Al Bonfantini la carica dei peer educator contro i cyberbulli

si è tenuta la giornata conclusiva del The Wild Web 2022 per “Tommaso”, che ha riunito alunni provenienti da tutte le scuole superiori di Novara

Ieri, giovedì 5 maggio, all’istituto agrario Bonfantini, si è tenuta la giornata conclusiva del The Wild Web 2022 per “Tommaso”, che ha riunito alunni provenienti da tutte le scuole superiori di Novara in vista di un obiettivo comune. Gli enti promotori dell’evento sono stati Rotary Club Val Ticino Novara, Esseri Umani e Fondazione Comunità Novarese.

Un importante momento voluto a seguito del corso di peer education che i partecipanti hanno frequentato per poter coinvolgere i coetanei nell’affrontare temi ancora troppo ignorati, come i pericoli del web, l’uso scorretto dei social e il cyberbullismo. Ciascuna di queste problematiche viene combattuta con il progetto per “Tommaso” che ha avuto vita nel 2010, dopo il tragico evento che ha portato alla morte del quattordicenne di Novara rimasto vittima delle trappole del web.

Numerose le scuole aderenti al progetto: Antonelli, Bellini, Carlo Alberto, Casorati, Fauser, Mossotti, Omar, Pascal, Bonfantini; circa un centinaio i ragazzi, occupati in diverse attività creative e comunicative. Suddivisi in gruppi, gli studenti hanno usufruito agilmente della varietà dei laboratori e potuto godere del rinfresco organizzato dall’istituto G. Ravizza.

Dar vita a vecchi oggetti attraverso l’arte, affrontare letture di brani, creare meme in tema peer education, raccontare se stessi con l’aiuto di varie App sono state le molteplici attività educative in grado di stimolare lo scambio e la condivisione.

Il progetto di peer education, ovvero “educazione tra pari”, si basa infatti sul rapporto più confidenziale e spontaneo che si instaura tra coetanei. Per questo è importante che siano i giovani a comunicare coi giovani: gli adulti non ottengono la stessa fiducia. Al contrario, un ragazzo è capace di interagire e confrontarsi con maggiore semplicità, usufruendo della reciproca influenza giovanile. Durante la peer education, l’intervento degli insegnanti e degli esperti, è limitato al supporto dei ragazzi.

L’evento ha dunque posto l’attenzione sulla tutela e la formazione dei giovani, che a causa della loro fragilità o mancanza di conoscenze, sono spesso vittime dei social network e succubi indifesi del web, persi negli indefiniti pericoli della rete.

«La legalità, trova all’interno del progetto, le sue più importanti declinazioni: i ragazzi, infatti – commenta la Francesca Misiti, coordinatrice del progetto per l’ IIS G. Bonfantini, – hanno opportunità di formarsi ed informare sul corretto uso degli strumenti informatici, atto fondamentale, nella prevenzione di abuso e rischi legati all’ambiente di internet».

Soddisfazione anche dal dirigente Vincenzo Zappia che sottolinea come l’occasione di incontrarsi, finalmente, dopo gli anni bui legati alla pandemia, ha dato possibilità ai ragazzi di confrontarsi e ritrovarsi in un momento di condivisione tra attività culturali, ludiche e di riflessione circa temi fondamentali per la crescita di una società sempre più attenta, sostenibile e sensibile.

«Le attività che hanno coinvolto il folto gruppo di studenti – aggiunge Chiavarone Barbara – hanno avuto lo scopo di stimolare riflessioni in merito al diritto di vivere in un contesto che possa esprimere le potenzialità di ogni individuo e che offra ai cittadini l’opportunità di agire consapevolmente nei processi decisionali».

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Ieri, giovedì 5 maggio, all'istituto agrario Bonfantini, si è tenuta la giornata conclusiva del The Wild Web 2022 per “Tommaso”, che ha riunito alunni provenienti da tutte le scuole superiori di Novara in vista di un obiettivo comune. Gli enti promotori dell’evento sono stati Rotary Club Val Ticino Novara, Esseri Umani e Fondazione Comunità Novarese.

Un importante momento voluto a seguito del corso di peer education che i partecipanti hanno frequentato per poter coinvolgere i coetanei nell’affrontare temi ancora troppo ignorati, come i pericoli del web, l’uso scorretto dei social e il cyberbullismo. Ciascuna di queste problematiche viene combattuta con il progetto per “Tommaso” che ha avuto vita nel 2010, dopo il tragico evento che ha portato alla morte del quattordicenne di Novara rimasto vittima delle trappole del web.

Numerose le scuole aderenti al progetto: Antonelli, Bellini, Carlo Alberto, Casorati, Fauser, Mossotti, Omar, Pascal, Bonfantini; circa un centinaio i ragazzi, occupati in diverse attività creative e comunicative. Suddivisi in gruppi, gli studenti hanno usufruito agilmente della varietà dei laboratori e potuto godere del rinfresco organizzato dall’istituto G. Ravizza.

Dar vita a vecchi oggetti attraverso l’arte, affrontare letture di brani, creare meme in tema peer education, raccontare se stessi con l’aiuto di varie App sono state le molteplici attività educative in grado di stimolare lo scambio e la condivisione.

Il progetto di peer education, ovvero “educazione tra pari”, si basa infatti sul rapporto più confidenziale e spontaneo che si instaura tra coetanei. Per questo è importante che siano i giovani a comunicare coi giovani: gli adulti non ottengono la stessa fiducia. Al contrario, un ragazzo è capace di interagire e confrontarsi con maggiore semplicità, usufruendo della reciproca influenza giovanile. Durante la peer education, l’intervento degli insegnanti e degli esperti, è limitato al supporto dei ragazzi.

L’evento ha dunque posto l’attenzione sulla tutela e la formazione dei giovani, che a causa della loro fragilità o mancanza di conoscenze, sono spesso vittime dei social network e succubi indifesi del web, persi negli indefiniti pericoli della rete.

«La legalità, trova all’interno del progetto, le sue più importanti declinazioni: i ragazzi, infatti - commenta la Francesca Misiti, coordinatrice del progetto per l’ IIS G. Bonfantini, - hanno opportunità di formarsi ed informare sul corretto uso degli strumenti informatici, atto fondamentale, nella prevenzione di abuso e rischi legati all’ambiente di internet».

Soddisfazione anche dal dirigente Vincenzo Zappia che sottolinea come l’occasione di incontrarsi, finalmente, dopo gli anni bui legati alla pandemia, ha dato possibilità ai ragazzi di confrontarsi e ritrovarsi in un momento di condivisione tra attività culturali, ludiche e di riflessione circa temi fondamentali per la crescita di una società sempre più attenta, sostenibile e sensibile.

«Le attività che hanno coinvolto il folto gruppo di studenti - aggiunge Chiavarone Barbara - hanno avuto lo scopo di stimolare riflessioni in merito al diritto di vivere in un contesto che possa esprimere le potenzialità di ogni individuo e che offra ai cittadini l’opportunità di agire consapevolmente nei processi decisionali».

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