Dodici novaresi donano il montepremi del Fantacalcio al Maggiore

Donare il montepremi messo in palio per il Fantacalcio: può inserirlo nella lista delle “cose fatte” il gruppo di amici che da diverso tempo ormai ogni anni si dà battaglia con uno fra i giochi più diffusi fra i giovani e non solo.

Alessandro, Simone, Simone, Giorgio, Aldo, Giulia, Alessia, Giuseppe, Salvatore, Matteo, Luca e Nicolò, dodici concorrenti per un totale di dieci squadre, ci hanno messo poco a decidere: «Ci è venuta l’idea e l’abbiamo subito condivisa tutti, – racconta Salvatore – e abbiamo scelto l’ospedale Maggiore perché siamo di Novara e vogliamo dare il nostro contributo a qualcosa che ci “appartiene”. Non ci abbiamo pensato due volte, è stata una decisione a cuor leggero: il Fantacalcio è un gioco che ci piace, ma in questo momento conta aiutare gli altri».

I dodici amici sperano che anche altri possano fare come loro: «Sarebbe bello che questo gesto si estendesse a macchia d’olio, se tutti fossero autori anche un piccolo gesto potremmo fare tutti insieme qualcosa di bello».

 

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Dodici novaresi donano il montepremi del Fantacalcio al Maggiore

Donare il montepremi messo in palio per il Fantacalcio: può inserirlo nella lista delle “cose fatte” il gruppo di amici che da diverso tempo ormai ogni anni si dà battaglia con uno fra i giochi più diffusi fra i giovani e non solo.

Alessandro, Simone, Simone, Giorgio, Aldo, Giulia, Alessia, Giuseppe, Salvatore, Matteo, Luca e Nicolò, dodici concorrenti per un totale di dieci squadre, ci hanno messo poco a decidere: «Ci è venuta l’idea e l’abbiamo subito condivisa tutti, – racconta Salvatore – e abbiamo scelto l’ospedale Maggiore perché siamo di Novara e vogliamo dare il nostro contributo a qualcosa che ci “appartiene”. Non ci abbiamo pensato due volte, è stata una decisione a cuor leggero: il Fantacalcio è un gioco che ci piace, ma in questo momento conta aiutare gli altri».

I dodici amici sperano che anche altri possano fare come loro: «Sarebbe bello che questo gesto si estendesse a macchia d’olio, se tutti fossero autori anche un piccolo gesto potremmo fare tutti insieme qualcosa di bello».

 

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