Diciotto progetti novaresi per “Im.patto” di Nova Coop

10 progetti da Novara e 8 da Borgomanero/Arona sono tra gli 89 ricevuti da Nova Coop dai territori piemontesi a conclusione della raccolta di candidature per “Im.patto”, primo percorso di co-progettazione sui temi del cibo, del benessere e della salute insieme alle comunità locali, sugli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile: sconfiggere la fame, salute e benessere, città e comunità sostenibili, consumo e produzioni responsabili. Complessivamente hanno aderito 265 soggetti.

La seconda fase ora prevede la creazione di tavoli locali di confronto in cui i diversi attori ammessi dovranno sintetizzare un unico progetto territoriale, che possa essere supportato e finanziato da Nova Coop, partendo dalle proposte selezionate in base alla pertinenza con le finalità della cooperativa.

Le sollecitazioni raccolte consentono di tracciare una fotografia delle esigenze più sentite. Il tema più gettonato è stato quello della tutela dell’ambiente e della sostenibilità: si va dalla promozione dei territori rurali alla creazione di orti urbani. Un altro grande ambito di progettualità riguarda nuovi modi di generare connessioni intorno al cibo: dagli appuntamenti conviviali al gioco, dai laboratori alle degustazioni, con la speranza di poterli vivere in presenza ma adattabili al web. Questi momenti diventeranno occasione di incontro tra generazioni o di integrazione, o, ancora, di condivisione di momenti culturali. Un ulteriore bisogno emerso dalle molteplici proposte ricevute è il supporto alle nuove fragilità: un fronte su cui Nova Coop è impegnata da tempo, ad esempio tramite la donazione dei prodotti invenduti a Onlus e associazioni benefiche, che consente anche di ridurre gli sprechi.

 

 

Ben 63 progetti degli 89 presentati sono proposte frutto di partenariati tra più soggetti. A manifestare il proprio interesse sono state soprattutto realtà del Terzo settore (61,5%) ma rilevanti sono state anche le candidature giunte da imprese (12,8%), istituzioni (12,07) e cooperative (4,1%).

«Siamo molto soddisfatti del risultato di questo primo esperimento nato allo scopo di fare cooperazione sul territorio per costruire risposte alle grandi sfide della società attuale lavorando a soluzioni condivise e attivando processi partecipativi» commenta Silvio Ambrogio, direttore Politiche sociali di Nova Coop.

L’obiettivo è di concludere la parte di tavoli di confronto entro la primavera, in modo da poter proseguire con la progettazione e la realizzazione delle attività.

 

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10 progetti da Novara e 8 da Borgomanero/Arona sono tra gli 89 ricevuti da Nova Coop dai territori piemontesi a conclusione della raccolta di candidature per “Im.patto”, primo percorso di co-progettazione sui temi del cibo, del benessere e della salute insieme alle comunità locali, sugli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile: sconfiggere la fame, salute e benessere, città e comunità sostenibili, consumo e produzioni responsabili. Complessivamente hanno aderito 265 soggetti. La seconda fase ora prevede la creazione di tavoli locali di confronto in cui i diversi attori ammessi dovranno sintetizzare un unico progetto territoriale, che possa essere supportato e finanziato da Nova Coop, partendo dalle proposte selezionate in base alla pertinenza con le finalità della cooperativa. Le sollecitazioni raccolte consentono di tracciare una fotografia delle esigenze più sentite. Il tema più gettonato è stato quello della tutela dell’ambiente e della sostenibilità: si va dalla promozione dei territori rurali alla creazione di orti urbani. Un altro grande ambito di progettualità riguarda nuovi modi di generare connessioni intorno al cibo: dagli appuntamenti conviviali al gioco, dai laboratori alle degustazioni, con la speranza di poterli vivere in presenza ma adattabili al web. Questi momenti diventeranno occasione di incontro tra generazioni o di integrazione, o, ancora, di condivisione di momenti culturali. Un ulteriore bisogno emerso dalle molteplici proposte ricevute è il supporto alle nuove fragilità: un fronte su cui Nova Coop è impegnata da tempo, ad esempio tramite la donazione dei prodotti invenduti a Onlus e associazioni benefiche, che consente anche di ridurre gli sprechi.     Ben 63 progetti degli 89 presentati sono proposte frutto di partenariati tra più soggetti. A manifestare il proprio interesse sono state soprattutto realtà del Terzo settore (61,5%) ma rilevanti sono state anche le candidature giunte da imprese (12,8%), istituzioni (12,07) e cooperative (4,1%). «Siamo molto soddisfatti del risultato di questo primo esperimento nato allo scopo di fare cooperazione sul territorio per costruire risposte alle grandi sfide della società attuale lavorando a soluzioni condivise e attivando processi partecipativi» commenta Silvio Ambrogio, direttore Politiche sociali di Nova Coop. L’obiettivo è di concludere la parte di tavoli di confronto entro la primavera, in modo da poter proseguire con la progettazione e la realizzazione delle attività.  

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