A 10 anni appende un disegno al parco: «Far parte della Lgbtqia+ non è sbagliato»

In azzurro con tanti cuori e stelline rosa su un foglio a quadretti di un blocco: «Far parte della Lgbtquia+ non è sbagliato».

L’autrice è Eva, 10 anni, novarese: quel foglio lo ha appeso nei giorni scorsi nel parco davanti alla sua scuola primaria Rodari della Bicocca che frequenta. «Ho imparato a conoscere questa realtà tramite un profilo Tiktok che ho e dove da un po’ sto postando anche video che parlano dell’argomento. Scorrendo i vari video ne ho visti alcuni che parlavano di questa comunità, mi sono incuriosita e poi mi sono anche informata».

Informata grazie anche alla sua famiglia, che le ha trasmesso questi valori. «Perché ho scritto quella frase? Perché secondo me ogni persona deve sentirsi libera di amare chi vuole».

Eva ha le idee ben chiare: «Cosa direi ai miei coetanei o a chi la pensa diversamente? Che ognuno ha il diritto di avere un proprio parere, anche diverso, ma il tutto deve avvenire nell’assoluto rispetto per chi ne fa parte».

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A 10 anni appende un disegno al parco: «Far parte della Lgbtqia+ non è sbagliato»

In azzurro con tanti cuori e stelline rosa su un foglio a quadretti di un blocco: «Far parte della Lgbtquia+ non è sbagliato».

L’autrice è Eva, 10 anni, novarese: quel foglio lo ha appeso nei giorni scorsi nel parco davanti alla sua scuola primaria Rodari della Bicocca che frequenta. «Ho imparato a conoscere questa realtà tramite un profilo Tiktok che ho e dove da un po’ sto postando anche video che parlano dell’argomento. Scorrendo i vari video ne ho visti alcuni che parlavano di questa comunità, mi sono incuriosita e poi mi sono anche informata».

Informata grazie anche alla sua famiglia, che le ha trasmesso questi valori. «Perché ho scritto quella frase? Perché secondo me ogni persona deve sentirsi libera di amare chi vuole».

Eva ha le idee ben chiare: «Cosa direi ai miei coetanei o a chi la pensa diversamente? Che ognuno ha il diritto di avere un proprio parere, anche diverso, ma il tutto deve avvenire nell’assoluto rispetto per chi ne fa parte».

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