Virginia D’Angelo (nella foto insieme al consigliere regionale Domenico Rossi), lascia la segreteria del circolo del Pd di Arona – Dormelletto – Oleggio Castello. Le sue dimissioni, «immediate e irrevocabili», sono state annunciate nella giornata di oggi, giovedì 24 marzo, in una lettera indirizzata al segretario provinciale dei “dem” Rossano Pirovano e al presidente dell’assemblea provinciale Aristide Prudenza, oltre che ai componenti del direttivo locale aronese.
Nel documento D’Angelo scrive tra l’altro che questa decisione «deriva dal mio attuale stato d’animo che negli ultimi tempi è divenuto sempre più lontano da quegli ideali che mi avevano contraddistinta nel 2017, quando venni nominata per la prima volta segretaria del circolo locale».
All’epoca «la mia attività politica era nutrita da una forte passione, da un notevole entusiasmo e da un grande coinvolgimento che purtroppo con il passare del tempo sono venuti a mancare». Secondo l’ormai ex segretaria «troppo spesso nel corso di questi anni hanno preso il sopravvento egoismo e mancanza di rispetto. Sono venuti a mancare dei valori per me essenziali per proseguire nel mio mandato».
L’uscita di scena (per ora) di Virginia D’Angelo, 39 anni, geometra libero professionista, considerata sino a non molto tempo fa una delle figure della nuova generazione alla quale affidarsi per il futuro, rappresenta invece forse l’epilogo in parte annunciato di una grave crisi nel quale da tempo ha finito con l’impantanarsi il partito di riferimento del centrosinistra locale. Crisi in termini di militanza, di presenza sul territorio e di consenso a livello elettorale, in una realtà dove l’opposto schieramento politico (in primis quasi esclusivamente la Lega) riesce a farla da padrone con fin troppa disinvoltura. Una crisi che neppure il buon risultato personale ottenuto dall’allora candidato sindaco Massimo Tosi in occasione delle ultime elezioni amministrative aronesi era riuscito a nascondere. Ora, seppure in una realtà decentrata ma non insignificante della provincia, si è aperta una “falla” che il segretario Pirovano dovrà cercare di tappare. La realtà dei fatti è quella che il Pd aronese, cinque anni dopo, si ritrova nuovamente commissariato.