“REACtion”, al castello i risultati del progetto sulle cure domiciliari promosso dall’Asl

Mattinata per professionisti, pomeriggio di convegno aperto al pubblico con una tavola rotonda

Il 26 gennaio, dalle 9.30 alle 16.00, al Castello Visconteo è in programma una giornata dedicata alla conclusione del progetto REACtion, con eventi gratuiti, attività e stand informativi, con l’obiettivo di contrastare la solitudine e supportare l’autonomia delle persone fragili in età avanzata, coerentemente con gli obiettivi e le attività del progetto.

Il progetto REACtion, avviato a fine 2020, ha sperimentato un sistema di cura e assistenza domiciliare per gli anziani fragili, integrando il supporto delle reti locali di servizi socio-sanitari e delle reti informali, coordinati dall’Infermiere di Famiglia e Comunità (IFeC) con l’utilizzo di tecnologie digitali e di telemedicina. Si tratta di un progetto di cooperazione transfrontaliera Italia-Svizzera, finanziato dal Programma di Cooperazione Interreg Italia-Svizzera 2014-2020, a cui hanno collaborato Università del Piemonte Orientale, ASL di Vercelli, ASL di Novara, Università degli Studi di Torino e Associazione Locarnese e Valmaggese di Assistenza e cura a Domicilio (ALVAD).

Nella Sala delle Vetrate durante la mattinata si terrà un evento riservato ai professionisti del settore sanitario e sociale, per mettere a frutto le lezioni apprese all’interno del progetto REACtion, sia per quanto riguarda l’integrazione della telemedicina sia per quanto riguarda il coinvolgimento delle reti. Saranno presentati gli interventi sperimentali effettuati nei tre territori coinvolti nel progetto, le attività di formazione ed educazione e un primo bilancio dei risultati. Inoltre parteciperà con una lezione sulla telemedicina, Tonino Aceti Presidente di Salutequità.

Nella stessa sala, nel pomeriggio dalle 14.30 si terrà un convegno gratuito e aperto a tutta la cittadinanza, con la lectio magistralis di Fulvio Scaparro, psicologo e psicoterapeuta esperto di relazione familiari, seguito da una tavola rotonda per confrontarsi sul tema della solitudine delle persone anziane e sulle possibili soluzioni.

La tavola rotonda vedrà la partecipazione di Maria Grazia Bresich, Assistente sociale dello Spazio Fragilità di Novara, Dalia Trevisan, Infermiere di Famiglia e Comunità dell’ASL di Vercelli e rappresentante del Patto per la cooperazione di Santhià, Dieter Schürch del LISS Laboratorio di ingegneria dello Sviluppo Schürch, Laura Signorotti referente del Progetto REACtion per l’Asl NO, Ginetto Menarello dell’ Associazione Infermieri di Famiglia e Comunità (AIFEC), Marco Calzamiglia del Tavolo Anziani di Novara, Daniele Giaime del Centro Servizi per il Territorio Novara e un rappresentanti di Fondazione Novarese.

Fin dalla mattina e per tutta la giornata saranno presenti nel cortile del Castello gli stand informativi di REACtion e delle realtà (enti e associazioni di volontariato) che costituiscono la rete del territorio a supporto delle persone anziane e fragili. In particolare saranno presenti gli stand dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Novara VCO e VC, di AIFEC (Associazione Infermieri di Famiglia e Comunità), del Servizio di igiene degli alimenti e nutrizione di ASL NO, il Circolo dei Lettori di Novara, lo Spazio Fragilità, il Gruppo “Informazione & Comunicazione” che pubblica ˈLa Città Informaˈ, il gruppo “Volontariato & Domiciliarità” del progetto ˈLa casa intornoˈ, il Gruppo “Aggregazione e Socializzazione” per la divulgazione mappatura servizi.

Inoltre un’area degli stand sarà dedicata alle attività che favoriscono uno stile di vita sano, come ginnastica dolce, e sarà possibile partecipare a due gruppi di cammino. Per partecipare alle attività è necessario contattare le associazioni che le organizzano in particolare il Club dei Triventenni (ginnastica dolce), Il Centro Sportivo Italiano (ginnastica dolce), Associazione Novarese Amici di Santiago (gruppo di cammino corto) e Circolo Legambiente Il Pioppo Ovest-Ticino e Novarese (gruppo di cammino lungo)

«Il progetto REACtion ha coinvolto infermieri di famiglia e comunità, enti sanitari e assistenziali e associazioni di cittadini in modi differenti: in questo evento conclusivo abbiamo voluto dedicare uno spazio a tutti. L’evento del mattino rivolto ai professionisti dei settori sociale e sanitario rappresenta la condivisione di quanto abbiamo appreso in questi anni di progetto REACtion. Per i cittadini abbiamo pensato di creare un’occasione per vivere un momento di socialità e per promuovere la riflessione e il dibattito a partire dalle esperienze concrete» ha spiegato Alberto Dal Molin, Professore Associato di Scienze Infermieristiche dell’Università del Piemonte Orientale e Project Manager di REACtion.

«Con questo evento, abbiamo voluto presentare ai cittadini le attività svolte all’interno del progetto RECtion e, allo stesso tempo, rendere visibile quella rete di enti e associazioni di volontari che rappresenta una risorsa per la socialità, l’assistenza e il supporto alla domiciliarità per gli anziani» ha spiegato Laura Signorotti, referente del Progetto REACtion per l’Asl NO.

«L’Asl Novara, partner del progetto di cooperazione transfrontaliera Italia-Svizzera, sì è posta come obiettivo quello di garantire sempre più un sistema di cura e assistenza domiciliare per gli anziani fragili, consolidando la rete preesistente sul territorio con il coinvolgimento delle istituzioni, degli organismi di volontariato, delle Fondazioni e avvalendosi delle tecnologie digitali e della telemedicina. Siamo onorati di aver preso parte a questo progetto che ha posto inoltre l’accento sulla figura professionale dell’Infermiere di Famiglia e Comunità sempre più importante nella gestione della fragilità» ha dichiarato Angelo Penna, direttore generale Asl Novara.

«Questo evento rappresenta l’occasione per condividere ciò che è stato il progetto REACtion per l’ASL di Vercelli – ha commentato Secondo Barbera, direttore del Dipsa (Direzione delle Professioni Sanitarie) – che ha permesso di potenziare la telemedicina sul territorio di Santhià attraverso l’acquisto di sistemi di controllo a distanza e di valorizzare il ruolo degli Infermieri di Famiglia e Comunità, fondamentali nel supporto alla salute delle persone anziane che vivono sole».

Come ha sottolineato Santhosh Mannamplackal, vicedirettore ALVAD e referente di REACtion sul fronte svizzero «Per noi la cooperazione transfrontaliera è stata una grande occasione per aprire un canale di dialogo, apprendimento e collaborazione tra i professionisti. Nello specifico, quello che ci ha davvero entusiasmato è stata l’idea di sperimentare modelli innovativi assistenziali proattivi e di comunità con l’integrazione di soluzioni tecnologiche».

Paola Di Giulio, Professoressa Associata di Scienze Infermieristiche dell’Università di Torino: «Il progetto ha raggiunto più obiettivi: dalla sperimentazione di dispositivi per la rilevazione delle cadute e delle abitudini degli utenti, alla creazione di reti con il coinvolgimento delle associazioni del terzo settore, ma soprattutto ha contribuito al consolidamento del lavoro degli IFeC, che nel periodo Covid erano stati destinati ad altre attività per far fronte all’emergenza pandemica. Il progetto è stata una palestra per creare ponti sia all’interno delle ASL sia tra contesti diversi».

L’evento ha ottenuto il patrocinio di Comune e della provincia di Novara, Fondazione Comunità Novarese,Ordini dei medici di Novara e Vercelli,’Ordine delle professioni infermieristiche di Novara-VCO e Vercelli, AIFEC, Ordine degli Assistenti Sociali del Piemonte, Centro Servizi del Territorio di Novara e, per la parte svizzera, di SUPSI e ASI.

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“REACtion”, al castello i risultati del progetto sulle cure domiciliari promosso dall’Asl

Mattinata per professionisti, pomeriggio di convegno aperto al pubblico con una tavola rotonda

Il 26 gennaio, dalle 9.30 alle 16.00, al Castello Visconteo è in programma una giornata dedicata alla conclusione del progetto REACtion, con eventi gratuiti, attività e stand informativi, con l’obiettivo di contrastare la solitudine e supportare l’autonomia delle persone fragili in età avanzata, coerentemente con gli obiettivi e le attività del progetto.

Il progetto REACtion, avviato a fine 2020, ha sperimentato un sistema di cura e assistenza domiciliare per gli anziani fragili, integrando il supporto delle reti locali di servizi socio-sanitari e delle reti informali, coordinati dall’Infermiere di Famiglia e Comunità (IFeC) con l’utilizzo di tecnologie digitali e di telemedicina. Si tratta di un progetto di cooperazione transfrontaliera Italia-Svizzera, finanziato dal Programma di Cooperazione Interreg Italia-Svizzera 2014-2020, a cui hanno collaborato Università del Piemonte Orientale, ASL di Vercelli, ASL di Novara, Università degli Studi di Torino e Associazione Locarnese e Valmaggese di Assistenza e cura a Domicilio (ALVAD).

Nella Sala delle Vetrate durante la mattinata si terrà un evento riservato ai professionisti del settore sanitario e sociale, per mettere a frutto le lezioni apprese all’interno del progetto REACtion, sia per quanto riguarda l’integrazione della telemedicina sia per quanto riguarda il coinvolgimento delle reti. Saranno presentati gli interventi sperimentali effettuati nei tre territori coinvolti nel progetto, le attività di formazione ed educazione e un primo bilancio dei risultati. Inoltre parteciperà con una lezione sulla telemedicina, Tonino Aceti Presidente di Salutequità.

Nella stessa sala, nel pomeriggio dalle 14.30 si terrà un convegno gratuito e aperto a tutta la cittadinanza, con la lectio magistralis di Fulvio Scaparro, psicologo e psicoterapeuta esperto di relazione familiari, seguito da una tavola rotonda per confrontarsi sul tema della solitudine delle persone anziane e sulle possibili soluzioni.

La tavola rotonda vedrà la partecipazione di Maria Grazia Bresich, Assistente sociale dello Spazio Fragilità di Novara, Dalia Trevisan, Infermiere di Famiglia e Comunità dell’ASL di Vercelli e rappresentante del Patto per la cooperazione di Santhià, Dieter Schürch del LISS Laboratorio di ingegneria dello Sviluppo Schürch, Laura Signorotti referente del Progetto REACtion per l’Asl NO, Ginetto Menarello dell’ Associazione Infermieri di Famiglia e Comunità (AIFEC), Marco Calzamiglia del Tavolo Anziani di Novara, Daniele Giaime del Centro Servizi per il Territorio Novara e un rappresentanti di Fondazione Novarese.

Fin dalla mattina e per tutta la giornata saranno presenti nel cortile del Castello gli stand informativi di REACtion e delle realtà (enti e associazioni di volontariato) che costituiscono la rete del territorio a supporto delle persone anziane e fragili. In particolare saranno presenti gli stand dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Novara VCO e VC, di AIFEC (Associazione Infermieri di Famiglia e Comunità), del Servizio di igiene degli alimenti e nutrizione di ASL NO, il Circolo dei Lettori di Novara, lo Spazio Fragilità, il Gruppo “Informazione & Comunicazione” che pubblica ˈLa Città Informaˈ, il gruppo “Volontariato & Domiciliarità” del progetto ˈLa casa intornoˈ, il Gruppo “Aggregazione e Socializzazione” per la divulgazione mappatura servizi.

Inoltre un’area degli stand sarà dedicata alle attività che favoriscono uno stile di vita sano, come ginnastica dolce, e sarà possibile partecipare a due gruppi di cammino. Per partecipare alle attività è necessario contattare le associazioni che le organizzano in particolare il Club dei Triventenni (ginnastica dolce), Il Centro Sportivo Italiano (ginnastica dolce), Associazione Novarese Amici di Santiago (gruppo di cammino corto) e Circolo Legambiente Il Pioppo Ovest-Ticino e Novarese (gruppo di cammino lungo)

«Il progetto REACtion ha coinvolto infermieri di famiglia e comunità, enti sanitari e assistenziali e associazioni di cittadini in modi differenti: in questo evento conclusivo abbiamo voluto dedicare uno spazio a tutti. L’evento del mattino rivolto ai professionisti dei settori sociale e sanitario rappresenta la condivisione di quanto abbiamo appreso in questi anni di progetto REACtion. Per i cittadini abbiamo pensato di creare un’occasione per vivere un momento di socialità e per promuovere la riflessione e il dibattito a partire dalle esperienze concrete» ha spiegato Alberto Dal Molin, Professore Associato di Scienze Infermieristiche dell’Università del Piemonte Orientale e Project Manager di REACtion.

«Con questo evento, abbiamo voluto presentare ai cittadini le attività svolte all’interno del progetto RECtion e, allo stesso tempo, rendere visibile quella rete di enti e associazioni di volontari che rappresenta una risorsa per la socialità, l’assistenza e il supporto alla domiciliarità per gli anziani» ha spiegato Laura Signorotti, referente del Progetto REACtion per l’Asl NO.

«L’Asl Novara, partner del progetto di cooperazione transfrontaliera Italia-Svizzera, sì è posta come obiettivo quello di garantire sempre più un sistema di cura e assistenza domiciliare per gli anziani fragili, consolidando la rete preesistente sul territorio con il coinvolgimento delle istituzioni, degli organismi di volontariato, delle Fondazioni e avvalendosi delle tecnologie digitali e della telemedicina. Siamo onorati di aver preso parte a questo progetto che ha posto inoltre l’accento sulla figura professionale dell’Infermiere di Famiglia e Comunità sempre più importante nella gestione della fragilità» ha dichiarato Angelo Penna, direttore generale Asl Novara.

«Questo evento rappresenta l’occasione per condividere ciò che è stato il progetto REACtion per l’ASL di Vercelli – ha commentato Secondo Barbera, direttore del Dipsa (Direzione delle Professioni Sanitarie) – che ha permesso di potenziare la telemedicina sul territorio di Santhià attraverso l’acquisto di sistemi di controllo a distanza e di valorizzare il ruolo degli Infermieri di Famiglia e Comunità, fondamentali nel supporto alla salute delle persone anziane che vivono sole».

Come ha sottolineato Santhosh Mannamplackal, vicedirettore ALVAD e referente di REACtion sul fronte svizzero «Per noi la cooperazione transfrontaliera è stata una grande occasione per aprire un canale di dialogo, apprendimento e collaborazione tra i professionisti. Nello specifico, quello che ci ha davvero entusiasmato è stata l’idea di sperimentare modelli innovativi assistenziali proattivi e di comunità con l’integrazione di soluzioni tecnologiche».

Paola Di Giulio, Professoressa Associata di Scienze Infermieristiche dell’Università di Torino: «Il progetto ha raggiunto più obiettivi: dalla sperimentazione di dispositivi per la rilevazione delle cadute e delle abitudini degli utenti, alla creazione di reti con il coinvolgimento delle associazioni del terzo settore, ma soprattutto ha contribuito al consolidamento del lavoro degli IFeC, che nel periodo Covid erano stati destinati ad altre attività per far fronte all’emergenza pandemica. Il progetto è stata una palestra per creare ponti sia all’interno delle ASL sia tra contesti diversi».

L’evento ha ottenuto il patrocinio di Comune e della provincia di Novara, Fondazione Comunità Novarese,Ordini dei medici di Novara e Vercelli,’Ordine delle professioni infermieristiche di Novara-VCO e Vercelli, AIFEC, Ordine degli Assistenti Sociali del Piemonte, Centro Servizi del Territorio di Novara e, per la parte svizzera, di SUPSI e ASI.

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