Al Maggiore innovativo intervento al fegato con il robot Da Vinci Xi

Al Maggiore innovativo intervento al fegato con il robot Da Vinci Xi, eseguito su un paziente oncologico di 74 anni, a cui è stata asportata la massa tumorale. L’uomo, già operato alcuni mesi or sono per un tumore del colon destro, presentava alcune grosse metastasi che sostituivano completamente il lobo epatico sinistro e che avevano solo parzialmente risposto alla chemioterapia.

Autore di questo intervento innovativo è stato il Raffaele Romito, direttore della Struttura di Chirurgia Generale II e responsabile del programma di chirurgia su fegato e pancreas.

«In questi quattro anni di attività – afferma il Romito – sono state effettuati nel reparto di Chirurgia Generale 280 interventi di resezione del pancreas per tumore e 210 resezioni epatiche per neoplasia, un terzo delle quali condotte con tecnica mini-invasiva (cioè con tecnica laparoscopica). I risultati ottenuti sono stati molto soddisfacenti e in linea con gli standard nazionali sia per la sopravvivenza dei pazienti che per la radicalità oncologica. Questo ci ha permesso di proseguire nel programma di sperimentazione, affrontando la sfida della chirurgia robotica. Il robot infatti rappresenta il futuro della chirurgia oncologica, ma per vari motivi rimane per ora appannaggio solo di pochi centri, tra cui quello dell’Aou di Novara».

«Il nostro paziente – aggiunge il medico – è stato mobilizzato dal suo letto la sera stessa dell’intervento, iniziando la rialimentazione già dal giorno successivo. In 3a giornata post-operatoria è stato quindi dimesso tornando al proprio domicilio pronto per proseguire il programma terapeutico concordato con i suoi oncologi».

L’Aou di Novara da alcuni anni ha investito molto nel programma di chirurgia robotica per offrire ai pazienti e all’intero territorio l’eccellenza nella cura dei tumori. Per questo motivo è stato creato un gruppo multi-disciplinare di chirurghi molto ben affiatato che annualmente effettua circa 300 interventi robotici e che è coordinato dal professor Alessandro Volpe, direttore della Struttura di Urologia. Del gruppo fanno parte le migliori professionalità dei reparti di Urologia, Ginecologia, Chirurgia Toracica, Otorinolaringoiatria e appunto delle due Chirurgie: Chirurgia Generale 1 (a direzione universitaria) e Chirurgia Generale 2 (a direzione ospedaliera).

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Al Maggiore innovativo intervento al fegato con il robot Da Vinci Xi, eseguito su un paziente oncologico di 74 anni, a cui è stata asportata la massa tumorale. L'uomo, già operato alcuni mesi or sono per un tumore del colon destro, presentava alcune grosse metastasi che sostituivano completamente il lobo epatico sinistro e che avevano solo parzialmente risposto alla chemioterapia. Autore di questo intervento innovativo è stato il Raffaele Romito, direttore della Struttura di Chirurgia Generale II e responsabile del programma di chirurgia su fegato e pancreas. «In questi quattro anni di attività – afferma il Romito - sono state effettuati nel reparto di Chirurgia Generale 280 interventi di resezione del pancreas per tumore e 210 resezioni epatiche per neoplasia, un terzo delle quali condotte con tecnica mini-invasiva (cioè con tecnica laparoscopica). I risultati ottenuti sono stati molto soddisfacenti e in linea con gli standard nazionali sia per la sopravvivenza dei pazienti che per la radicalità oncologica. Questo ci ha permesso di proseguire nel programma di sperimentazione, affrontando la sfida della chirurgia robotica. Il robot infatti rappresenta il futuro della chirurgia oncologica, ma per vari motivi rimane per ora appannaggio solo di pochi centri, tra cui quello dell’Aou di Novara». «Il nostro paziente – aggiunge il medico - è stato mobilizzato dal suo letto la sera stessa dell’intervento, iniziando la rialimentazione già dal giorno successivo. In 3a giornata post-operatoria è stato quindi dimesso tornando al proprio domicilio pronto per proseguire il programma terapeutico concordato con i suoi oncologi». L’Aou di Novara da alcuni anni ha investito molto nel programma di chirurgia robotica per offrire ai pazienti e all’intero territorio l’eccellenza nella cura dei tumori. Per questo motivo è stato creato un gruppo multi-disciplinare di chirurghi molto ben affiatato che annualmente effettua circa 300 interventi robotici e che è coordinato dal professor Alessandro Volpe, direttore della Struttura di Urologia. Del gruppo fanno parte le migliori professionalità dei reparti di Urologia, Ginecologia, Chirurgia Toracica, Otorinolaringoiatria e appunto delle due Chirurgie: Chirurgia Generale 1 (a direzione universitaria) e Chirurgia Generale 2 (a direzione ospedaliera).

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