Arona, parte la sfida di Ubertini: «Costruire un progetto a lungo termine per la città del futuro»

Il segretario del locale circolo del Pd sarà il candidato sindaco del centrosinistra alle comunali della prossima primavera: «Pronti a dialogare su programma e squadra con tutte le forze politiche e della società civile che condividono i nostri valori»

Gianluca Ubertini (nella foto con il segretario provinciale “dem” Rossano Pirovano), adesso l’investitura è ufficiale. Il segretario del circolo del Pd di Arona (oggi anche visesindaco di Oleggio Castello) sarà il candidato del centrosinistra alle elezioni comunali anticipate che interesseranno la città del “Sancarlone” nella prossima primavera. Dopo una «disponibilità» annunciata nelle scorse settimane ieri sera, venerdì 27 ottobre, è arrivato l’annuncio durante un incontro con giornalisti e cittadini tenutosi alla Casa del Popolo.


Ad aprire gli interventi è stato Roberto Buttà, capogruppo della minoranza nel Consiglio comunale aronese sciolto dopo le dimissioni in massa dei consiglieri che sino a quel momento avevano sostenuto l’amministrazione guidata da Federico Monti. L’esponente di “Arona Domani”, che per quasi tre anni ha guidato l’opposizione alla giunta leghista, ha riassunto le ultime vicende che hanno portato alla crisi politica in città, dichiarandosi al tempo stesso fiducioso per il prossimo appuntamento con le urne: «L’aria sta cambiando. Dopo essere stati per oltre dieci anni “narcotizzati” da Gusmeroli gli aronesi stanno finalmente riaprendo gli occhi…».


Dal canto suo Ubertini, parlando per circa un’ora, ha lasciato intendere di avere le idee già chiare, dichiarando che «questa non è unicamente la mia candidatura, ma quella di un intero gruppo di persone con le quali vogliamo costruire un progetto a lungo termine per l’Arona del futuro».


Sul nome della lista (nei giorni scorsi si è vociferato dell’ipotesi “Arona 2024”, ma la cosa non è stata confermata), sulla presenza o meno dei simboli di partito, così come di programma e squadra se ne parlerà più avanti. Per ora esiste già un gruppo di attivisti, almeno una quarantina, «che si sono messe a disposizione e con le quali lavorerò per individuare problematiche e criticità che hanno interessato la città e pensare a quegli obiettivi che dovranno essere messi in campo per rilanciare Arona, prestando particolare attenzione alle fasce più deboli, agli anziani, ma anche ai giovani».


Proprio attorno agli “under 40” Ubertini pensa di costruire un gruppo di lavoro. A livello politico il progetto ha già incassato lo scontato sostegno da parte del Pd, di DeMos e di diverse associazioni cittadine, con lo scopo di dare una connotazione marcatamente “civica” al gruppo. Per il resto, ha ribadito il candidato sindaco, «siano pronti a dialogare su programma e squadra con tutte le forze politiche e della società civile che condividono i nostri valori». Escludendo – ma non definitivamente – chi magari ha avuto recentemente un “abboccamento” con l’ultimo primo cittadino, «perché Monti e Gusmeroli hanno rappresentato due facce della stessa medaglia».

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Arona, parte la sfida di Ubertini: «Costruire un progetto a lungo termine per la città del futuro»

Il segretario del locale circolo del Pd sarà il candidato sindaco del centrosinistra alle comunali della prossima primavera: «Pronti a dialogare su programma e squadra con tutte le forze politiche e della società civile che condividono i nostri valori»

Gianluca Ubertini (nella foto con il segretario provinciale “dem” Rossano Pirovano), adesso l’investitura è ufficiale. Il segretario del circolo del Pd di Arona (oggi anche visesindaco di Oleggio Castello) sarà il candidato del centrosinistra alle elezioni comunali anticipate che interesseranno la città del “Sancarlone” nella prossima primavera. Dopo una «disponibilità» annunciata nelle scorse settimane ieri sera, venerdì 27 ottobre, è arrivato l’annuncio durante un incontro con giornalisti e cittadini tenutosi alla Casa del Popolo.


Ad aprire gli interventi è stato Roberto Buttà, capogruppo della minoranza nel Consiglio comunale aronese sciolto dopo le dimissioni in massa dei consiglieri che sino a quel momento avevano sostenuto l’amministrazione guidata da Federico Monti. L’esponente di “Arona Domani”, che per quasi tre anni ha guidato l’opposizione alla giunta leghista, ha riassunto le ultime vicende che hanno portato alla crisi politica in città, dichiarandosi al tempo stesso fiducioso per il prossimo appuntamento con le urne: «L’aria sta cambiando. Dopo essere stati per oltre dieci anni “narcotizzati” da Gusmeroli gli aronesi stanno finalmente riaprendo gli occhi…».


Dal canto suo Ubertini, parlando per circa un’ora, ha lasciato intendere di avere le idee già chiare, dichiarando che «questa non è unicamente la mia candidatura, ma quella di un intero gruppo di persone con le quali vogliamo costruire un progetto a lungo termine per l’Arona del futuro».


Sul nome della lista (nei giorni scorsi si è vociferato dell’ipotesi “Arona 2024”, ma la cosa non è stata confermata), sulla presenza o meno dei simboli di partito, così come di programma e squadra se ne parlerà più avanti. Per ora esiste già un gruppo di attivisti, almeno una quarantina, «che si sono messe a disposizione e con le quali lavorerò per individuare problematiche e criticità che hanno interessato la città e pensare a quegli obiettivi che dovranno essere messi in campo per rilanciare Arona, prestando particolare attenzione alle fasce più deboli, agli anziani, ma anche ai giovani».


Proprio attorno agli “under 40” Ubertini pensa di costruire un gruppo di lavoro. A livello politico il progetto ha già incassato lo scontato sostegno da parte del Pd, di DeMos e di diverse associazioni cittadine, con lo scopo di dare una connotazione marcatamente “civica” al gruppo. Per il resto, ha ribadito il candidato sindaco, «siano pronti a dialogare su programma e squadra con tutte le forze politiche e della società civile che condividono i nostri valori». Escludendo – ma non definitivamente – chi magari ha avuto recentemente un “abboccamento” con l’ultimo primo cittadino, «perché Monti e Gusmeroli hanno rappresentato due facce della stessa medaglia».

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