Si fingeva postina per svaligiare gli appartamenti, arrestata dai carabinieri di Arona

droga
Si tratta di una donna sinti residente nel campo nomadi di Vercelli che agiva con un complice non ancora identificato

Si fingeva una postina che doveva consegnare una raccomandata, faceva uscire le vittime dalla propria abitazione consentendo a un complice di entrare e rubare denaro, carte di credito e bancomat. La donna, i una cittadina di origine sinti L.M. classe 87, con precedenti specifici, residente nel campo nomadi di Vercelli, è stata arrestata nella mattinata del 28 luglio dal Nucleo operativo e radiomobile dei Carabinieri di Arona insieme al personale della stazione di Vercelli su richiesta della Procura della Repubblica di Verbania.

L’attività investigativa, svolta a seguito dell’acquisizione delle denunce delle vittime, attraverso l’analisi dei filmati dei sistemi di videosorveglianza comunali e privati, ha permesso di ricostruire minuziosamente i movimenti dell’indagata che è stata immortalata mentre prelevava il denaro allo sportello bancomat e mentre era intenta a utilizzare le carte di credito delle vittime stesse.

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Si fingeva postina per svaligiare gli appartamenti, arrestata dai carabinieri di Arona

Si tratta di una donna sinti residente nel campo nomadi di Vercelli che agiva con un complice non ancora identificato

droga

Si fingeva una postina che doveva consegnare una raccomandata, faceva uscire le vittime dalla propria abitazione consentendo a un complice di entrare e rubare denaro, carte di credito e bancomat. La donna, i una cittadina di origine sinti L.M. classe 87, con precedenti specifici, residente nel campo nomadi di Vercelli, è stata arrestata nella mattinata del 28 luglio dal Nucleo operativo e radiomobile dei Carabinieri di Arona insieme al personale della stazione di Vercelli su richiesta della Procura della Repubblica di Verbania.

L’attività investigativa, svolta a seguito dell’acquisizione delle denunce delle vittime, attraverso l’analisi dei filmati dei sistemi di videosorveglianza comunali e privati, ha permesso di ricostruire minuziosamente i movimenti dell’indagata che è stata immortalata mentre prelevava il denaro allo sportello bancomat e mentre era intenta a utilizzare le carte di credito delle vittime stesse.

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