Confcommercio: «Misure del governo insufficienti, serve più aiuto subito»

In seguito alle misure adottate dal Governo sul decreto CuraItalia Confcommercio Alto Piemonte ha scelto di farsi sentire. E ha scelto di farlo insieme alle Ascom Confcommercio di diversi territorio. «Le misure sono totalmente insufficienti», da qui l’iniziativa #iosonoimpresa, un grande appello che si collega al sito www.iosonoimpresa.it.

 

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«Chiediamoa tutti di aderire, unendosi a noi affinché la voce delle imprese possa arrivare a tutte le Istituzioni forte e chiara con la richiesta di nuove e significative misure di sostegno, che dovranno essere adottate subito. Perché dal sostegno alle imprese, passa il futuro economico e sociale del Paese, il futuro di tutti noi», arriva da Confcommercio. Dieci in tutto le richieste: «Il bonus di 600 euro una tantum è una misura talmente insufficiente da risultare inesistente: occorrono almeno 1.000 euro per un periodo minimo di tre mesi; va introdotta per il 2020 una flat tax per tutte le aziende dei settori maggiormente colpiti e per tutte quelle sotto i 2 milioni di euro di fatturato; Iva e contributi del mese di marzo, aprile e maggio non vanno prorogati, ma vanno cancellati e va abolito il limite dei 2.000.000 di euro; non ci devono essere limitazioni all’utilizzo della cassa integrazione in deroga; tutti i settori commerciali vanno ricompresi nelle misure di sostegno; vanno sospesi tutti i tributi locali e per almeno tre mesi le bollette di tutte le utenze; per le locazioni commerciali credito di imposta al 100% per almeno tre mesi e tassazione zero per i proprietari se riducono il canone di più del 50%. Infine tutti i professionisti devono beneficiare degli aiuti e vanno azzerate le commissioni bancarie su operazioni di anticipo fatture».

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Confcommercio: «Misure del governo insufficienti, serve più aiuto subito»

In seguito alle misure adottate dal Governo sul decreto CuraItalia Confcommercio Alto Piemonte ha scelto di farsi sentire. E ha scelto di farlo insieme alle Ascom Confcommercio di diversi territorio. «Le misure sono totalmente insufficienti», da qui l’iniziativa #iosonoimpresa, un grande appello che si collega al sito www.iosonoimpresa.it.

 

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«Chiediamoa tutti di aderire, unendosi a noi affinché la voce delle imprese possa arrivare a tutte le Istituzioni forte e chiara con la richiesta di nuove e significative misure di sostegno, che dovranno essere adottate subito. Perché dal sostegno alle imprese, passa il futuro economico e sociale del Paese, il futuro di tutti noi», arriva da Confcommercio. Dieci in tutto le richieste: «Il bonus di 600 euro una tantum è una misura talmente insufficiente da risultare inesistente: occorrono almeno 1.000 euro per un periodo minimo di tre mesi; va introdotta per il 2020 una flat tax per tutte le aziende dei settori maggiormente colpiti e per tutte quelle sotto i 2 milioni di euro di fatturato; Iva e contributi del mese di marzo, aprile e maggio non vanno prorogati, ma vanno cancellati e va abolito il limite dei 2.000.000 di euro; non ci devono essere limitazioni all’utilizzo della cassa integrazione in deroga; tutti i settori commerciali vanno ricompresi nelle misure di sostegno; vanno sospesi tutti i tributi locali e per almeno tre mesi le bollette di tutte le utenze; per le locazioni commerciali credito di imposta al 100% per almeno tre mesi e tassazione zero per i proprietari se riducono il canone di più del 50%. Infine tutti i professionisti devono beneficiare degli aiuti e vanno azzerate le commissioni bancarie su operazioni di anticipo fatture».

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