Arona vuole diventare città delle biciclette elettriche e ne incentiva l’acquisto

Il vicesindaco Gusmeroli: «Non solo un incentivo, ma un vero progetto di cambiamento epocale nel modo di vivere la città». Stanziati dalla giunta 30 mila euro per tre anni come contributo pari al 50% del prezzo

Arona vuole diventare la città delle biciclette elettriche. O almeno provarci. Parola del vicesindaco Alberto Gusmeroli: «Può essere l’inizio di un cambiamento epocale della città e del territorio. Come? Con un contributo-incentivo pari al 50% del prezzo con un massimo di 500 euro per l’acquisto di questo mezzo, che rappresenta un progetto di cambiamento nel modo di vivere la città e una visione diverse del futuro dei nostri figli».


Per il parlamentare aronese la bicicletta elettrica può essere «un’alternativa all’auto in una città come Arona. Può essere utilizzata anche da chi non sarebbe in grado, per la sua situazione fisica, di utilizzare la bici non elettrica. Abbiamo frazioni in collina e tante salite che diventano impossibili da affrontare per chi non è allenatissimo con una bici normale».


Parlando di questo progetto Gusmeroli ricorda che l’amministrazione ha realizzato «una grande e lunga pista ciclabile in centro e con le risorse del Pnrr ne abbiamo progettata un’altra dai Lagoni al lago, passando per Mercurago e la zona di Montenero. Sarà difficile farne altre senza creare sensi unici e senza togliere parcheggi, ma noi ce la metteremo tutta».


L’idea è quindi quella di aumentare il numero di residenti che hanno la bici elettrica e che di conseguenza abbandoneranno lentamente l’uso dell’auto, potenziando tra l’altro le zone con il limite di velocità di 30 chilometri all’ora, le rastrelliere e le ricariche. Inizialmente conviveranno bici elettriche e auto ma «il nostro obiettivo finale sarà di realizzare sempre più piste ciclabili, riducendo gradualmente il numero degli stalli nelle zone non centrali. Ci vorranno alcuni anni, ma non tanti. Abbiamo la possibilità di far diventare Arona la città delle bici elettriche. E chissà che magari altre amministrazioni del territorio potrebbero seguire il nostro esempio».


Ottenuto l’ok dal Consiglio comunale con l’approvazione del regolamento verrà poi pubblicato il relativo bando. Poi gli aronesi potranno acquistare una bici elettrica «in qualsiasi negozio italiano, usufruendo del rimborso del Comune pari al 50% del prezzo pagato con un massimo di 500 euro, per le bici cargo il 50% con un massimo di 800 euro. Nel regolamento abbiamo inserito la possibilità di ridurre l’incentivo in caso di Isee alto».


Per questa iniziativa la giunta ha stanziato 30 mila euro l’anno per almeno tre anni, risorse vincolate per legge a queste iniziative e se le richieste saranno tante, ha concluso Gusmeroli, «siamo pronti ad aumentare la cifra. L’ideale sarebbe che ogni famiglia aronese avesse la bici elettrica sostituendo l’uso dell’auto e abbiamo previsto l’incentivo anche per le associazioni della città».

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Il vicesindaco Gusmeroli: «Non solo un incentivo, ma un vero progetto di cambiamento epocale nel modo di vivere la città». Stanziati dalla giunta 30 mila euro per tre anni come contributo pari al 50% del prezzo

Arona vuole diventare la città delle biciclette elettriche. O almeno provarci. Parola del vicesindaco Alberto Gusmeroli: «Può essere l'inizio di un cambiamento epocale della città e del territorio. Come? Con un contributo-incentivo pari al 50% del prezzo con un massimo di 500 euro per l'acquisto di questo mezzo, che rappresenta un progetto di cambiamento nel modo di vivere la città e una visione diverse del futuro dei nostri figli».


Per il parlamentare aronese la bicicletta elettrica può essere «un'alternativa all’auto in una città come Arona. Può essere utilizzata anche da chi non sarebbe in grado, per la sua situazione fisica, di utilizzare la bici non elettrica. Abbiamo frazioni in collina e tante salite che diventano impossibili da affrontare per chi non è allenatissimo con una bici normale».


Parlando di questo progetto Gusmeroli ricorda che l'amministrazione ha realizzato «una grande e lunga pista ciclabile in centro e con le risorse del Pnrr ne abbiamo progettata un’altra dai Lagoni al lago, passando per Mercurago e la zona di Montenero. Sarà difficile farne altre senza creare sensi unici e senza togliere parcheggi, ma noi ce la metteremo tutta».


L'idea è quindi quella di aumentare il numero di residenti che hanno la bici elettrica e che di conseguenza abbandoneranno lentamente l’uso dell’auto, potenziando tra l'altro le zone con il limite di velocità di 30 chilometri all'ora, le rastrelliere e le ricariche. Inizialmente conviveranno bici elettriche e auto ma «il nostro obiettivo finale sarà di realizzare sempre più piste ciclabili, riducendo gradualmente il numero degli stalli nelle zone non centrali. Ci vorranno alcuni anni, ma non tanti. Abbiamo la possibilità di far diventare Arona la città delle bici elettriche. E chissà che magari altre amministrazioni del territorio potrebbero seguire il nostro esempio».


Ottenuto l'ok dal Consiglio comunale con l'approvazione del regolamento verrà poi pubblicato il relativo bando. Poi gli aronesi potranno acquistare una bici elettrica «in qualsiasi negozio italiano, usufruendo del rimborso del Comune pari al 50% del prezzo pagato con un massimo di 500 euro, per le bici cargo il 50% con un massimo di 800 euro. Nel regolamento abbiamo inserito la possibilità di ridurre l’incentivo in caso di Isee alto».


Per questa iniziativa la giunta ha stanziato 30 mila euro l’anno per almeno tre anni, risorse vincolate per legge a queste iniziative e se le richieste saranno tante, ha concluso Gusmeroli, «siamo pronti ad aumentare la cifra. L’ideale sarebbe che ogni famiglia aronese avesse la bici elettrica sostituendo l’uso dell’auto e abbiamo previsto l’incentivo anche per le associazioni della città».

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