A Verbania il 21 settembre, poi il giorno dopo il trasferimento a Stresa, il 23 settembre a Invorio, poi Pella, Romagnano Sesia, per raggiungere Cossato e concludere il suo percorso il 28 settembre a Ivrea. Ha già preparato tutto Alessandro Bellière, bolognese di 87 anni: il 15 luglio partirà per la sua sesta impresa a piedi, 2.300 in tutto i km da percorrere, 2.000 i metri di altitudine. La nuova sfida ha una missione ben precisa: esplorare i 55 laghi del Nord Italia. E .tra questi non poteva mancare il lago Maggiore.
Ha già superato i 20mila km di cammino Bellière: la prima gara risale al 2013, quando per i suoi 80 il bolognese ha scelto di misurare i suoi limiti e di camminare da Predoi, comune più a nord, fino a Ispica, comune più a sud. Da lì non si è più fermato. Nel 2014 ha camminato da Ventimiglia a Trieste, nel 2015 da Chiavenna a Trapani, nel 2016 viaggia da Aosta fino a Palermo con 207 tappe in tutto lo stivale, nel 2017 pausa e nel 2018 parte da Genova e arriva a Palermo. Lo scorso anno Bellière ha percorso una 24 ore non stop, come nel 2017. Tutti i viaggi sono accomunati da un particolare: arrivo nell’ultima tappa il 24 ottobre, compleanno del bolognese. Quest’anno sarà la prima volta che Bellière arriverà prima, il 28 settembre: «Dicono che l’ondata di Covid tornerà con l’autunno a ottobre, per cui tutti mi vogliono a casa in quel periodo e così ho patteggiato per fine settembre» dice ridendo.
Proprio il Covid gli ha suggerito la nuova impresa: «Il Nord è la parte d’Italia più colpita da questa pandemia, il turismo è a terra, ho pensato così di fare qualcosa per il turismo stesso, visiterò anche Alzano Lombardo. Non è stato facile, molti alberghi in diverse località prenotano per un minimo di sette giorni, altrove ho trovato persone squisite: a Misura, – racconta – dormirò in un albergo quattro stelle che mi ha accordato il prezzo di bassa stagione di giugno, io ci andrò in pieno periodo vacanze». Bellière ha impiegato venti giorni a organizzare il tutto, molti di questi li ha trascorsi al telefono per trovare dove dormire, ma ora è tutto pronto, mancano davvero poche cose. E ha il sostegno di tutti: «Le persone vedono che io sto bene e sono contenti per me, sono vedovo da circa 30 anni e allora cammino, anche i miei figli sono carichi per me».