All’Arengo del Broletto gli insigniti del premio “La personalità che ha fatto centro

Atto conclusivo, questa mattina, della tredicesima edizione della manifestazione promossa dall'associazione Stefano Ciaramella Odv

Otto personalità (anzi, nove; e lo vedremo poi perché) hanno fatto in questa circostanza centro. L’atto conclusivo della tredicesima edizione della manifestazione, organizzata dall’associazione Stefano Ciaramella Odv e patrocinata dal Comune di Novara si è tenuto questa mattina, sabato 11 marzo, nel Salone dell’Arengo del Broletto. Un premio ormai consolidatosi, fortemente voluto dall’ex presidente del Consiglio circoscrizionale Centro attraverso un’apposita associazione che nello spirito voleva ricalcare l’attività socio – culturale degli scomparsi CdQ (o almeno quello che si identificava con il centro storico cittadino). Dopo la prematura scomparsa del suo ideatore, il testimone è stato raccolto dalla moglie Anna Martone e da altri che di Ciaramella sono stati collaboratori come l’artista Massimo Romani.

L’associazione ha nel frattempo cambiato nome – prendendo appunto il nome del suo fondatore – ma non lo spirito e con lo stesso entusiasmo ha proseguito la sua attività, tra cui quella di promuovere la manifestazione odierna, concepita originariamente per tributare un riconoscimento a persone legate al cuore pulsante della città, ma poi estesa a tutta Novara.


Dopo il saluto delle autorità presenti – il questore Alessandra Faranda Cordella, il consigliere regionale Federico Perugini e l’assessore del Comune di Novara Ivan De Grandis – la cerimonia è entrata nel fivo con la consegna dei riconoscimenti a Ivana Rabbone, direttore della Struttura complessa del Dipartimento di Pediatria dell’Ospedale Maggiore; e poi Ivan Dodaro, referente per la chirurgia senologica del Gruppo interdisciplinare cure del carcinoma mammario; Domenico Nuzzi, già direttore e manager di Poste Italiane di Novara, distintosi per numerose opere in ambito sociale presso la Commissione di assistenza e beneficenza della Prefettura; l’agente della Polizia di Stato Fausto Modonutti, che nel luglio di due anni fa eraintervenuto presso l’ingresso del Municipio per bloccare un uomo che aveva sfondato con la sua auto il portone di Palazzo Cabrino.


E’ stata poi la volta dello sport, con la campionessa europea di boxe Martina Bernile, che proprio nella nostra (e sua) città ha coronato tanti sacrifici compiuti nel corso degli anni; e ancora dell’imprenditoria, con Paolo Ferrari, ad di Comoli Ferrari, per aver trasformato un’impresa di famiglia in un’azienda di livello internazionale, interagendo sul binomio tecnologie innovative – sostenibilità, e poi dell’arte contemporanea con lo sculture albanese (ma ormai novarese d’adozione) Ilirjan Xhixha. Infine l’ottavo riconoscimento è andato a una coppia: quella formata da Re Biscottino e dalla Regina Cuneta (al secolo Renato e Giusy Sardo), per aver contribuito attraverso la loro associazione a diffondere il nome di Novara nell’ambito delle più prestigiose rassegne carnevalesche in Italia e all’estero.

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Atto conclusivo, questa mattina, della tredicesima edizione della manifestazione promossa dall’associazione Stefano Ciaramella Odv

Otto personalità (anzi, nove; e lo vedremo poi perché) hanno fatto in questa circostanza centro. L'atto conclusivo della tredicesima edizione della manifestazione, organizzata dall'associazione Stefano Ciaramella Odv e patrocinata dal Comune di Novara si è tenuto questa mattina, sabato 11 marzo, nel Salone dell'Arengo del Broletto. Un premio ormai consolidatosi, fortemente voluto dall'ex presidente del Consiglio circoscrizionale Centro attraverso un'apposita associazione che nello spirito voleva ricalcare l'attività socio – culturale degli scomparsi CdQ (o almeno quello che si identificava con il centro storico cittadino). Dopo la prematura scomparsa del suo ideatore, il testimone è stato raccolto dalla moglie Anna Martone e da altri che di Ciaramella sono stati collaboratori come l'artista Massimo Romani.

L'associazione ha nel frattempo cambiato nome – prendendo appunto il nome del suo fondatore – ma non lo spirito e con lo stesso entusiasmo ha proseguito la sua attività, tra cui quella di promuovere la manifestazione odierna, concepita originariamente per tributare un riconoscimento a persone legate al cuore pulsante della città, ma poi estesa a tutta Novara.


Dopo il saluto delle autorità presenti – il questore Alessandra Faranda Cordella, il consigliere regionale Federico Perugini e l'assessore del Comune di Novara Ivan De Grandis – la cerimonia è entrata nel fivo con la consegna dei riconoscimenti a Ivana Rabbone, direttore della Struttura complessa del Dipartimento di Pediatria dell'Ospedale Maggiore; e poi Ivan Dodaro, referente per la chirurgia senologica del Gruppo interdisciplinare cure del carcinoma mammario; Domenico Nuzzi, già direttore e manager di Poste Italiane di Novara, distintosi per numerose opere in ambito sociale presso la Commissione di assistenza e beneficenza della Prefettura; l'agente della Polizia di Stato Fausto Modonutti, che nel luglio di due anni fa eraintervenuto presso l'ingresso del Municipio per bloccare un uomo che aveva sfondato con la sua auto il portone di Palazzo Cabrino.


E' stata poi la volta dello sport, con la campionessa europea di boxe Martina Bernile, che proprio nella nostra (e sua) città ha coronato tanti sacrifici compiuti nel corso degli anni; e ancora dell'imprenditoria, con Paolo Ferrari, ad di Comoli Ferrari, per aver trasformato un'impresa di famiglia in un'azienda di livello internazionale, interagendo sul binomio tecnologie innovative – sostenibilità, e poi dell'arte contemporanea con lo sculture albanese (ma ormai novarese d'adozione) Ilirjan Xhixha. Infine l'ottavo riconoscimento è andato a una coppia: quella formata da Re Biscottino e dalla Regina Cuneta (al secolo Renato e Giusy Sardo), per aver contribuito attraverso la loro associazione a diffondere il nome di Novara nell'ambito delle più prestigiose rassegne carnevalesche in Italia e all'estero.

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