì 24 giugno, con il primo consiglio comunale uscito dal voto di poche settimane fa, è previsto l’insediamento ufficiale della terza giunta guidata da Alberto Gusmeroli (nella foto con tutta la squadra). Una seduta che si tiene dopo che l’iniziale convocazione era stata precedentemente annunciata per lo scorso venerdì, per poi essere rinviata a causa dalla concomitante festa di San Luigi.


Al di là di ricorrenze («Allora anche lunedì sera c’é una festa in una delle frazioni», ha ironicamente commentato qualcuno), a innescare la prima miccia, subito raccolta dal capogruppo (e candidato sindaco secondo classificato) di Impronta Civica, Gianluca Ubertini, è stato l’ordine del giorno pubblicato, decisamente corposo, e che prevede tra l’altro anche una variazione al Bilancio comunale.


«Si tratta di una palese violazione dello statuto comunale – ha voluto ribadire ancora nella giornata di ieri Ubertini – La seduta d’insediamento dovrebbe trattare infatti unicamente alcuni punti all’ordine del giorno come la convalida degli eletti, la presentazione dei componenti della giunta e l’illustrazione del programma amministrativo. Ho verificato se una cosa analoga si fosse verificata anche in altre amministrazioni uscite dal recente voto, riscontrandola unicamente a Castellazzo e Vespolate, realtà certamente particolari e diverse rispetto Arona».


Ubertini ha aggiunto di aver chiesto (con tanto di “pec”) allo stesso primo cittadino e al segretario comunale «di cancellare dall’odg i punti non discutibili e di destinarli in una prossima seduta. In ogni caso durante i lavori di lunedì presenterò una mozione sull’argomento. Posso capire che dopo otto mesi di commissariamento, causato tra l’altro dall’attuale maggioranza, Gusmeroli abbia voglia di ripartire a… passo di carica, ma le regole vanno rispettate».


Un atteggiamento, quello del sindaco – onorevole, che avrebbe addirittura sortito come primo effetto quello di avvicinare le due minoranze presenti a Palazzo di Città, quella appunto di Impronte civica di Ubertini (centrosinistra “allargato”) e quella dell’ex primo cittadino Federico Monti, che aveva goduto del sostegno di Fratelli d’Italia, Forza Italia e Italia Viva. E se Monti, che la sera dello scrutinio, alla luce dei non incoraggianti risultati che provenivano dalle urne, aveva manifestato propositi di ritirarsi dalla politica attiva per poi tornare sui suoi passi poco più di ventiquattro ore dopo, avrebbe già lanciato segnali a Ubertini, quest’ultimo si è limitato a commentare che nelle opportune sedi «ci possiamo parlare».


Da parte sua Gusmeroli ha fatto capire di voler andare avanti per la sua strada, rimandando al mittente ogni tipo di accusa: «Tutte queste polemiche sono strumentali, frutto di una politica che invece di occuparsi di cose concrete si perde in situazioni che non interessano affatto alla gente».

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Luca Mattioli

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