Afferni, presidente della nuova Atl: «La “tripolarità” non ci deve spaventare»

Con il 2023 diventa operativo il nuovo soggetto nato dalla recente fusione delle tre agenzie di Novara, Vercelli e Biella e guidato dalla docente dell'Upo: «Lavoreremo nel segno della continuità, valorizzando le diversità del territorio»

Con il 2023 diventa pienamente operativa l’Agenzia turistica “Terre dell’Alto Piemonte”, il nuovo soggetto nato ufficialmente alcune settimane fa dalla fusione delle precedenti di Novara, Biella e Vercelli. A guidarlo, indicata dalla Regione (ente al quale compete questa nomina), è stata chiamata la novarese Raffaella Afferni, professoressa associata di Geografia e presidente del corso di studio magistrale di Filologia moderna, classica e comparata presso il Dipartimento di Studi umanistici dell’Università del Piemonte Orientale.


La nuova Atl, che – come noto da tempo – avrà la sede legale a Vercelli ma manterrà quelle operative nelle tre rispettive città, ha cambiato “pelle”, forma, ma non la sostanza. Soprattutto, mutuando quanto già avviene con l’Ateneo, «acquisirà un’identità tripolare, cosa che non ci deve assolutamente spaventare». Anzi, per Afferni, che già da tre anni siedeva del Cda della precedente agenzia di Novara, «la nuova area così ampliata possiede enormi potenzialità e la presenza di un’unica agenzia turistica avrà maggiori possibilità nella promozione di un territorio che presenta una straordinaria ricchezza culturale ed enogastronomica».


Raffaella Afferni guarda quindi al ai vini, al riso, ai paesaggi della “Bassa” e alle colline, ma anche ai percorsi devozionali. Con un occhio più in là. Non ha voluto sbilanciarsi più di tanto, ma anche lei auspica che in un futuro più o meno vicino si possa arrivare al completamento del “Quadrante”, riunendo anche la montagna e i due importanti bacini come il Verbano e il Cusio, rimasti sotto la “giurisdizione” del Distretto dei laghi.


Argomento, come detto, del quale se ne potrà parlare (forse) più avanti. Il presente è rappresentato invece da diversi valori aggiunti come l’Università, dove, ha ricordato la neo presidente, «esistono due corsi di laurea dedicati alla promozione turistica, di cui uno triennale a Novara e uno magistrale nella vicina Vercelli».


Quello che conta maggiormente, ha più volte sottolineato Afferni, sarà il fatto che l’agenzia “Terre Alto Piemonte”, «lavorerà nel segno della continuità e al mio fianco, nel nuovo consiglio di amministrazione, potrò contare su una persona come Maria Rosa Fagnoni, la cui esperienza si è rivelata molto importante in tutti questi anni, anche nell’attrarre risorse e nella gestione di progetti internazionali come quello legato alla “bici a pelo d’acqua”». Fagnoni, che ha guidato l’Atl di Novara per quasi tre lustri, è stata infatti indicata all’unanimità dai soci novaresi come componente locale del cda: «La presidente sono io – ha detto ancora Afferni – ma tutti i miei collaboratori non lavoreranno certamente in posizione subalterna. Il nostro impegno sarà quello di valorizzare ancora di più un territorio importante, ricco di diversità».

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Afferni, presidente della nuova Atl: «La “tripolarità” non ci deve spaventare»

Con il 2023 diventa operativo il nuovo soggetto nato dalla recente fusione delle tre agenzie di Novara, Vercelli e Biella e guidato dalla docente dell’Upo: «Lavoreremo nel segno della continuità, valorizzando le diversità del territorio»

Con il 2023 diventa pienamente operativa l’Agenzia turistica “Terre dell’Alto Piemonte”, il nuovo soggetto nato ufficialmente alcune settimane fa dalla fusione delle precedenti di Novara, Biella e Vercelli. A guidarlo, indicata dalla Regione (ente al quale compete questa nomina), è stata chiamata la novarese Raffaella Afferni, professoressa associata di Geografia e presidente del corso di studio magistrale di Filologia moderna, classica e comparata presso il Dipartimento di Studi umanistici dell’Università del Piemonte Orientale.


La nuova Atl, che – come noto da tempo – avrà la sede legale a Vercelli ma manterrà quelle operative nelle tre rispettive città, ha cambiato “pelle”, forma, ma non la sostanza. Soprattutto, mutuando quanto già avviene con l’Ateneo, «acquisirà un’identità tripolare, cosa che non ci deve assolutamente spaventare». Anzi, per Afferni, che già da tre anni siedeva del Cda della precedente agenzia di Novara, «la nuova area così ampliata possiede enormi potenzialità e la presenza di un’unica agenzia turistica avrà maggiori possibilità nella promozione di un territorio che presenta una straordinaria ricchezza culturale ed enogastronomica».


Raffaella Afferni guarda quindi al ai vini, al riso, ai paesaggi della “Bassa” e alle colline, ma anche ai percorsi devozionali. Con un occhio più in là. Non ha voluto sbilanciarsi più di tanto, ma anche lei auspica che in un futuro più o meno vicino si possa arrivare al completamento del “Quadrante”, riunendo anche la montagna e i due importanti bacini come il Verbano e il Cusio, rimasti sotto la “giurisdizione” del Distretto dei laghi.


Argomento, come detto, del quale se ne potrà parlare (forse) più avanti. Il presente è rappresentato invece da diversi valori aggiunti come l’Università, dove, ha ricordato la neo presidente, «esistono due corsi di laurea dedicati alla promozione turistica, di cui uno triennale a Novara e uno magistrale nella vicina Vercelli».


Quello che conta maggiormente, ha più volte sottolineato Afferni, sarà il fatto che l’agenzia “Terre Alto Piemonte”, «lavorerà nel segno della continuità e al mio fianco, nel nuovo consiglio di amministrazione, potrò contare su una persona come Maria Rosa Fagnoni, la cui esperienza si è rivelata molto importante in tutti questi anni, anche nell’attrarre risorse e nella gestione di progetti internazionali come quello legato alla “bici a pelo d’acqua”». Fagnoni, che ha guidato l’Atl di Novara per quasi tre lustri, è stata infatti indicata all’unanimità dai soci novaresi come componente locale del cda: «La presidente sono io – ha detto ancora Afferni – ma tutti i miei collaboratori non lavoreranno certamente in posizione subalterna. Il nostro impegno sarà quello di valorizzare ancora di più un territorio importante, ricco di diversità».

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