Il 2021 si è chiuso con un segno positivo all’anagrafe delle imprese della Camera di Commercio Monte Rosa Laghi Alto Piemonte. Un segno positivo di lieve entità (+0,74%) dovuto principalmente al trend favorevole del comparto dell’edilizia ed al forte ridimensionamento delle cessazioni che, tradizionalmente, si concentravano come fenomeno di stagionalità a chiusura anno.
Sul saldo complessivo ha quindi inciso anche il perdurare della frenata impressa dal Covid alle chiusure di imprese: 3.402 quelle complessivamente registrate nel 2021, il dato più basso nella serie degli ultimi dieci anni (4.164 quelle nel 2020 e 5.039 del 2019, anno antecedente alla pandemia). Per quanto concerne le iscrizioni, all’interno del quadrante si è assistito ad una crescita delle nuove imprese, 3.958 contro le 3.313 iscrizioni del 2020. Il dato resta, comprensibilmente, ancora al di sotto delle 4.306 iscrizioni registrate nel 2019. Il tasso di crescita globale è pari al +0,74%, al di sotto del trend regionale e nazionale (rispettivamente +1,10% e +1,42%). Il numero totale di imprese registrate nel quadrante è di 74.588 unità.
Per uniformità di elaborazione con i dati nazionali e regionali, i tassi vengono calcolati al netto delle cessazioni d’ufficio. La nascita della nuova Camera di commercio ha visto, tra le priorità, un accurato lavoro di revisione delle posizioni iscritte, portando nel corso dell’anno a 1.190 cancellazioni d’ufficio.
Si registrano alcune lievi differenze tra i territori: Biella segna il tasso di crescita più basso (+0,13%), Vercelli (+0,53%), Verbano Cusio Ossola (+0,63%) mentre Novara registra maggior dinamismo (+1,26%).
Sempre a livello di quadrante, come accennato in premessa, è il comparto delle costruzioni, favorito dagli incentivi, a registrare il tasso di crescita più alto (+1,90%).
«L’analisi dei dati sulla natimortalità delle imprese dei nostri territori nel corso del 2021 richiede cautela estrema – ha commentato Fabio Ravanelli, presidente della Camera di Commercio Monte Rosa Laghi Alto Piemonte – Se da un lato una certa vitalità è dimostrata dalla ripresa della nascita di nuove imprese rispetto al 2020, non si deve sottovalutare come il dato sia influenzato dalla crescita del comparto costruzioni, grazie agli incentivi pubblici messi in campo dal governo e sottolineare come in tutte le realtà, il comparto dell’industria chiuda in negativo. Siamo ancora al di sotto al livello di iscrizioni del 2019, anno ante pandemia, il clima di incertezza sulla ripresa del mercato e degli incentivi messi in campo dal PNRR ha evidentemente portato molte imprese a vivere in una condizione di attesa, stato testimoniato dalle poche cancellazioni. Devo anche ricordare il profondo lavoro di revisione delle posizioni iscritte nel Registro Imprese della nuova camera che ha portato alla cancellazione d’ufficio di ben 1.190 imprese sul quadrante. Un’operazione necessaria per garantire il ruolo di principale strumento di pubblicità legale che il registro riveste a livello nazionale. Le camere di commercio continueranno a sostenere i loro imprenditori, fornendo tutto il supporto per creare e tutelare la propria attività, guardando all’innovazione e al digitale come elementi imprescindibili per lo sviluppo».