Al polo logistico di Agognate si andrà… in treno

Stazione Agognate - La Voce di Novara

Non solo supermercati. Novara potrebbe presto avere anche una nuova piccola stazioncina ferroviaria nella zona di Agognate; anzi, più simile alla “fermata” di una metropolitana di superficie. Ad annunciarlo è stata Elisabetta Franzoni, assessore all’Urbanistica, intervenendo nella mattinata di venerdì a una seduta della II Commissione dove si è parlato principalmente del progetto di recupero dell’ex Centro sociale di viale Giulio Cesare.
L’idea, che potrebbe concretizzarsi già nelle prossime settimane, è quella di utilizzare la ferrovia Novara – Biella (linea storica a un solo binario non elettrificato), dotandola di una fermata in prossimità del casello autostradale della A4 in modo da permettere un collegamento con il futuro insediamento logistico. Decisamente una forma di mobilità alternativa, disincentivando l’utilizzo di mezzi privati, per chi dovrà raggiungere la zona dalla città sfruttando una ferrovia che, “staccandosi” dalla Milano – Torino poco prima di via Marconi, piega poi verso nord – ovest attraversando il quartiere di Santa Rita prima e Agognate poi, proseguendo in aperta campagna prima di raggiungere quello che attualmente è il suo primo “stop” , ovvero la stazione di Nibbia, nel comune di San Pietro Mosezzo.
Stando al si dice ci sarebbe addirittura già un accordo tra la Vailog, la società che realizzerà il nuovo insediamento logistico di Agognate, e Rfi (del Gruppo Ferrovie dello Stato), che dovrà materialmente procedere a posizionare una pensilina e realizzare i marciapiedi per i passeggeri in salita e discesa. La stazione di Novara – Agognate dovrebbe finire col ritrovarsi a circa 5 chilometri da quella di Novara, distanza poco superiore a quella esistente tra lo scalo principale cittadino e quello di Vignale, prima del “trivio” delle linee per Varallo (da tempo chiusa al traffico), Borgomanero e Arona.
Da parte della minoranza l’operazione è stata definita «interessante» dal capogruppo del Pd Rossano Pirovano, «anche se non si può certo parlare di un’idea dell’Amministrazione».

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Al polo logistico di Agognate si andrà… in treno

Stazione Agognate - La Voce di Novara

Non solo supermercati. Novara potrebbe presto avere anche una nuova piccola stazioncina ferroviaria nella zona di Agognate; anzi, più simile alla “fermata” di una metropolitana di superficie. Ad annunciarlo è stata Elisabetta Franzoni, assessore all’Urbanistica, intervenendo nella mattinata di venerdì a una seduta della II Commissione dove si è parlato principalmente del progetto di recupero dell’ex Centro sociale di viale Giulio Cesare.
L’idea, che potrebbe concretizzarsi già nelle prossime settimane, è quella di utilizzare la ferrovia Novara – Biella (linea storica a un solo binario non elettrificato), dotandola di una fermata in prossimità del casello autostradale della A4 in modo da permettere un collegamento con il futuro insediamento logistico. Decisamente una forma di mobilità alternativa, disincentivando l’utilizzo di mezzi privati, per chi dovrà raggiungere la zona dalla città sfruttando una ferrovia che, “staccandosi” dalla Milano – Torino poco prima di via Marconi, piega poi verso nord – ovest attraversando il quartiere di Santa Rita prima e Agognate poi, proseguendo in aperta campagna prima di raggiungere quello che attualmente è il suo primo “stop” , ovvero la stazione di Nibbia, nel comune di San Pietro Mosezzo.
Stando al si dice ci sarebbe addirittura già un accordo tra la Vailog, la società che realizzerà il nuovo insediamento logistico di Agognate, e Rfi (del Gruppo Ferrovie dello Stato), che dovrà materialmente procedere a posizionare una pensilina e realizzare i marciapiedi per i passeggeri in salita e discesa. La stazione di Novara – Agognate dovrebbe finire col ritrovarsi a circa 5 chilometri da quella di Novara, distanza poco superiore a quella esistente tra lo scalo principale cittadino e quello di Vignale, prima del “trivio” delle linee per Varallo (da tempo chiusa al traffico), Borgomanero e Arona.
Da parte della minoranza l’operazione è stata definita «interessante» dal capogruppo del Pd Rossano Pirovano, «anche se non si può certo parlare di un’idea dell’Amministrazione».

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