Azione ha sciolto la riserva e ha annunciato ufficialmente che ad Arona, in occasione delle elezioni amministrative anticipate della prossima primavera, sosterrà la candidatura a primo cittadino dell’esponente del centrosinistra Gianluca Ubertini, segretario del locale circolo dem e attuale vicesindaco di Oleggio Castello. La comunicazione è avvenuta oggi, sabato 9 dicembre, nel corso di una conferenza stampa alla presenza anche del segretario provinciale del Pd Rossano Pirovano, del consigliere comunale borgomanerse di Azione Roberto Faggiano e della parlamentare del partito di Carlo Calenda, Daniela Ruffino.

Per Faggiano «la candidatura di Ubertini appare seria e in linea anche con gli obiettivi di Azione. Vogliano offrire in nostro contributo per dare alla città di Arona un profondo segnale di discontinuità rispetto a un’ultima consigliatura chiusasi in malo modo e totalmente irrispettosa nei confronti dei cittadini».

Piacevolmente colpita dalla figura di Ubertini si è detta anche Daniela Ruffini. La parlamentare torinese, che può vantare una lunga esperienza amministrativa essendo stata sindaco di Giaveno, poi consigliera provinciale e poi in Regione, si è detta anche lei fiduciosa «davanti alla possibilità che gli elettori approvino le scelte di cambiare a fronte di un candidato preparato e di un programma concreto», che ruota attorno a quattro “pilastri cardine”: attenzione al sociale, sviluppo economico, vivibilità urbana e governance trasparente. Il tutto racchiuso dalla scelta di dare alla lista il nome di “Impronte civica”, graficamente simboleggiata dall’impronta di un dito.

Dal canto suo Ubertini si è detto «contento e gratificato dell’appoggio di Azione alla quale ci tenevo parecchio. Tanti principi sono condivisi. Ora dobbiamo lavorare per dare finalmente, con il concorso di tanti, una svolta ad Arona». Per ultimo Pirovano: «Finalmente si respira un’aria nuova anche qui. Ed è positivo che si allarghi sempre di più la base a sostegno di Ubertini (Azione di aggiunge al Pd, a Demos e ad alcune forze civiche, ndr), con tanti giovani. Basta con una persona che crede di essere padrona della città».